Kaurisnnàki: quanto detesto la modernità di Franco Giubilei

Kaurisnnàki: quanto detesto la modernità IL REGISTAÀ PARMA CON LA BAND DEL SUO ULTIMO FILM Kaurismäki: quanto detesto la modernità Franco Giubilei PARMA Schivo, ironico e soprattutto alfierfi di una cinematografia che mette i perdenti al centro dell'attenzione, Aki'KaurismàM è andato a Parma, ospite della Fondazione Edison e del Teatro delle Briciole^ per un concerto di Marko Haavisto 8- Poutahaukat, la band dell'esercito della salvezzane «L'uomo senza passato», ultimo film del regista finlandese. Con lui, l'attore Markku Peltola. «Siccome per la sede dell'agenzia alimentare europea è stata scelta Parma e non Helsinki esordisce il regista - sono così depresso che non mi sento di rispondere a nessuna domanda». Poi però ammette che sì, qualche idea ce l'ha, per il prossimo film, e forse vedrà la luce l'anno prossimo; ((Per il momento mi accontento di produrre. Che lavoro avrei fatto se non fossi diventato un regista? Ho in tasca quaranta specializzazioni per altrettanti lavori non qualificati, compreso il lavapiatti». Il rapporto con la modernità, che dai film di Kaurismàki esce sempre piuttosto malconcia, è esphcito: «Ho avuto pensieri di suicidio a questo riguardo. Sono caratterialmente un nostalgico che non si ritrova in questi tempi. Non mi piacciono neanche le forme delle' auto moderne, non a caso nei miei film faccio vedere solo modelli di vent ' anni fa. Forse avrei bisogno di cure psichiatriche, un po' come la studentessa che oggi mi ha detto che sarebbe intenzionata a fare la sua tesi di laurea su di me...». Accèndendosi una sigaretta dopo l'altra, enuncia la sua poetica: (di cinema non è necessariamente sparare e córrere veloci in macchina. Una volta mi è stato chiesto di fare l'elenco delle dieci pellicole migliori, involontariamente sono arrivato a 600 e mi sono addormentato. Fra i miei preferiti comunque c'è "Umberto D" di De Sica». Ironico e intransigente, anche quando gli è stata posta la questione della vitalità delle produzioni europee contro i blockbuster d'Oltreoceano: «Come spettatore vado, sempre più indietro nel tempo, in questo periodo sto guardando i film muti, dunque non sono in grado di dare giudizi. Qualche anno fa'però il film belga "Rosetta" mi ha dato qualche speranza». Tre anni fa, sempre a Parma, Kaurismàki aveva detto che non sarebbe tornato in Italia con Berlusconi presidente. Ieri è tornato sull'argomento: «Le mie capacità di previsione non sono buone, in più ho passione per il Parmigiano e ho ceduto alla tentazione». La digressione politica è durata poco, per lasciare spazio ai temi prediletti dal regista: «Coloro che vengono a vedere i miei film sono inevitabilmente degli emarginati, forse per questo si identificano con i protagonisti. Probabilmente ci vedono i loro alter ego». -

Persone citate: Berlusconi, De Sica, Markku Peltola, Marko Haavisto, Umberto D

Luoghi citati: Helsinki, Italia, Parma