Bach non solo «Passione»

Bach non solo «Passione» ALL'UNIONE MUSICALE Bach non solo «Passione» Paolo Gallarati TORINO L'Unione Musicale e l'Academia Montis Regalis esplorano da un po' di tempo il grande e sconosciuto continente delle Cantate di Bach. L'altra sera, al Conservatorio, hanno proposto il terzo concerto con le Cantate BWV 199,72,32,187 dirette da Alessandro De Marchi che ha un doppio merito: quello di usare gh strumenti originali per garantire una autenticità di suono e quello di guidarli come se fossero strumenti moderni, vale a dire con un piglio, una vivacità, un'allegria che traspaiono da ogni nota e rendono l'ascolto sempre vivo e interessante. Allegria nella cantate di Bach? Certo, perchè l'espressione religiosa del grande Kantor non è solo quella delle notissime Passioni, che scavano nel sentimento del peccato, nell'evocazione del dolore e della pietà, ma è anche promessa di letizia, senso di appagamento, vitalità felice nella percezione dell'essere a posto con Dio e con la propria coscienza. Inoltre, c'è in esse un'altra letizia, quella dell'artigiano che ogni settimana si trovava alle prese con voci e strumenti e doveva comhinarli in accoppiamenti sempre diversi. Per questo le Cantate di Bach sono un prodigioso atlante di tutte le possibilità che la più grande musica marocca offriva all'ammirazione dei devoti ascoltatori: la gioia della scrittura sempre altamente virtuosistica, la sprizzante vitalità che nasce dall' incontro tra voci e strumenti, gli intrecci della polifonia, base ineludibile del pensiero musicale bachiauo, Va sapiente conibinazìone di influenze straniere (quella di Vivaldi, prima di tutto) con l'intima austerità del corale luterano non finiscono di stupire per le trovate geniali, la fantasia insesamibile, anche quando l'ispirazione non è ai massimi livelli. De Marchi e l'Academia Montis Regalis mirano evidentemente a rendere nel modo più mosso questo paesaggio, e ci riescono con il determinante contributo del Coro del Regio, istruito da Claudio Marino Moretti ad ima singolare duttilità e precisione nella resa del contrappunto e dei fiammeggianti vocalizzi, mentre nei corali luterani si fa apprezzare la compattezza e la qualità del suono . L'Academia Montis Regalis è più a suo agio quando suona in gruppo; le parti solistiche, specie negli archi, l'altra sera accusavano un poco il peso delle difficoltà con cui Bach dissemina le sue parti per violino e per viola. I solisti di canto, il soprano Gabriella Costa, il contraltista Martin Oro e Friedrich Wolf, dalla voce decisamente più robusta dei due compagni, hanno fatto del loro meglio per contribuire al successo del concerto che è stato molto vivo. C. Marino Moretti C. Marino Moretti

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