I Servizi studiano le date di possibili nuovi attacchi di Guido Ruotolo

I Servizi studiano le date di possibili nuovi attacchi I Servizi studiano le date di possibili nuovi attacchi Guido Ruotolo ROMA Falso allarme bomba, intorno a mezzogiorno, alla stazione della metropolitana di piazza Vittorio, a Roma. Non è il primo, di questi tempi. * Sul posto arrivano gli artificieri, la stazione viene isolata, il borsone segnalato è aperto con cautela. Due ore di fiato sospeso e poi ritomo alla normalità. Stesso allarme ieri mattina a Torino, al palazzo di Giustizia, dove due segnalazioni anonime avevano indicato la presenza di tre ordigni. Siamo già nel dopo Madrid. E' vero: còme diceva il ministro dell'Interno Pisanu nell'intervista alla Stampa, per loro, per gli uomini dell'Antiterrorismo e delle forze dell'ordine è iniziata una nuova stagione di fibrillazione, di sonni inquieti. Sogni che diventano incubi che si confondono con la realtà, che si trasformano in rapporti riservati, informative il cui contenuto, se si fosse rivelato vero, già avrebbe provocato la nostra Madrid. E' accaduto appena domenica scorsa, il giorno delle frenetiche riunioni al Viminale e del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza. Erano stati gli americani a girare ai nostri 007, poche ore prima, una informativa che parlava di un attacco terroristico per domenica a Roma, obiettivi: Montecitorio o palazzo Madama. Incubi e scenari che già hanno prodotto numeri da cerchiare in rosso sul calendario. Sono ipotesi e sospetti che si materializzano e recitano la cabala del terrore. E' l'Il il numero nel cerchietto rosso. L'Il, come a New York e a Madrid. Intanto, l'Il aprile. Pasqua. Era già accaduto, due anni fa che scattasse l'allarme Pasqua. Segnalazioni raccolte dai Servizi parlavano della «colombina». Firenze e Venezia furono individuate come possibili obiettivi di un attacco terroristico. Il ministro dell'Interno dell'epoca, Claudio Scajola, per rassicurare l'opinione pubblica festeggiò con la famiglia la pasqua fiorentina e veneziana. Pisanu, oggi, si limita per il momento a definire alquanto «irritato» per la loro diffusione con «estrema leggerezza» - «voci prive di concreto fondamento le indicazioni di date e circostanze precise». Ma già altri numeri della cabala del terrore sono stati rilanciati ieri pomeriggio da alcune agenzie di stampa: come il 20 marzo, che coincide con il primo anniversario dell'attacco in Iraq. Ma la maledizione ripetuta di Osama bin Laden contro «i crociati», contro la «cristianità», contro Roma, è ancora attuale se è vero che - a dar credito al sito internet «Debka», legato ai servizi israeliani - gli ideologi di Al Qaeda hanno lanciato una «fatwa», un decreto religioso, per dare il via libera all'assalto contro quegli Stati ad alto valore religioso. Prima la Turchia, poi la Spagna, per via di quell'Andalusia un tempo dominazione musulmana. E poi ^eretica» Italia che ospita il Vaticano. Che dire, del resto, della «profezia» di quel leader spirituale che vive a Londra, Omar Bakri, ritenuto un portavoce di Al Qaeda, secondo cui, dopo la Spagna, toccherà all'Italia? E l'Italia come la Spagna per il semplice motivo che sono presenti in Iraq. La preoccupazione che non fa dormire sonni tranquilli è dunque, per ora, anche questione di cabala, se è vero che proprio ieri il segretario generale dell'Interpol, Ronald K. Noble, parlando a Manila a un convegno sul terrorismo, ha affermato, a proposito degli attentati di Madrid: «Nulla è stato lasciato al caso, tutto è stato studiato, anche la data 11 marzo: esattamente 911 giorni dopo l'Il settembre del 2001». Se si rivelasse attendibile questa intuizione da cabala, amplificata da Noble, allora, al di là di Pasqua, un'altra data possibile entra a pieno titolo nel paniere: è 1' 11 giugno. L' 11 giugno, infatti, è vigilia del grande voto per il nuovo Parlamento europeo, così come l'I 1 marzo è stata la vigilia del voto spagnolo, e quindi si vota a Roma come a Londra, Berlino o Parigi. Lo stesso ragionamento dei nostri analisti probabilmente è comune anche agli esperti dell'Antiterrorismo francese o inglese. Di certo, ieri da Parigi e da Londra sono arrivate autorevoli conferme che anche in quei paesi si attende l'offensiva terroristica, «E' vero - spiega laicamente un alto ufficiale del Ros dei carabinieri - dopo Madrid gli elementi oggettivi di valutazione sono aumentati, nel, senso che c'è un rischio maggiore per l'Italia. In assenza di segnalazioni specifiche parlare di date probabili per attacchi terroristici, come Pasqua, per noi non ha molto senso anche se, naturalmente, cerchiamo di intepretare i loro messaggi, la loro simbologia, le loro fatwe». Gli fa eco una voce dell'intelligence: «Il pericolo c'è, l'evento è prevedibile ma, purtroppo, non è prevenibile». Uno dei pochi elementi di conforto in questi ragionamenti da cabala e fatwe - si augura un investigatore - «è che l'Italia è già stata bersaglio dell'offensiva terroristica. A Nassiryia». Si spera possa esser bastato.... Gli 007 dei Quindici lavorano sull'ipotesi dell'11 aprile (Pasqua) o dell'11 giugno, vigilia delle elezioni europee Carabinieri pattugliano Roma Termini Sopra il ministro dell'Interno Pisanu

Persone citate: Claudio Scajola, Noble, Omar Bakri, Osama Bin Laden, Pasqua, Pisanu, Ronald K. Noble