Re Valentino: io contro tutti di Enrico Biondi

Re Valentino: io contro tutti DA DOMANI IN SPAGNA GLI ULTIMI TEST PRIMA DEL VIA AL MONDIALE Re Valentino: io contro tutti La sua Yamaha cresce ma Biaggi fa paura Enrico Biondi Giù la maschera. Da domani a giovedì 10 aprile sarà impossibile nascondersi e i piloti del motomondiale non potranno accampare scuse, trovare pretesti, mettere in atto depistaggi per evitare che la concorrenza scopra pregi e difetti delle moto versione 2004. Prima in Catalunya (a Barcellona) e dopo in Andalusia, a Jerez de la Frontera sono in programma i test Irta, le sessioni di prova organizzate dall'Associazione dei team. Il regolamento parla chiaro : tutti in pista, non sono ammesse defezioni. Dai piloti della classe 125 agli aspiranti campioni della 250, sino alla classe regina. E nessun sotterfugio, come quello visto nei recenti test in Malesia e Australia, quando i tempi venivano presi manualmente perché i tecnici facevano finta di dimenticare ai box i «transponder», cioè i sensori che p erm ettono la registrazione dei tempi quando la moto passa davanti ai rilevatori. Ora finalmente sapremo il reale valore di moto e piloti. E per rendere più interessanti i test, gli organizzatori anche quest'anno, per la classe regina, hanno messo in palio a Barcellona una magnifica BMW Z4 per il pilota più veloce. Ma l'importanza delle prove Irta va ovviamente oltre a questa sfida per velocisti che lo scorso anno vide trionfare Capirossi. Si tratta della prova generale in vista del mondiale, l'ultima occasione per capire se si è sulla strada giusta, oppure bisogna correre ai ripari, con il tempo che comincia a scarseggiare. E allora vediamo, classe per classe, com'è la situazione a un mese dal via. MotoGp. Dire che il mondo delle «quattro tempi» sia in fibrillazione, è dire poco: il passaggio di Rossi alla Yamaha è l'elemento di massimo interesse. In buona sostanza i tifosi vogliono sapere se Valentino saprà essere competitivo anche su una moto diversa dalla Honda e soprattutto se riuscirà a vincere il mondiale. Impossibile rispondere. I test invernali, quelli più o meno «taroccati» cui accennavamo prima, dicono che le Honda sembrano avere ancora un margine di vantaggio cospicuo. Le stime più prudenti parlano di 3-4 decimi, altri giurano che il divario sia più ampio. Alla Yamaha comunque mai come quest'anno fanno sul serio, al punto che Biaggi prevede una moto «competitiva dalla prima gara». Ma non tutto è ancora chiaro: in casa Honda, ad esempio, preoccupa il fatto che non ci sia più un pilota di riferimento ma piuttosto 6 campioni che partiranno sullo stesso piano e con lo stesso materiale a disposizione. Il rischio è che si tolgano punti a vicenda, rischiando di favorire Rossi. Il quale Valentino, però, ha già sulle spalle un faticosissimo inverno: la Yamaha ha fatto affidamento su di lui per sviluppare il progetto MI. Checa, Melandri e Abe sono solo dei comprimari lontani anni luce dai tempi del campione del mondo. Prove importanti soprattutto per le Case: Rossi disporrà della nuova Yamaha 4 cilindri 4 valvole a scoppi ravvicinati: per i suoi avversari della Honda una inedita sospensione posteriore, i ritocchi aerodinamici e un motore zeppo di cavalli. E poi c'è la Ducati: la nuova Desmosedici 04 dal grande potenziale necessita di tanti test per progredire. Anche la Casa di Borgo Panigale presenterà novità: si parla di evoluzioni nell'air box, scarichi e particolari inechti di motore. E gh altri? Tutti indietro. A cominciare dall'Aprilia, la cui tre cilindri Cube proprio non riesce a decollare e inizierà il mondiale con una versione «rivisitata» del modello 2003. Suzuki e Kawasaki hanno cambiato tutto, comprese le gomme, ora Bridgestone. Dopo i disastri del 2003 le prospettive sono incoraggianti. Classe 250. Poggiali, campione uscente, è il pilota da battere: qui l'Aprilia RSW da anni fa il pieno di vittorie e quest'anno si affida anche all'esperienza del francese De Puniet, del sammarinese De Angelis, dello spagnolo Fonsi Nieto. Ma la Honda (anche qui stessa sigla, RSW, alla faccia della fantasia) pare si sia stufata di lasciare a Noale tanti trofei. Ragion per cui risponde calando i suoi assi: il torinese Rolfo, secondo lo scorso anno, e gh spagnoli Ehas e Pedrosa, fresco del titolo iridato in 250 e voglioso di vincere. Mezzi più potenti, anche se piccohper uno come Rolfo. Spediamo bene. Classe 125. Ancora sfida Honda-Aprilia, con possibile intrusione di Gilera, Ktm e Malaguti. Ma soprattutto guerra tra vecchi e giovani. Da ima parte Locatelh, Perugini, Ui, BaUerini e Jenkner. Dall'altra i bebé: cioè Lorenzo, Barbera, Dovizioso, Kallio, Pasini e immancabilmente il volto nuovo, quello capace di cambiare il volto al campionato. Ce ne sono molti che stanno crescendo, sia in Italia, ma soprattutto in Spagna, vera fiicina di campioni. Da domani si gioca a carte scoperte, barare non conviene a nessuno. Il campione di Tavullia si è sobbarcato il lavoro più duro, mentre gli avversari sono pronti a fare gioco di squadra Si avvicina il momento della verità per Valentino Rossi: la sua Yamaha sarà competitiva?