Il centro si dà all'enogastronomia

Il centro si dà all'enogastronomia A BUON PUNTO LE TRATTATIVE PER PORTARE «EATALY» NEL NUOVO ALBERGO A CINQUE STELLE Il centro si dà all'enogastronomia n piazza San Carlo società vicina a Slow Food Emanuela Minucci Si chiama «Eataly» e risiede ad Alba. E' un'azienda specializzata nelTenogastronomia di alto livello disposta a investire risorse e idee sia nei locali destinati all'albergo di lusso di piazza San Carlo, sia nell'ex-palazzo Carpano del Lingotto. E' questo il più convincente asso nella manica che il Comune è pronto a calare per trasformare l'ex sede dell'assessorato alla Cultura (al civico 153) in una «cittadella del loisir» all'altezza dell'evento olimpico e di una metropoli che aspira a diventare turistica. A rivelarlo, ieri, al termine della giunta comunale, gli assessori all'Urbanistica Mario Viano e alle Olimpiadi Elda Tessere: «Pare che l'affare si possa concludere - hanno spiegato questi signori potrebbero agire in sintonia con la titolare della San Carlo dal 1973, Giorgina Siviero, che si è già aggiudicata la parte affacciata su via Lagrange dello stabile, acquistandolo dalla Provincia, e l'obiettivo sarebbe quello di creare un hotel di lusso, un residence e un ristorante di altissimo livello, insieme con boutique raffinate e punti di degustazione dell'eccellenza enogastronomica piemontese». L'assessore al Patrimonio Paolo Peveraro, invece, che segue da mesi, in prima persona, la questione, preferisce essere più prudente: «In realtà Eataly (diretta da Oscar Farinetti, ex Unieuro, ndr) non è la sola azienda che si dichiara fortemente interessata alla questione, perchè ci sono almeno altri due operatori in lizza. Siamo ancora lontani dalla fase della presentazione delle offerte e dei progetti, per sapere come andrà a finire c'è ancora bisogno di tempo». Come qualcuno ricorderà, infatti, adesso il Comune è libero di scegliere l'acquirente in base a una trattativa privata perchè le due precedenti gare pubbliche sono andate deserte. A sentire le voci che circola- no a Palazzo civico, però, «Eataly» (che è molto vicina a Slowfood, un marchio che è una garanzia in fatto di prodotti enogastronomici) risulterebbe in netta «pole position». L'interesse dell'azienda di Alba sulla piazza di Torino, però non si esaurisce al salotto cittadino. «Stanno pensando a un grande investimento anche negli ex-stabilimenti della Carpa¬ no (dove AC Hotels ha già prpgettato di realizzare un hotel) dove creare, fra le altre cose, un centro commerciale specializzato in prodotti tipici e un' autentica Cittadella del Gusto» ha spiegato ieri l'assessore al Turismo Tessore che da mesi segue la trasformazione degli ex-opifici in nuovi cuori dell'accoglienza turistica. Posto che per il 2006 dovrà essere tutto pronto, quanto tempo ci vorrà per scoprire quali saranno davvero le aziende che sbarcheranno in piazza San Carlo? «Di sicuro non c'è tempo da perdere - risponde ancora l'assessore al Patrimonio Paolo Peveraro - e fra poche settimane, se le offerte si concretizzeranno, riveleremo tutti i dettagli dell'operazione». Un'operazione da 8 milioni di euro. All'ombra del Cavai 'd Brons un centro nazionale di eccellenza nel campo dell'enogastronomia

Persone citate: Emanuela Minucci, Giorgina Siviero, Mario Viano, Oscar Farinetti, Paolo Peveraro, Tessore

Luoghi citati: Alba, Torino