In Pakistan si cerca il corpo di Al Zawahiri

In Pakistan si cerca il corpo di Al Zawahiri SCONTRI IN AFGHANISTAN: UCCISO UN MINISTRO, CENTO MORTI In Pakistan si cerca il corpo di Al Zawahiri I militari di Islamabad non disperano di trovare tra i cadaveri dell'assedio in Waziristan il cadavere del numero due di Osama Fermato l'assalto per intimare la resa a chi ancora sta resistendo corrispondente da NEW YORK Ultimatum pakistano ai miliziani assediati nel Waziristan mentre in Afghanistan gh scontri fra signori della guerra causano oltre cento vittime. Il presidente pakistano Pervez Musharraf ha ordinato alle truppe di fermare l'assalto durato sei giorni contro le posizioni di miliziani di Al Qaeda e combattenti dei clan tribali per tentare di ottenere la resa degli ultimi assediati. I comandi di Islamabad hanno inviato dentro la zona circondata - oramai ridotta a pochi villaggi - alcuni leader locali nel tentativo di convincere i miliziani a gettare le armi ed a consegnare i soldati pakistani catturati (che sarebbero almeno una dozzina). Se la richiesta sarà respinta i circa cinquemila soldati pakistani schierati nell'area lanceranno l'ultimo assalto. «Questa gente deve consegnare tutti i ricercati altrimenti l'operazione continuerà, loro sono ormai a corto di munizioni» ha dichiarato il generale Mahood Shah, al comando della più vasta operazione anti-terrorismo lanciata dal Pakistan dall'I! settembre. Al tempo stesso le unità anti-terrorismo pakistane stanno perquisendo le abitazioni ed esaminando i cavaderi dei combattenti morti per appurare - anche con l'esame del dna - se fra loro vi sia anche l'egiziano Ayman al-Zawahìri, vice di Osama bin Laden. L'accanita resistenza degli assediati ha convinto Islamabad del fatto che stanno difendendo qualcuno ma non è chiaro di chi si tratti, potrebbe essere un comandante di Al Qaeda ma anche un leader tribale del Waziristan, regione tradizionalmente ostile al potere centrale. Fra i cento combattenti arrestati ve ne sono di ceceni, arabi, pakistani, uzbeki e uiguri cinesi del Xinjiang a conferma che si tratta di un contingente di Al Qaeda. «Sappiamo che in queste località del Waziristan si trovano alcune figure di rilievo dei taleban ed abbiamo impressione che vi siano anche dei resti di Al Qaeda» assicura Zalmay Khalizad, inviato dell'amministrazione Bush per l'Afghanistan. L'interruzione dell'attacco cela anche l'imbarazzo di Musharraf per i soldati presi in ostaggio e per l'alto numero di civih - si parla di decine - che sarebbero stati uccisi dai militari durante l'assalto, avvenuto con il sostegno dell'artiglieria e degh elicotteri. Nella città di Wana, capoluogo regionale, l'irritazione nei confronti di Islamabad è oltre il livello di guardia. Il leader tribale Mukhtar Wazir ha definito i soldati «bestie», accusando Musharraf di essere«il Male» e George Bush di rappresentare «Satana». Musharraf non può sottovalutare il rischio di una rivolta che troverebbe il sostegno dei gruppi fondamentalisti in altre regioni del Paese. Alcuni imam di Karachi hanno proclamato «martiri» i caduti delle tribù e dichiarato icinfedeli» i soldati deceduti, pronunciadosi contro i funerah. Nel confinante Afghanistan il ministro dell'aviazione, Mirwais Sadiq, è stato assassinato a Herat in un agguato che è stato rivendicato da Zaher Naib Zada, da poche settimane designato dal governo di Kabul comandante militare della provincia. «Il ministro non è stato assassinato ma ucciso dopo che aveva fatto irruzione nella mia abitazione» ha dichiarato Zada. Il presidente Hamid Karzai si è detto «scioccato» ed ha inviato nella città un contingente di truppe per tentare di separare i combattenti di Zada ed i fedelissimi di Sadiq, che era il figlio del governatore di Herat Ismail Khan. La preoccupazione di Karzai riguarda la stabilità del Paese in vista di giugno, quando dovrebbero celebrarsi le prime libere elezioni dall'indomani della caduta dei taleban. Il rischio per Karzai è che l'uccisione del ministro causi una sollevazione anti-govema- tiva da parte delle forze fedeh al governatore Khan, protagonista della resistenza contro l'Armata Rossa e considerato vicino alle posizioni dei gruppi fondamentalisti. Sadiq è il terzo alto funzionario del governo ad essere assassinato ed il secondo ministro dell'aviazione dopo Abdul Rahman, ucciso nel febbraio del 2002 all'aeroporto della capitale. Durante la giornata di scontri era presente ad Herat anche l'ambasciatore ita-. liano Domenico Giorgi, che ha trovato riparo e non rimasto coinvolto nei combattimenti. [m. mol.] ItaBCrcsdtstA La cattura di un militante in Waziristan, in Pakistan. A sinistra, il presidente afghano Hamid Karzai