U n tram chiamato sicurezza di Alessandro Mondo

U n tram chiamato sicurezza U n tram chiamato sicurezza Alessandro Mondo TEMPI duri per chi considera i mezzi pubblici come un territorio di caccia privilegiato, popolato da vittime indifese auone per essere disturbate, molestate, aggredite e borseggiate impunemente. A tre mesi dall'avvio della campagna sul fronte della sicurezza, è stato presentato un primo bilancio degli interventi congiunti ad opera dei vigili urbani e degli «assistenti al cliente» del Gruppo Torinese Trasporti (gli excontrollori): 700 mezzi controllati; 197 fermati (35 minori); 118 indagati; 38 arresti; 1.163 passeggeri multati perché non in regola con il biglietto. Ancora troppo poco per cantare vittoria; quanto basta a lanciare un segnale in controtendenza su un problema che affligge chi utilizza ogni giorno tram e bus, per scelta o per necessità. Non a caso, spiegano da Gtt, il risultato più evidente è l'aumento del senso di sicurezza da parte dei passeggeri, sod¬ disfatti dell'iniziativa. Ne conviene Mauro Famigli, comandante della Polizia municipale: «E' un servizio che può contribuire a migliorare la qualità della vita quotidiana». Ma di quali illegalità parliamo? «Fatti salvi i tentativi di aggressione, non così frequenti, il discorso riguarda essenzialmente furti e borseggi». Furti, borseggi e spaccio, con i mezzi pubblici trasformati in un territorio neutrale e relativamente sicuro sul quale si incontrano domanda ed offerta di stupefacenti. Confermato il ricorso ai minorenni, 35 dei quali sono stati fermati nell'ambito dei controlli: la punta di \in iceberg sconosciuto in tutte le sue dimensioni. Come si anticipava, il nuovo servizio decorre da dicembre. I vigili urbani, in divisa o in borghese a seconda dei casi, operano autonomamente o affiancano il personale di Gtt non appena il lavoro di quelli che con termine orrendo vengono definiti «verificatori aziendali» incontra qualche resistenza. Ov¬ viamente si tratta di interventi che - svolgendosi in spazi ristretti e a diretto contatto con il pubblico- presuppongono ima preparazione adeguata: se la divisa serve da deterrente, favorendo la prevenzione, le squadre in borghese possono contare sull'effetto sorpresa. Fondamentale la collaborazione fra vigili urbani e personale Gtt in un'opera che, ricorda il presidente di Gtt Giancarlo Guiati, «contribuisce a migliorare la percezione della sicurezza sul tenitorio». «E' ancora troppo presto per tirare le somme ma di questo passo tram e bus finiranno di essere considerati territorio franco da chi intende delinquere», gli fa eco Davide Gariglio, amministratore delegato del Gruppo. Al di là delle illegalità con la maiuscola, merita considerazione il dato relativo ai passeggeri multati perchè non in regola con il biglietto: 1.163 in tre mesi: un numero che la dice lunga sull'approccio di molti cittadini al mezzo pubbhco.

Persone citate: Davide Gariglio, Giancarlo Guiati, Mauro Famigli