Le esercitazioni al Poligono creano paura
Le esercitazioni al Poligono creano paura LOMBARDORE Le esercitazioni al Poligono creano paura Boati assordanti, seguiti da alte nuvole di polvere. Da qualche tempo i residenti dell'area adiacente alla Riserva Orientata delle Vaude, in particolare nella zona di Lombardore e Bivarossa sono in aliarne. Motivo? Le manovre dell'Esercito, proprietario del Poligono militare. Qualcuno si è anche rivolto all'amministrazione lombardorese senza per altro ottenere plausìbili spiegazioni ai fenomeni die si stanno da tempo verificando all'interno dell'area off limits. La preoccupazione e la paura crescono ed ora al fianco dei cittadini è sceso il circolo di Legambiente di Lombardore che ha inviato una lettera al primo cittadino, Diego Maria Bili, richiedendo la convocazione di una riunione urgente con gli altri sindaci della zona, l'Ente Parchi del Canavese (visto che il Poligono ricade totalmente in area protetta) e naturalmente dell'Esercito. «Negli ultimi mesi spiega il presidente dell'associazione ambientalista. Angelo Castrovilh - i residenti della zona vivono in uno stato di perenne disagio, anche perché per molti anni l'area è stata quasi completamente inutilizzata, ma con l'intervento delle nostre forze armate in Iraq, evidentemente c'è stata la rivalutazione». Oltre un anno fa la parte di Riserva Orientata di proprietà delTEs ercit o è stata recintata, ufficialmente perproteggere i cittadini durante le manovre militari. «A nostro parere, invece - prosegue Castrovilli - per nascondere agh occhi indiscreti di jossibili intrusi, le attività che si sareb)ero svolte. Gli scoppi e i boati che vengono visti e uditi sono il segno evidente che nell'area sono in corso sperimentazioni di nuovi tipi di anni)). Ed è proprio questa ipotesi a creare lo stato di allarme. «Non vorremmo finire agli onori delle cronache per un improvviso aumento di casi di tumore come è avvenuto in passato in zone adiacenti ai poligoni militali, ad esempio recentemente in Sardegna - commenta -. Casi di cui ufficialmente non si conoscono le motivaziom, ma per cui chiaramente i sospetti ricadono sull'uso di anni all'uranio impoverito e sulle emissioni elettromagnetiche deiradar militari». [n.ber.j
Persone citate: Casi, Castrovilli, Diego Maria Bili
Luoghi citati: Iraq, Lombardore, Sardegna
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