Lavori in casa, a chi lo sconto fiscale

Lavori in casa, a chi lo sconto fiscale Lavori in casa, a chi lo sconto fiscale z i ss 8 Tutto come prima, per la detrazione g fiscale del 360Zo sul¬ le opere di recupero. La legge n. 47 del 2004 ha cancellato le novità introdotte dalla Finanziaria 2004 (detrazione al 360Zo, tetto di spesa a 60 mila euro). In compenso, pur riabbassando lo sconto fiscale al 360Zo e il tetto a 48 mila euro, ha reintrodotto l'Iva agevolata al 100Zo sulle fatture, nonché ha prorogato a tutto il 2005 le agevolazioni sul recupero. A chi le detrazioni. E' una buon occasione per rifare il punto su «a chi» toccano le detrazioni sul recupero. Innanzitutto ai privati proprietari delle abitazioni in cui si fanno gli interventi (o i loro assegnatari, soci di cooperative in proprietà divisa o indivisa). Possono aver diritto allo sconto anche i familiari dei proprietari, purché conviventi nello stesso immobile. La parentela è assai vasta: il coniuge, i parenti entro il terzo grado (genitori, nonni, figli, nipoti, fratelli, zii, cugini) e gli affini entro il secondo grado (suoceri, cognati, figli di primo matrimonio del coniuge). Lo sconto è esteso anche a chi è titolare dì diritti reali (per esempio chi ha la nuda proprietà, l'usufrutto, il diritto di abitazione). Quest'ultimo diritto è tipico del coniuge separato o divorziato che continua a risiedere nella casa di famiglia con i figli. E poi ci sono gli inquilini dell'immobile stesso, purché il contratto dì affìtto sìa regolarmente registrato. Gli estremi della registrazione vanno riportati sul modulo di «comunicazione di inizio lavori» che si invia al Centro servizi dì Pescara per ottenere la detrazione. Per godere dello sconto, si può perfino non essere ancora proprietari: basta aver registrato il compromesso di acquisto. Oltre ai privati possono esse¬ re beneficati anche ì soci dì società semplici, in accomandita semplice o in nome collettivo, o i partecipanti a imprese familiari. Ma che ne è, dello sconto, se l'immobile è messo in vendita? Ricordiamo che la detrazione si ottiene in rate dì dieci anni, detraendolo dalle dichiarazione dei redditi ... Niente paura: il diritto passa all'acquirente (il venditore ne terrà conto, per chiedere qualche cosa in più sul prezzo). Stesso discorso se una persona è deceduta: il diritto è trasmesso agli eredi in percentuale alle loro quote. Il vantaggio si estende, però, sono solo a quelli che utilizzano realmente la casa. Questo meccanismo non funziona però, se a ereditare lo sconto sarebbe un erede dell'inquilino o di chi ha una casa in uso gratuito. Un discorso a parte è quello dì chi si rimbocca le maniche e decide dì mettersi a posto la propria casa. Se è un amante del «fai da te», ha diritto al 360Zo solo sui materiali acquistati (e regolarmente fatturati con Iva al 200Zo). Se invece è un imprenditore edile, che fa lavorare la sua ditta, dovrà auto-fatturarsi ì lavori, con Iva al lO^o. Il 360Zo vale solo.per le abitazioni. Ma vi è una situazione in cui anche ì proprietari dì un negozio, dì un ufficio o di un laboratorio possono applicarlo. Quando il loro immobile è inserito in un condominio in cui oltre il 500Zo delle unità immobiliari sono abitazioni. Attenzione, però: in questo caso lo sconto vale solo per le opere eseguite sulle parti comuni dell'edifìcio. Il limite dì 48 mila euro si applica ad ogni fabbricato e ad ogni persona. Quindi, anche in caso di comproprietà dello stesso immobile, ciascuno dei soggetti interessati può applicare il tetto di 48 mila euro (circolare Entrate n. 188/1998). Con un risparmio massimo dì 17.280 euro (il 360Zo di 48.000 euro) a testa. Un esempio limite: se moglie e marito hanno in comunione la loro abitazione e della casa dì villeggiatura, ed eseguono dei lavori su entrambi gli immobìli, il tetto complessivo teorico è di 48.000 euro per quattro, cioè 192.000 euro (oltre 371 milioni di vecchie lire). Franco Pagani Presidente Federamministratori-Confappi

Persone citate: Franco Pagani

Luoghi citati: Pescara