Piemonte e Marocco per i minori in difficoltà

Piemonte e Marocco per i minori in difficoltà Controlli su cittadini extracomunitari Piemonte e Marocco per i minori in difficoltà h Corsi di lingua e scrittura araba rivolti agli agenti della Polizia locale dei vari Comuni, ma anche iniziative nei Paesi del Nord Africa (in particolare il Marocco) tese a creare le condizioni per frenare l'immigrazione in Italia, fornendo là occasioni di sviluppo. Anche di questo si è discusso ieri in un convegno che si è svolto ieri l'Arsenale della Pace in via Borgo Dora a Torino, su iniziativa della Regione Piemonte e dell'Arcidiocesi di Torino. Sono intervenuti tra gli altri gli assessori regionali Giovanni Carlo Laratore (Polizia locale) e Mariangela Cotto (Politiche Sociali e Affari Internazionali). «L'obiettivo dell'iniziativa - ha detto Giovanni Carlo Laratore - è creare un'occasione di approfondimento di queste problematiche, che prenda in considerazione in specie il Marocco, Paese il cui flusso migratorio verso il Piemonte è tra i più significativi. L'iniziativa è rivolta in modo specifico alla Polizia locale che, con la sua presenza costante sulle strade dei nostri Comuni, assiste ed interviene quotidianamente nella repressione dei reati». Laratore ha ricordato che uno dei problemi principali che gli agenti di polizia locale devono affrontare è la difficoltà di comunicazione verbale e scritta, anche solo per poter controllare e verificare i documenti delle persone provenienti dal Marocco e dagli altri Paesi Arabi. Da qui l'idea dei corsi. «La presenza di cittadini extracomunitari in Piemonte - afferma Mariangela Cotto - è in costante aumento e crea importanti opportunità di apertura e arricchimento della nostra società. Tuttavia, nel contempo, solleva problemi legati alla presenza di una parte di immigrati che sono coinvolti nei fenomeni della droga, della prostituzione, dei reati minorili e delia microcriminalità. E' importante auindi avviare occasioni di dialogo e di confronto fra le due culture, in modo da creare le condizioni per il superamento delle diffidenze reciproche. Fc.iidamentale è anche la collaborazione fra le autorità dei due Paesi e di tutte le istituzioni interessate». ^ .-.^ , '. \ \ ,iimiim ' "^■m"1" ". - . ONVEGNO A TORINO ALL'ARSEMALE DELLA PACE

Persone citate: Giovanni Carlo, Laratore, Mariangela Cotto