Il sindaco: dobbiamo evitare l'affidamento definitivo

Il sindaco: dobbiamo evitare l'affidamento definitivo UNA RETE A SOSTÉGNO DELLA FAMIGLIA IN DIFFICOLTA' Il sindaco: dobbiamo evitare l'affidamento definitivo Accompagnerà la mamma a chiedere la documentazione al Tribunale dei minori reazioni Beatrice Mosca COSA si sarebbe potuto fare per evitare quanto accaduto a Donnas e cosa si può fare ora per far tornare in famiglia i tre bambini ! -allontanati dai genitori? E' quanto si chiède l'intero paese, primo tra tutti il sindaco Mauro Arvat che ritiene tsnon'èMno stati compiuti i passi necessari per arginare la situazione. «In quanto amministratore sono spesso interpellato su argomenti che poco mi competono. In questo caso non sono state chieste informazioni. Il cruccio dell'amministrazione comunale sta nel fatto che se c'erano delle possibilità di evitare traumi ai bambini, non sono state prese.in considerazione. Il caso è stato per anni nelle mani di un'assistente sociale, ora in pensione. Force chi ha valutato la famiglia ritiene che non rientri in certi parametri: siÈilramente in città un nucleo familiare di questo tipo potrebbe sembrare atipico, non qui in paese, dove sono conosciuti da tutti e, al limite, ritenuti bizzarri». E ancora: «Ora l'importante è muoversi in più modi per cercare di evitare che si giungala fine maggio, all'affidamento definitivo dei minori. Questa settimana mi recherò con la mamma al Tribunale per minori di Toriho per acquisire tuttaladocurafioitàziàs^ic^dotta»ri' Quello che non è stato fatto prima si ptìòforse fare adèést)^^ convinto il parroco, don Riccardo Quey che dice: «Per come la conosco non è una situazione grave. Senza entrare in polemica con nessuno ritengo ci sia un buon margine di recupero e per questo ci attiveremo». Massimo Ratto, responsabile dell'oratorio interparrocchiale che i tre bambini frequentavano aggiunge: «C'è una responsabilità collettiva per (pianto accaduto poiché tutti in paese conoscevamo le difficoltà gestionali di questa famiglia che vive una realtà per certi versi distaccata dal mondo esterno, ma che non ha mai fatto mancare l'affetto ai suoi figli. Ora non si tratta di attribuire colpe, ma di capire come sia possibile aiutare questi genitori a riavere i bambini, ai quali è stato tolto tutto, e a garantire loro le attenzioni e un modello educativo adeguati alla loro giovane età». Il problema non è da poco. Donnas si chiede se i genitori accetteranno di essere aiutati e, in caso affermativo, se chi si assumerà questo compito ne sarà all'altezza. «Siamo un po' impotenti - aggiunge Ratto -. Vorremmo aiutare ma non sappiamo come. Di certo questa esperienza dovrà servire a creare i contatti che in questo caso sono mancati e, attraverso l'istituzione di"gru.ppidirete", dotare la comunità degli strumenti necessari affinché fatti analoghi non si ripetano».

Persone citate: Beatrice Mosca, Massimo Ratto, Mauro Arvat, Riccardo Quey

Luoghi citati: Donnas