«Una decisione che peserà sui consumatori»

«Una decisione che peserà sui consumatori» «Una decisione che peserà sui consumatori» Gli avvocati di Bill Gates preparano il ricorso: «I pc sono a rischio tilt» Maria BRUXELLES' iore A3^ Alla fine ^pagare sarà il'consumatore, disorientato di fronte a una molteplicità di scelte possibili e il sistema «semplicemente non funzionerà». Il giorno della maxi multa, come da copione, i vertici di Microsoft vanno al contrattacco e in una videoconferenza organizzata dal quartier generale di Redmond replicano con fermezza al verdetto dell'antitrust europeo. Insinuando ù rischio che con i rimedi imposti da Monti alcuni dei maggiori siti Internet europei possano andare in tilt. Come quello citano gh americani - del Parlamento itahano, che in poco tempo non potrà più offrire sequenze video delle sedute parlamentari. La Commissione chiede a Microsoft di sganciare la vendita abbinata di Windows dal programma Media Player, suggerendo ai concorrenti come «dialogare» con Windows per vendere programmi compatibili e alternativi a Media Player. Ma secondo Brad Smith, responsabile legale della società californiana, in questo modo si comphca l'accesso degli utenti a programmi e a siti Internet. «Ci saranno oltre 20 configurazioni diverse in Windows e in altre parti di pagine web», si dovrà passare da un programma abilitato in un sito a un altro concorrente riconosciuto da un altro. L'informatica oggi non ha più confini, aggiunge Smith da Redmond, per cui «se il disaccoppiamento richiesto fosse imposto solo all'Europa, c'è il pericolo che il programma abbinato (Windows-1-Media Player) arrivi ugualmente, disorientando il consumatore». I toni sono pesanti. Collegato al telefono con i giornalisti del mondo intero, Smith non risparmia le critiche al verdetto di Mario Monti «contrario alle regole Uè e anche al Wto (Organizzazione mondiale del commercio) perché danneggia i consumatori e un'intera industria». Ma Smith va anche oltre accusando la Commissione di una decisione «irriguardosa» verso le autorità americane alla concorrenza, che nel 2002 avevano raggiunto una transazione con Microsoft evitando la condanna. Il gigante informatico ha confermato l'intenzione di ricorrere alla Corte di Giustizia europea entro i termini previsti dal verdetto di Monti. Microsoft farà ricorso ai giudici del Lussemburgo entro 70 giorni chiedendo la sospensione immediata di alcune deUe misure imposte dalla Commissione. Gh americani sono fiduciosi. Tra la sentenza del Tribunale di prima istanza (a cui spetta il caso) e nuove trattative con l'antitrust europeo, potrebbero trascorrere ancora quattro, cinque anni. «Un danno anche questoperi consumatori», ha ripetuto ieri Smith dalla California. «Invece di avere un'azione immediata nel 2004, siamo su una via che porterà ad un risultato nel 2009». Qualche ora prima l'ammiiùstratore delegato della Microsoft, Steve Ballmer, aveva diffuso in una nota il suo sdegno per l'azione «improvvida» deiresecutivo europeo. «Abbiamo lavorato duramente al fine di raggiungere un accordo che avrebbe permesso all'Unione europea di superare le proprie preoccupazioni e, al tempo stesso, permetterci di innovare e migliorare i nostri prodotti per i consumatori. Rispettiamo l'autorità della Commissione, ma crediamo che la nostra proposta di intesa avanzata la scorsa settimana avrebbe offerto maggiori opportunità e benefici ai consumatori». Per Ballmer il compromesso si poteva trovare sulla proposta americana di equipaggiare i computer con programmi multimediali concorrenti di Media Player. Invece la Commissione ha preferito seguire il cammino più rischioso della procedura giudiziaria». Ma Microsoft non chiude la porta a un accordo «ancora possibile» con la Commissione e «continuerà a cercare un compromesso» oltre a portare avanti il dialogo con l'industria europea sui temi che preoccupano i consumatori come «lo spam, gli attacchi informatici e la sicurezza online dei nostri bambini». «Con la nostra mediazione avremmo avuto una soluzione immediata Ora aspetteremo il 2009» Ballmer: «Non smetteremo di lavorare ad un nuovo compromesso. Un'intesa è ancora possibile»

Luoghi citati: Bruxelles, California, Europa, Lussemburgo, Media Player