Morchio vede Uria «Brasile strategico»

Morchio vede Uria «Brasile strategico» INCONTRO NELLO STABILIMENTO DI BELO HORIZONTE Morchio vede Uria «Brasile strategico» BETIM La «nuova» Fiat fa festa in Brasile con Giuseppe Morchio e il presidente Lula. L'amministratore delegato del gruppo del lingotto ha incontrato ieri il presidente brasiliano nella grande fabbrica di Betim (presso Belo Horizonte) tra gli applausi di mighaia di operai e l'allegria di centinaia di bambini. «È stato molto emozionante vedere quanto affetto c'è qui in Brasile nei confronti della Fiat - ha detto Morchio all'Ansa dopo che il presidente-operaio ha voluto visitare a piedi per oltre un' ora gli impianti, abbracciando dirigenti, operai e sindacalisti -. Credo veramente che qui ci siano i veri valori del gruppo. Con questa mia prima visita alla Fiat in Brasile ho raccolto davvero molto, molto, da tutto quello che la Fiat ha fatto dal '76 in questo paese. Ho percepito un grande senso di appartenenza all'azienda, tanto entusiasmo e passione». Sullo stesso tasto ha battuto anche Luiz Inacio Lula da Silva, cresciuto da tornitore meccanico a leader sindacale e politico proprio nell'ambito delle imprese metallurgiche e automobilistiche della terra del samba. «Considero questa mia visita alla Fiat come storica ha detto Lula -. Non tanto perché sia la mia prima come presidente a questa fabbrica. Ma perché, al pari dei dirigenti italiani e di Giuseppe Morchio, mi ha confermato che la Fiat sta investendo in tecnologia, che la Fiat è grande intemazionalmente, che è un'impresa che fabbrica prodotti di qualità, ma soprattutto che è anche vero che in pochi posti al mondo Fiat ha trovato una classe lavoratrice con la dedizione e la competenza di quella brasUiana. È difficile trovare operai che abbiano passione per quello che fanno come i lavoratori brasiliani». Nel suo discorso Morchio ha osservato che nella Fiat brasiliana, «sono nate iniziative pionieristiche L'ad Fiat Giusep pe Morchio che sono servite di riferimento per il lavoro di tutto il gruppo in ogni parte del mondo e che ancora restano valide». Ha quindi confer-. mate che nel piano di rilancio da qui al 2006 «il Brasile è destinato a ricoprire un ruolo importante. Per la Fiat si tratta del polo principale fuori dalTEuropa. E una realtà in cui crediamo e dalla quale voghamo ancora raccoghere i successi che abbiamo registrato gli anni scorsi». Con Lula e con la schiera di ministri che si è portato da Brasilia per l'evento, Morchio ha firmato tre accordi di collaborazione sociale che beneficeranno oltre 22 mila persone povere nelle favelas e nelle zone più degradate dello stato di Minas Gerais. «Siamo un gruppo imprenditoriale pienamente identificato con le necessità di cambiamento che il popolo brasiliano desidera priorizzare - ha detto a Lula l'amministratore delegato di Fiat -. Abbiamo fiducia nel futuro di questo paese. Un Brasile sviluppato e giusto ha una parte importante da inteipretare. Questa è l'aspettativa di tutto il mondo e la Fiat sarà all'altezza della sfida che il suo governo si propone». Bilancio quindi positivo per Morchio in questa sua prima tornata di sopralluoghi negli stabilimenti esteri del gruppo. «Dopo un primo periodo che mi ha visto molto concentrato sul lavoro nella holding e al Lingotto, con la riorganizzazione interna e i piani stratega e di prodotto - ha sintetizzato 'adprima di ripartire in serata per l'Italia - a un anno dal mio ingresso in Fiat, ho iniziato a toccare le aree geografiche dove la nostra presenza è più forte. Prima del Brasile sono stato negli Usa, in Polonia e la settimana scorsa in Turchia. A maggio andrò in Cina per completare flnostro assetto di volo in tutti questi paesi che fanno parte del nostro posizionamento strategico a pieno titolo». [r. e. s.] L'ad Fiat Giuseppe Morchio