«Quel ragazzo mi ha violentata»

«Quel ragazzo mi ha violentata» IL GIOVANE E' STATO ARRESTATO, L'EPISODIO SAREBBE ACCADUTO NEL MAGAZZINO DI UN MARKET «Quel ragazzo mi ha violentata» Tunisino respinge l'accusa di una minorenne Silvia (nome di fantasia), 16 anni, studentessa, ha raccontato alla polizia di essere stata violentata da un ragazzo tunisino di 19 anni, che è stato subito arrestato poche ore dopo dagli agenti del commissariato di Barriera Nizza. Ma Adbellaoui Issam, difeso dall'avvocato Basilio Foti, si difende con forza. Ammette «che è vero, il rapporto c'è stato, ma Silvia era del tutto consenziente». Dice che la conosceva, perchè era un'amica della sua fidanzata; precisa che l'altro giorno l'ha vista in piazza Bengasi: «Ci siamo salutati e lei ha accettato di seguirlo nel magazzino di un market, lì ci siamo baciati e le ho chiesto se voleva venire a casa mia, poco distante. Lei ha accettato e abbiamo fatto l'amore». Però Silvia è tornata a casa con i vestiti pieni di sangue e i medici delle Molinette hanno accertato delle lesioni compatibili con la drammatica testimonianza della minorenne: «Mi ha avvicinato con una scusa e mi ha trascinato nel magazzino. Ho urlato, ho chiesto aiuto, ma nessuno mi ha aiutato. Qui mi ha violentata. Sono tornata a casa in bus, ho detto tutto ai miei genitori. Lui non lo avevo mai visto prima. E soprattutto non volevo assolutamente avere un rapporto completo con lui». La polizia di Barriera Nizza, in base agli elementi fomiti dalla studentessa, in stato di choc e ora seguita da una psicologa, ha individuato subito l'extracomunitario, che è un clandestino, e l'ha tratto in arresto con l'accusa di violenza sessuale. Abdellaoui Issam ha un solo precedente per porto abusivo di coltello, i fratelli sono pregiudicati, e vive con la madre in un alloggio di Mirafiori, non troppo distante dal parking sotterraneo dove è avvenuta la prima fase della violenza. Agli agenti ha chiesto solo di potersi cambiare i vestiti che aveva addosso in quel momento. Jeans e maghetta sono stati però immediatamente sequestrati. Corrispondevano alla perfezione al racconto di Silvia. Spiega il dirigente del commissariato. Salvatore Sauna, molto cauto e prudente: «E' ima vicenda dehcata, ancora in parte da ricostruire. Nei prossimi giorni si potranno sapere altri particolari, in grado di chiarire tutti gli aspetti. Di più non posso e non vogho dire». L'avvocato Basilio Foti è convinto dell'innocenza del ragazzo: «Credo che durante l'interro- gatorio si sia comportato con una notevole coerenza. In italiano si esprime bene, ha dato ima serie di spiegazioni convincenti, che escludono tassativamente sia avvenuta una violenza. Ha rivelato dei particolari che non lasciano dubbi al proposito, utilissimi per il seguito dell'inchiesta». Insomma, due versioni diametralmente contrapposte. Perchè Silvia ha continuato a ripetere tenacemente la sua versione, che, per il tunisino, potrebbe valere anni é anni di carcere e un marchio infamante; dall'altra il racconto del diciannovenne clandestino che, al contrario, spiega addirittura di aver accompagnato lui, in bus. Silvia a casa. Si era spaventato per le perdite di sangue e «non voleva lasciarla sola». Dov'è la verità? [m. num.] I retro del magazzino dove sarebbe avvenuta la violenza su una minorenne

Persone citate: Abdellaoui Issam, Adbellaoui Issam, Barriera Nizza, Basilio Foti, Salvatore Sauna