Grande fuga degli ingegneri

Grande fuga degli ingegneri IL DATO, PREOCCUPANTE PER L'ECONOMIA DEL CANAVESE, IN UNA RICERCA DELLA CNA. Grande fuga degli ingegneri Le aziende medio-piccole non possono pagarli Giampiero Maggio C'è chi ha scelto di puntare su una piazza più competitiva emigrando nelle metropoh, oppure chi ha trovato sbocchi più interessanti ed economicamente più remunerativi nel Nord Est. E' l'esercito di ingegneri elettronici, informatici, elettrotecnici; fuggiti dal Canavese, un tempo terra di conquista quando mamma OUvetti rappresentava il punto d'arrivo, oggi piazza senza fascino per queste figure speciaUzzate. Il motivo? Le piccole e medie imprese non possono permettersi queste figure professionali perché costano troppo. Il risultato è una perdita di valore sul mercato da parte delle stesse fabbriche. L'allarme viene lanciato dalla Confederazione nazionale dell'ar¬ tigianato che ha approntato uno studio dal titolo «Le responsabilità dello sviluppo locale: il Canavese dopo la scomparsa di OUvetti» approfondendo proprio questo aspetto. «In due tranche - spiega Angelo Michelsons che per conto del Cna ha svolto quest'indagine abbiamo intervistato oltre 130 imprenditori e tutti lamentano la stessa cosa: mancano gli ingegneri, figure professionah che nascono in Canavese e qui si speciahzzano ma che poi decidono di emigrare altrove». Dire da quanti elementi sia rappresentato l'esercito dei laureati che emigrano altrove è impossibile: «Non esiste un dato ufficiale, la ricerca è complicatissima. L'unica cosa che siamo riusciti ad evidenziare - insiste Michelsons è questa fuga dal territorio verso Torino, Milano, il Nord Est, dove le piccole e medie imprese hanno risorse finanziarie per pagare adeguatamente queste figure professionah» . Perché Ivrea ed il territorio circostante che con il Politecnico ed istituti di specializzazione come il Ghiglieno è all'avanguardia per quanto riguarda la formazione, non riesce a trattenere chi sarebbe in grado di far fare un salto di qualità alle aziende? E' la stessa domanda che preoccupa il sindaco di Ivrea, Fiorenzo Grijuela: «Dove vanno a finire questi giovani laureati, ingegneri, informatici, elettrotecnici?». La Provincia, da alcuni mesi, ha lanciato il progetto denominato «Provin» e al quale, per il momento, hanno aderito una decina di utenti. Di cosa si tratta? «L'obiettivo - spiega Mercedes Bresso, presidente della giunta provinciale - è proprio il finanzia¬ mento di piccole e medie imprese che intendono ingaggiare queste figure professionah per restare competitive sul mercato». Uno sforzo per garantire la qualità alle fabbriche del territorio. «Dallo studio effettuato - conclude Michelsons - viene fuori proprio questo quadro: ima miriade di aziende sono state fondate e si reggono sugh ex tecnici che un tempo lavoravano per OUvetti, specializzati in elettronica, informatica, elettrotecnica. Il problema, però, è che i committenti richiedono prodotti sempre più sofisticati che queste fabbriche spesso non sono in grado di reahzzare proprio per la mancanza di figure più preparate». E' ciò che resta di un territorio un tempo patria deU'informatica e che oggi si è orientato verso altri settori. Le piccole aziende informatiche ricercano ingegneri per il loro sviluppo

Persone citate: Fiorenzo Grijuela, Ghiglieno, Giampiero Maggio, Mercedes Bresso

Luoghi citati: Ivrea, Milano, Torino