Gli utili delle banche non patiscono sofferenze

Gli utili delle banche non patiscono sofferenze NONOSTANTE CIRIO E PARMALAT, GLI ISTITUTI ARCHIVIANO UN 2003 RICCO DI SODDISFAZIONI Gli utili delle banche non patiscono sofferenze Promozione per Intesa e San Paolo. E Mediobanca vale un «buy» Edoardo Montalbano Il sistema bancario si presenta alla stagione dei conti con l'esercizio 2003 in condizioni. La stessa crisi Pannalat, in termini di numeri (l'impatto psicologico è ben altra cosa) non pesa più di troppo, visto che il finanziamento al gruppo alimentare è stato pari al 2,307o dei finanziamenti dei primi dieci grup)i bancari itahani. Nemmeno la leve crescita delle sofferenze (il 2,220Zo degli impieghi contro il 2,160Zo precedente) ha compromesso il recupero in termini di bilancio: i maggiori istituti di credito, nonostante gli accantonamenti necessari per fare fronte ai rimborsi delle obbhgazioni Cirio e al dissesto di Pannalat, hanno mostrato un consistente mighoramento degli utili rispetto al 2002. Le rigide politiche di contenimento dei costi e la dismissione di asset poco remunerativi, hanno avuto degli effetti positivi sui margini operativi di Banca Intesa, Bnl e Capitalia. Le difficoltà, insomma, non mancano, ma le banche della Penisola hanno tenuto il passo con il netto mighoramento registrato dai concorrenti d'Oltralpe. Un recente studio di Standard&Poor's evidenzia il mighoramento delle pagelle delle banche: è vero, infatti, che 11 (su 50) accusano ancora un «outlook» (o previsione) negativo ma tra queste figurano .5 banche regionali tedesche, le Landesbanken, che dal luglio 2005 perderanno per volere della Uè, la garanzia statale. Per il resto, i conti segnalano una promozione diffusa che avvalora i giudizi positivi degh analisti convinti che il settore sia alla vigilia di una fase intensa di operazioni per rimettersi al passo con i colossi americani. In particolare, il gruppo guidato da Corrado Passera ha archiviato il 2003 con un risultato netto di 1214 milioni di euro, contro i 200 milioni dell'esercizio precedente. In crescita, anche se in misura inferiore, il margine d'intermediazione e l'utile lordo di gestione. Positivo l'ultimo bilancio di SanPaolo Imi: risultato lordo di gestione pari a 2.725 milioni di euro, con un incremento del 16,80Zo rispetto al 2002 grazie al controllo dei costi amministrativi ^0,6iyo). A livello patrimoniale, a fronte di un leggero calo (-l,20Z(i) della raccolta diretta, SanPaolo Imi ha aumentato quella indiretta del 7,80Zo. A sorpresa, le indicazioni meno positive arrivano dal primo della classe: Unicredito. Certo, l'utile aumenta ma a un tasso (r8,40Zo circa) assai inferiore ai ritmi del passato. La banca rinuncia alle acquisizioni (accantonato il dossier Gottardo e Banco Atlantico) ma decide per un riacquisto di azioni proprie su 190 milioni di azioni (il 30Zo del capitale) per un importo stimato di 1 miliardo. Una mossa che il mercato non ha gradito: perché ricomprare i propri titoh ad un prezzo elevato? Non c'erano investimenti più redditizi in prospettiva? Indicazioni positive dai dati preliminari deUe due banche romane rappresentate nel Mib30: Bnl e Capitaha. Qualche difficoltà emer;e invece dai conti 2003 delle )anche popolari. Bpm ha dimezzato l'utile netto, passato dai 128 milioni di euro del 2002 agli attuali 68 milioni. Questa brusca flessione della redditività deve tenere conto che il bilancio dello scorso anno include sia 63,4 milioni di proventi straordinari, derivanti dallo spinoff degh immobili non strumentali, sia un minore carico fiscale. Tra le voci del conto economico, il calo del 9,70Zo del margine di interesse è stato solo in parte compensato dalla crescita di commissioni nette e dai profìtti da operazioni finanziarie. In controtendenza rispetto ai dati degh ultimi anni la raccolta e gli impieghi. Conti in chiaroscuro anche per le popolari di Spoleto e Cremona. Da incorniciare gli ultimi 12 mesi di Meliorbanca. L'istituto guidato da Pier Domenico Gallo, grazie al mighoramento dei margini operativi e gestionali, proporrà all'assemblea degh azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,10 euro, contro 0,05 del 2002. Mediobanca che ha celebrato il primo incontro pubblico con gh analisti finanziari. «L'istituto ha chiuso il primo semestre del suo esercizio, che termina al 30 giugno, con un utile lordo di 371,6 milioni contro una perdita di 186,1 milioni nei primi sei mesi dell'esercizio precedente. Il risultato della gestione ordinaria è mighorato del 300Zo a 285,1 milioni. Il portafoglio degh investimenti è passato da 3,168 miliardi del dicembre 2002 a 3,20 miliardi, mentre il valore delle plusvalenze non realizzate ammonta a 3.092 milioni. «L'istituto ha confermato che intende aumentare in maniera significativa il payout distribuendo dividendi più generosi - spiega Furio Francini, analista di Ubs - per il 2004 stimiamo che anche alla luce dei positivi dati trimestrali. Mediobanca distribuirà un dividendo di 0,25 euro per azione». Per Ubs, Mediobanca ha un obiettivo di prezzo di 10 euro, di cui 4 euro per la quota in Generah, 2,3 per le altre partecipazioni possedute, e 3,7 euro per l'operatività bancaria. [Borsa&Finanzal TUTTI1 CONTI AI10 SPORTELLO Emittente Margine Var. % Marg. Var. % Spese amm. Var. % Ris. hetto Var. % Utile Var. % di inter. '03 03 interm.'03 02/03 2003 02/03 2003 02/03 netto 03,-^03/0?_^ K')H'^v''^iSi:^-^ BOtoSlS iCB HE2Z^9SSi iUl iBtlrJillSJI ''SX [if>j|W|i. ••^rw IKVJIife 1!3h niiujiiijM inw'vtj'i^tc'jh BL^VJiBI m BCBaeB! 81 ^KsWt HTT^SI 1 ^IcS HkVrliWI vjCm _—__- :1?3H rv^T^K^TT^TT^T^THI HF^mHH ^01 BBcTT|M h ■ i^H HFT^TSi 1 ■■^3b ku ns *tJR Bf^rBj ■%•!Wid f^rrr^kj ^ ^ ^TvBI bftbui C^l iiBiVBI hj iU miTHTSBB HO BF j^Bb ^^3 |rT8|jE| 'SB i-jiiA«iJl^ii^iii^Uyyij WSW^TBU' ..-^U HESSSSBH '131 HliR^hiWB %fl Bmii.MWI ?iiMk HZSZSBl flBH EZU KMSDB H '^Mk JESSESHH ^1 HDESOBi i^JH ■&£ 385 COi BISISB 9B IwI^l'^j^.^li^i^ li^^i 1 31 IB "'Vtm BESHS -SI ii'^^'HjiHB 331 BESS lESI jtjt'i^;! j?!7??Bi I'K'Ivlli B .CI IIM'iiiiilS B J3 EZZZISh ^jii KlluwilBifi .tjl KKilviHI SB

Persone citate: Corrado Passera, Edoardo Montalbano, Furio Francini, Intesa, Marg, Pier Domenico Gallo

Luoghi citati: Cremona, Spoleto