Giulietta parla con gli spiriti Le ombre narrano i giganti

Giulietta parla con gli spiriti Le ombre narrano i giganti TEATRO Giulietta parla con gli spiriti Le ombre narrano i giganti 1 SILVIA FRANCIA- "1 E' firmato da Valter Malcsti e Vitaliano Trevisan e interpretato da Michela Cescon, «Giulietta (degli spiriti)», che ha debuttato ieri al Piccolo Regio e si replica ancora stasera alle 21. Tratto dal racconto di Federico Fellini e corredato di colonna sonora dall'omonimo film, firmata da Nino Rota (integrata con brani scritti appositamente dal compositore siciliano Giovanni D'Aquila), l'allestimento si fonda sul resoconto, narrato in prima persona, della presa di coscienza di una donna. Giulietta, ancora innamoratissima del consorte dopo anni di matrimonio, scopre che lui la tradisce. L'indagine sull'evento diventa un percorso interiore, guidato di spiriti, che porta Giulietta a ritrovare quella parte di sé che lei stessa aveva tradito. «Giulietta è una favola psicanalitica - commenta il regista Malosti - una favola contemporanea dai toni mozartiani sull'identità frammentata, sull'anima, raccontata con tono vagamente infantile e inquietante. Ma è anche una lunga e irridente seduta spiritica, eco delle frequentazioni di maghi, veggenti e spiritisti scovati da Felini nel corso del tempo». Un esploratore inglese, Archibald Leopold Ruthmore, dopo un lungo viaggio in Oriente riesce a raggiungere il leggendario paese dei giganti. Questo lo spunto narrativo che ispira «Gli ultimi giganti», spettacolo che il Teatro dell'Angolo propone all'Araldo stasera e domani (ore 21,15). Testo e illustrazioni sono di Fangois Place, traduzione, adattamento e regia di Nino D'Introna, anche interprete dello spettacolo, musicato da Claudio Mantovani. Tra recitazione e raffinati giochi d'ombre, si narra l'incontro dell'esploratore con un popolo sereno e gentile, composto di solo' nove giganti; esseri che non parlano con la voce, ma si esprimono con la pelle, su cui si tatua, in forma di disegno, qualunque esperienza e emozione. Appuntamento con il Living Theater, domani alle 21,30 al Cafè Procope. L'iniziativa è dell'Orsa, Organizzazione per la Ricerca in Scienze e Arti, che, nei giorni scorsi ha organizzato nella sua sede di via Boterò, un laboratorio-spettacolo con Cathy Marchand del Living. Obiettivo: riallestire, secondo modalità di una creazione collettiva, «Archeologia del sonno», ultimo spettacolo realizzato da Julian Beck - fondatore del Living prima della sua morte (era il 1985). A conclusione del lavoro, viene appunto proposto lo spettacolo a tutto il pubblico, al Cafè Procope; ingresso libero. La primavera, il suo impatto emotivo, il risveglio dei corpi. A questi temi si è dedicata Marina Bassani, autrice e ideatrice di «Equinozio di primave¬ ra. Recital in due tempi» in cartellone per domenica alle 15 e alle 18 al teatro Selig di via Andrea Dona. Un teatrino da camera, con soli 15 posti, per uno spettacolo intimista e coinvolgente. La prima parte della performances è dedicata alle «Acrobazie di primavera» con gli allievi del Circo Stratta. Segue «Corpi di parole» (di Maria Pia Simonetti e Marina Bassani), che vede impegnati, sul tema del corpo e del risveglio, la poetessa Giséle Bovard e lo scrittore Daniele Gorret. Infine, «Case di pace», firmato dalle stesse Simonetti e Bas- y} li sani e diretto da Agnese Molinaro, commistione di testi e poesie di autori vari che trattpno di pace e di guerra. La lirica leggera è protagonista, all'Anfiteatro di Mòntalto Dora, domenica alle 15,30: «La danza delle libellule» di Franz Lehar e Carlo Lombardo è il classico proposto dalla 'Nuova Compagnia d' Operetta Massimini. Presentata per la prima volta a Vienna nel 1916,, «La danza delle libellule» ebbepoco successo: ottenne, invece, grande apprezzamento dopo che, nel 1922, il napoletano Lombardo ne riadattò le melodie. Al Regio replica dell'opera tratta dal racconto di Fellini Viaggio all'Est con l'Araldo Living Theater «collettivo» domani al Café Procope

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