«Polly», l'amore al tempo della colite di Alessandra Levantesi

«Polly», l'amore al tempo della colite PRIME CINEMA SUCCESSO UN PO' TRIVIALE PER STILLER S ANISTON «Polly», l'amore al tempo della colite Alessandra Levantesi UNA volta amore rimava con cuore; ma da qualche tempo, a partire forse dal successo di «Tutti pazzi per Mary», è più facile trovare i sentimenti coniugati agli escrementi. Ne fa prova «...e alla fine arriva Polly», commedia romantica in cui evacuazioni e sommovimenti rumorosi delle viscere intestinali hanno un ruolo centrale. Abbandonato dalla mogliettina per un insegnante di sub il primo giorno di luna di miele, Reuben (Ben Stiller) è disperato, finché a una festa dove lo trascina l'amico Sandy (Philip Seymour Hoffman) non si imbatte in Polly (Jennifer Aniston), sua ex compagna di scuola. A dir la verità la coppia si presenta delle più improbabili: assicuratore abilissimo nel campo risolutivo della valutazione rischi, lui è uno che non si muove senza aver pianificato ogni passo. Di professione cameriera e proprietaria di un furetto cieco, Polly fugge da qualsiasi tipo di impegno o programma; ed è per questo che, pur essendo stata una studentessa brillante, non ha combinato nulla nella vita e vive alla giornata. Impostata la situazione di base, John Hamburg, sceneggiatore e regista, non si da molto da fare a svilupparla e il film approda al prevedibile lieto fine nel più rudimentale dei modi. Come Reuben, che non mangia mai le noccioline al bar perché ha calcolato quante mani sporche le toccano nel corso della giornata, possa essere attratto da una ragazza fricchettona amante dei ristoranti etnici resta un mistero. E che dire di Polly, che al primo appuntamento ha la ventura di scoprire il colitico Reuben (effetto dello speziato cibo mediorientale) arrampicato con le braghe semicalate sul gabinetto di casa sua per, diciamo così, un incidente di percorso? E tuttavia questa scenetta, deprecata da molti, insieme a un'altra in cui il giovane assicuratore si ritrova nella toilette con il suo capo (uno spiritoso Alee Baldwin), è fra i pochi momenti divertenti (sia pur nel genere di una comicità plebea) di un film altrimenti fiacco; ed è di certo (confessiamolo) il motivo del suo buon successo di botteghino. Stiller e Aniston sono interpreti brillanti e adeguati, ma a spiccare nel cast è Hoffman nei panni di un attore sbruffone e fallito che ha avuto un attimo di gloria da bambino. . . E ALLA FINE ARRIVA POLLY di John Hamburg Con Ben Stiller, Jennifer Aniston, Philip Seymour Hoffman, Alee Baldwin USA, 2004 Commedia TORINO, cinema Adua, Ambrosio, Ideal, Medusa, Pathé Lingotto, Reposi; MILANO, Cavour, Colosseo, Odeon; ROMA, Alhambra, Andromeda, Barberini, Eurcine, Giulio Cesare, Gulliver. Jolly, King, Maestoso, Metropolitan, Stardust Villane, Uci Marconi, Warner Moderno, Warner Medici, Cineland, Feronia, Planetdi Roma Jennifer Aniston

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino