Sei aziende alla scoperta di Torino di E. Lau.

Sei aziende alla scoperta di Torino NUOVA IMPRENDITORIA Sei aziende alla scoperta di Torino Il presidente della Regione Enzo Ghigo viaggia su un'auto noleggiata assieme a una «flotta» di altre 179 dalla «Arval Phh», azienda francese sbarcata in Piemonte l'anno scorso. Questa società è fra le 6 che hanno scelto Torino come sede per una filiale, anche sotto la spinta di «Investimenti Torino Piemonte», struttura ideata proprio per attrarre attività imprenditoriali nel capoluogo piemontese. «La scelta di quelle aziende è dettata da criteri di convenienza - spiega il presidente di Itp, Marco Boghone -. Secondo una ricerca dell'istituto "Kpmg", Torino è la città europea con il mighor rapporto costi-benefici legato alla ricerca e allo sviluppo. Un fattore da sfruttare per promuovere il territorio». «Era necessario evidenziare le possibili attrattive per le aziende e comunicare questi aspetti positivi al mondo dell'impresa - dice il direttore di Itp, Paolo Corradini -. E questo abbiamo fatto». Così, nel 2003 sono arrivate «Amc2», società di Bari specializzata nella consulenza aziendale e nella ricerca applicata; «Arval Phh», che ha aperto a Torino la filiale per Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta; «Changan Automotive Group», quarto produttore di auto in Cina e leader nel settore dei piccoli furgoni; «Delta software technology», società tedesca specializzata nella automazione industriale; «Fortis bank», gruppo finanziario belgaolandese con attività puntata al settore imprenditoriale; «Lantec», azienda iraniana di design industriale già partner di «Peugeot» nella costruzione del modello «206». E poi c'è la «Honeywell Bbc Europe», attiva nel settore delle valvole per impianti a gas industriali, rimasta a Torino nonostante una «ristrutturazione» che ha portato a «tagliare» 23 dipendenti su 30 proprio lo scorso anno. «Siamo riusciti a evidenziare le possibilità di finanziamenti previsti dall'Unione europea attraverso la Regione e questo lavoro ha consentito di evitare la "fuga" di quell'azienda». In tutto, le aziende occupano una quarantina di dipendenti, «con prospettive di arrivare a 130-150 spiega Boghone -. Ma è importante il meccanismo di interscambio, la possibilità aperta proprio dalla loro presenza sul territorio». [e. lau.]

Persone citate: Enzo Ghigo, Paolo Corradini