E' il momento di dire forte: sono juventino di Darwin Pastorin
E' il momento di dire forte: sono juventino BIANCONERO E' E' il momento di dire forte: sono juventino Darwin Pastorin NON deve essere la stagione del disincanto, dell'amarezza. Certo, il momento è particolare. Difficile. Collezioniamo sconfitte, uscite di scena, nervosismi striscianti (l'espulsione di Tudor), paghiamo infortunii e partenze, le voci di mercato: ma non è ancora il tempo della rifondazione, del voltare pagina, del passo d'addio. Il 2-0 dell'Olimpico contro la Lazio, nella prima finale di Coppa Italia, è pesante, ma non definitivo. Per il ritomo, speriamo! lippi potrà contare su una formazione non più d'emergenza, rivedremo Del Piero e Trezeguet, Zambrotta e Miccoli. Gente da miracoli possibili. Bartolucci e Palladino, intanto, rappresentano la nostra scommessa sul futuro prossimo venturo. Non dobbiamo, amici bianconeri, sentirci a disagio, in una inattesa, contingente inferiorità psicologica: nei momenti di malinconia rileggiamo la nostra storia, dalle origini ad appena ieri. Lo scudetto è ancora sulla nostra maglia. Lì, in bella mo¬ stra. E mi piace l'orgoglio messo in campo, la forza agonistica, Chimenti che blocca il rigore di Cesai-, Tacchinardi che lotta su ogni zolla, Nedved che corre per dieci, Pessotto che è sempre un esempio di umiltà. No, non mi sento un perdente. Un deluso. Mi unisco ai sostenitori della curva nell'applauso a Marcello Lippi e a questi ragazzi. Ragazzi splendidi che, in due anni e mezzo, hanno permesso alla Juve di confermarsi modello di riferimento non soltanto in Italia. Essere juventini è questo: vivere, con serenità, le fasi di passaggio, di transizione. Guardare al presente con sguardo fiero. Essere juventini è uno srile, un modo di vivere e pensare. Un vanto non soltanto calcistico, ma culturale. Domani, a Udine. Nello stadio che vide le prodezze dei miei amici cari Edinho e Zico, Massimo Mauro (mio compagno d'avventura a Sky) e Franco Causio (il Brasil che illuminò le nostre domeniche del Comunale), Zanone (scuola bianconera) e Paolino Pulici (quanti dolori nei derby!). Forza, vediamo di conquistare il secondo posto.
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