Una regata per salvare le balene

Una regata per salvare le balene UN'INIZIATIVA DI GREENPEACE Una regata per salvare le balene La caccia è ripresa in Giappone, Norvegia e Islanda «Altri paesi fanno pressione per eliminare il divieto» E' Giovanni Soldini uno dei testimonial di «Sali the whale», la nuova campagna di Greenpeace per salvare le balene, minacciate dalla caccia indiscriminata da parte di alcune nazioni, in violazione del divieto imposto dalla moratoria intemazionale per la pesca a fini commerciali. L'iniziativa, che sarà presentata domani a Milano, prevede ima serie di manifestazioni che culmineranno il 18 luglio con una regata di protesta, con base nel porto di Meta di Sorrento, luogo in cui si riunirà - per la prima volta in Italia - la Commissione baleniera intemazionale. Sarà ima flottiglia di barche, che si muoveranno lungo il ((bastone» Meta di Sorrento-Napoli-Sorrento, per la quale Greenpeace ha chiamato a raccolta anche Fabrizio Tellarini, campione nei Mini Transat. Non è un'idea nuova, questa della flottiglia di protesta. E' già stata sperimentata per il caso della petrohera Prestige e per i carichi di scorie nucleari dall'Europa al Giappone. Adesso, la mobihtazione è nell'interesse delle balene, la cui esistenza è minacciata da Giappone, Norvegia e dall'estate del 2003 anche dall'Islanda, che oltre a portare avanti «aggressive campagne per revocare il divieto, continuano a cacciare questi animali a fini di lucro». Nel corso dell'ultimo secolo la caccia a fini commerciali ha decimato gran parte delle popolazioni di balene del mondo. «Tra il 1925 e il 1975 si stima che siano stati uccisi in totale più di 1,5 mihoni di esemplari». Da qui, la moratoria sulla caccia ai cetacei a fini commerciali, approvata dall'Intemational Whaling Commission sull'onda delle pressioni della comunità intemazionale. Un'argine che mostra già qualche preoccupante falla e che rischia di franare. «La minaccia di un ritomo su grande scala della caccia a fini di lucro si sta facendo sempre più pressante - spiegano gli attivisti di Greenpeace -. La Norvegia prosegue il suo programma di sfruttamento commerciale delle balene nel Nord dell'Atlantico, sfidando apertamente la moratoria. Il Giappone sostiene di cacciare le balene per scopi scientifici, anche se la carne degli esemplari uccisi è venduta a fini di lucro. Negli ultimi tre anni questi paesi hanno accresciuto le risorse de¬ stinate ai programmi di caccia e stanno attivamente facendo pressione per eliminare il divieto. Dal 2003 adducendo le stesse motivazioni pseudo-scientifiche del Giappone anche l'Islanda è tornata a cacciare». Quella di Greenpeace non è l'unica iniziativa in Italia per difendere le balene. Il 27 marzo salperà da Viareggio, con rotta sull'isola della Giraglia, la «Regata dei cetacei», una prova d'altura che attraverserà il Santuario dei cetacei (il triangolo blu tra la Costa Azzurra, il Principato di Monaco, la costa ligure, quelle della Corsica, della Sardegna e della Toscana) e il cui scopo è quello di raccogliere fondi per finanziare progetti a salvaguardia dei mammiferi marini. Sono attesi velisti di nome come Soldini, Tellarini, Lorenzo Mazza, Gino Ricci. [f. poz.] Una scena di caccia alla balena

Persone citate: Fabrizio Tellarini, Gino Ricci, Giovanni Soldini, Lorenzo Mazza, Soldini