«Volontariato in piazza impariamo a conoscerlo» di Fulvio Lavina

«Volontariato in piazza impariamo a conoscerlo» DOMENICA UNA GIORNATA IN TUTTA LA REGIONE «Volontariato in piazza impariamo a conoscerlo» L'assessore Cotto: «Ci accorgiamo di loro solo nelle emergenze» Una nuova iniziativa coinvolgerà i 62 mila studenti delle superiori Fulvio Lavina TORINO «Ci accorgiamo di loro solo quando abbiamo bisogno, e sempre nell'emergenza; penso alla necessità di una trasfusione di sangue, o di dare assistenza ad un parente anziano. Ma ci sono anche altri momenti della vita di tutti i giorni, le tante associazioni sportive che lavorano con i bambini, un impegno importantissimo. Senza il volontariato, la nostra vita sarebbe molto più complicata». Mariangela Cotto da quattro anni ha la responsabilità dell'assessorato alle Politiche sociali della Regione. E tra le prime iniziative, ha voluto una Giornata dedicata a chi «dona il suo tempo agli altri». Domenica in tutto il Piemonte si svolgerà la quarta edizione di «Volontariato in piazza»: «Un'occasione per farsi conoscere, per far capire che il volontario non è un "alieno" ma uno di noi». In Piemonte sono 1673 le organizzazioni iscritte all'Albo regionale (e il dato non comprende ad esempio le Pro loco o i gruppi alpini), ma si calcola che ce ne siano almeno altre 800 che, pur operando quotidianamente, non sono ufficialmente riconosciute. Sui 1206 comuni piemontesi risulta che in 450 vi è almeno un'associazione di volontariato iscritta; la massima concentrazione è nei capoluoghi di provincia (da un minimo di 21 sodalizi a Verbania ad un massimo di 295 a Torino.) Più difficile dire quanti siano i volontari: «Sicuramente un esercito» se la cava con una battuta l'assessore (ma una stima approssimativa ne calcola 100 mila). La maggior parte è impegnato nel settore della sanità e dei servizi di assistenza, ma negli ultimi armi sono cresciuti i gruppi di protezione civile nati sulle tragi- L'assessore Ma iangela Cotto che esperienze delle alluvioni e del terremoto del 2000. «Il volontariato è sempre una risposta ad ima esigenza, ad un problema irrisolto, anticipa quello che le istituzioni non riescono a fare subito - ricorda Cotto Basti ricordare gli interventi nelle calamità naturali o le attività dei sodalizi di pubblica assistenza». Che cosa fa la Regione per affiancare l'opera delle oltre 1600 associazioni? «Servono aiuti concreti - spiega Cotto -. Abbiamo iniziato una campagna per sensibilizzare le associazioni ad iscriversi al registro regionale, perché dà la possibilità di ottenere contributi, agevolazioni fiscali, convenzioni con enti pubblici. Abbiamo approvato una nuova legge che mette a disposizione altre risorse». La prossima settimana la giunta dovrebbe varare il Consiglio regionale del volontariato, una sorta di parlamentino per discutere le problematiche e dare voce al settore. E poi c'è «Volontariato in piazza» con il suo corollario di iniziative. L'ultima è rivolta ai 62 mila studenti delle superiori; quelli che parteciperanno, tra giugno e agosto, alle iniziative di formazione e orientamento al volontariato nei centri di servizio, potranno fruire di un credito formativo nel loro curriculum scolastico e per la ricerca di lavoro. L'appuntamento di domenica, invece, per la prima volta sarà «a tema». «Abbiamo scelto, di dedicarlo alle associazioni che si occupano di "donazioni" (di sangue, di organi ecc). - spiega l'assessore se fare volontariato significa dare la propria disponibdità, anche la "donazione di sé" - come avviene per queste associazioni, può essere un'occasione per approfondire alcune tematiche, dubbi e richieste specifiche». «Calcoliamo che almeno 800 gruppi non siano iscritti all'Albo: così perdono la possibilità di ottenere agevolazioni» Approvata la legge del settore e presto nascerà il parlamentino delle associazioni L'assessore Mariangela Cotto

Persone citate: Cotto, Mariangela Cotto

Luoghi citati: Piemonte, Torino, Verbania