Pinocchietti &. paperine

Pinocchietti &. paperine SOCIETÀ' Pinocchietti &. paperine I EIENA DEL SANTO j Si cambia: quest/anno il guardaroba è tutto da rifare, l'operazione riciclo diventa pura utopia. Del tutto fuori moda i pantaloni cargo - profusione di lacci e zip - che imperversarono la scorsa stagione. In naftalina vanno pure lo stile militare (resta in auge solo la tonalità) e il denim decorato e ricamato a più non posso. Obsoleto al massimo. Nelle boutique, la primavera impone già le nuove regole. C'era da aspettarselo: dopo 1' inverno, ecco che le gambe escono decise allo scoperto e la minigonna, altezza inguinale (mai superare i 30 centimetri), diventa superstar. Nello showroom di via Maria Vittoria 18, Kristina Ti, alias Cristina Tardito all'esordio con una linea di accessori e scarpe, sabot in pizzo, sandali gioiello, infradito ornati da grappoh di perline - la propone in seta stampata con i fiori stilizzati delle aiuole metropolitane, morbida e fluttuante, a evocare sensuali passi di danza. Micro è pure il tailleur tipo Chanci, giacchma avvitata, sottana alta due spanne, orli sovente tagliati al vivo. In zona Crocetta, via Piazzi 16, la boutique Charme - alla costante ricerca di firme emergenti suggerisce quelli in tessuto boucle della canadese Tara Jarmon: a Parigi vanno a ruba, e hanno il pregio di non costare una foiba. L'ultimo grido: indossare quella stessa giacobina in maniera informale, sui jeans. «Il denim torna inaspettatamente in auge, ha l'aria vissuta, stona washed, il pantalone dev'essere largo tipo pigiama Palazzo oppure a sigaretta, banditi i decori - conferma Silvia Prasso, titolare di Papeete in corso Alcide De Gasperi 4 - le t-shirt, corte e stampate, riscoprono le maniche a pipistrello come usava negli Ottanta, mentre gli abiti iperfemminili cedono a qualche eccentricità». Moschino insegna: l'abito «piercing», nero, scollato, tempestato da lucchetti, chiodi e simboh scacciaguai in metallo, testimonial del punk rivisitato, è andato esaurito in un amen. Il trend risplovera poi i pinocchietti, sorpassano di gran lunga i pantaloni classici e piacciono perché fanno tanto Saint Tropez: nel nuovo monomarca di via Amendola 12, la stilista fiorentina Silvia Pepe li propone in più varianti, compresa una versione da cavallerizza, azzurro cielo. L'abbigbamento «easy», strizza l'occhio allo sport. A fare la spesa adesso si va in «pantaloni da rugby, canotto da basket, tute da jogging, bomber da kick boxing» dicono da My Dream, via Carlo Alberto, nel presenta¬ re la nuova collezione Monclair (il marchio dei piumini), profusione di tessuti laminati abbinati al nero rigoroso. Da osare anche col tacco. Grace Kelly e Audrey Hepbum, ecco le muse ispiratrici dello chic di stagione. Al San Carlo Woman Store di via Roma, c'è chi fa man bassa di golfini, perle al posto dei bottoni, maniche sotto il gomito. Li hanno rieditati Dolce&Gabbana, Prada e Chanci nelle tonalità pastello. Uno su tutti: rosa, il colore del 2004 per eccellenza. Lo si vedrà ovunque, accessori compresi. Non è un caso se la «Compilation bag», la borsa culto della primavera targata Fendi, punta sul lUla, finiture in oro, laterali fucsia metallizzato. Vistosa all'ennesima potenza, costa 655 euro. Tra i must, una sorpresa: il foulard. Attorcigliato in testa, al posto della cintura, portato a pareo sui pantaloni, rigirato intorno al collo a mo' di coccarda. Ma il modo più jlamour di indossarlo è di annodaro al polso, come un bracciale. Sconsigliato, invece, legarlo al manico della borsa. In seta stampata, con immagini di Venezia (Prada) oppure cosparso di parole e costellazioni ottenute con un gioco di pixel ingranditi, opera dell'artista francese Pierre Emery Benoit, ex della squadra Louis Vuitton. Staremo tutte con i piedi per terra: è l'anno della ballerina. Piatta piatta. La torinese Sabelt, marchio che calza i piloti di FI, lancia quelle in crosta bucata - bordeaux, arancio, verde e Silver - punta arrotondata e fiocco annodato sul collo del piede (le vende, ad esempio, Olympic). I Tacchi? Ci sono ancora. Iperbolici. Scarpe come opere d'arte, si aggrovigbano intomo alla caviglia, esibiscono tredici centimetri di trampolo. Parola d'ordine: ondeggiare. Come ci vestiremo in questa primavera: ancora minigonne scarpe rasoterra e ritorno del foulard Arrivano le ballerine, o paperine le scarpe dalla comodità assoluta diventano il massimo dello chic Tacco rasoterra, punte arrotondate fibbie e fiocchetti per renderle più femminili In tonalità accese oppure in argento per chi predilige le versioni tedino Borse preziose come gioielli in edizione limitata A Torino piace la «Compilation bag» di Fendi proposta in più versioni La più eccentrica è in tessuto con II logo color lilla laterali In oro e fucsia per accaparrarsene una occorre mettersi in lista d'attesa Tessuto leggero e fluttuante per la minigonna proposta da Kristina Ti, marchio della stilista torinese Cristina Tardito fanno tanto Saint Tropez i «pinocchietti» di Patrizia Pepe, esposti nel monomarca appena aperto in centro città Il tailleur tipo Chanel è un «must» di stagione. La stilista canadese Tara Jermon lo realizza in verde acido e turchese

Luoghi citati: Parigi, Torino, Venezia