Un muro di cemento attorno a Westminster

Un muro di cemento attorno a Westminster Un muro di cemento attorno a Westminster I responsabili dell'antiterrorismo inglese: «Ostacolo ridicolo l'attuale cancellata in ferro» Maria Chiara Bonazzl LONDRA La pittoresca cancellata in ferro davanti a Wastminster, il Parlamento, è roba da ridere per qualunque eventuale terrorista determinato a entrare. Ora i servizi di sicurezza britaimici sembrano determinati a rimpiazzarla con un muro di cemento alto cinque metri e sovrastato dal filo spinato. Qualunque considerazione estetica, storica e turistica passerà in second'ordine. La «fortezza Comuni» sarà protetta anche da una pletora di poliziotti armati di mitragliatrice e con l'ordine di sparare per uccidere e ventilali intrusi. English Heritage, l'istituzione che tutela i monumenti britannici, è contraria allo smantellamento della cancellata, ma in questo momento, stando a quanto riferisce il Daily Mirrar, le autorità non appaiono disposte a sentir ragioni. Mentre ormai persino il capo di Scotland Yard, sir John Stevens, definisce «inevitabile» un attentato terroristico sul suolo britannico, l'azione dimostrativa organizzata sabato scorso da due attivisti di Greenpeace che si sono arrampicati fin sotto l'orologio del Big Ben per chiedere a Blair la verità sull'Iraq ha fatto venire i sudori freddi all'MI5, i servizi segreti intemi. E se fossero stati due terroristi? L'imbarazzo delle forze dell'ordine e delle autorità parlamentari è evidente, tant'è che il giorno dopo il leader dei Comuni, Peter Hain, ha chiesto un rapporto dettagliato su come i due dimostranti siano riusciti a scalare una ringhiera che avrebbe dovuto essere elettronicamente protetta e ispezionata da telecamere a circuito chiuso. A quanto pare il governo non intende rischiare, questavolta, che i terroristi decidano di copiare l'idea. «Se qualcuno desse la scalata alla Casa Bianca, sarebbe immediatamente abbattuto ha detto anonimamente un ministro -. Sparare per uccidere sembra una cosa estrema, ma finché là gente non ci vedrà prendere questi provvedimenti continuerà a pensare che è una pagliacciata. Dobbiamo incominciare a prendere seriamente in considerazione la sicurezza se vogliamo evitare un attacco al cuore della nostra democrazia. Gii intrusi, lo scorso fine settimana, sono stati fortunati di non essere stati presi di mira. I prossimi potrebbero non esserlo». Al momento, l'edificio è protetto da blocchi di cemento sul lato di Parliament Square, per prevenire eventuali attentati con autobombe. Un alto re¬ sponsabile della sicurezza ha detto: «La cancellata di ferro è piacevole dal punto di vista estetico, ma non serve praticamente a niente per tener fuori gli intrusi. Già da qualche tempo i responsabih della sicurezza vogliono smantellarla e sostituirla con un alto muro di cemento. C'è chi chiede anche il filo spinato. Il nostro lavoro è quello di proteggere deputati e Lord e adesso lapriorità è questa». Vi sono altre misure di sicurezza in cantiere: la prima è l'installazione di un vetro antiproiettile nella cosiddetta «Strangers Gallery», la balconata del pubblico ai Comuni, decisa dopo che un gruppo di pacifisti ha contestato Blair ad alta voce durante una seduta. Ma che ne sarà del lato del Parlamento che si affaccia direttamente sul Tamigi, che appare vulnerabile a un attentato con un'imbarcazione?

Persone citate: John Stevens, Peter Hain

Luoghi citati: Iraq, Londra