«Riconosco quest'uomo, era sul treno» di Gian Antonio Orighi

«Riconosco quest'uomo, era sul treno» UNO DEI TRE ARRESTATI SAREBBE L'AUTORE MATERIALE DELLA STRAGE «Riconosco quest'uomo, era sul treno» Un superstite di Madrid inchioda il marocchino Zougam Gian Antonio Orighi MADRID Preso uno dei terroristi dell'I 1 settembre di Madrid, il marocchino Jamal Zougam. Ed altri due sono attivamente ricercati. Le testimonianze deUe vittime dei «treni della morte», che giovedì scorso hanno assassinato 201 persone, cominciano a dare frutti. Ed emerge anche il collegamento della ecatombe spagnola con quella di Casablanca, occorsa lo scorso 16 maggio, tra i cui 4 obbiettivi c'era anche e non a caso la «Casa de Espana». La firma dei due massacri è la stessa: «Gruppo Islamico di Combattenti Marochini» (Gicm), il braccio di Al Qaeda nel Paese di Mohamed VI. Che Zougam, 30 anni, uno dei tre marocchini arrestati nella nottata di sabato scorso insieme a due indiani naturalizzati spagnoli, fosse sospettato di aver partecipato alla strage lo ha rivelato ieri mattina il quotidiano El Pais. Ma la conferma del ruolo di Zougam è arrivata nel pomeriggio, quando la radio Ser (dello stesso gruppo editoriale del giornale) ha assicurato che uno dei viaggiatori dei quattro treni della morte fatti saltare in aria, quello ,alla stazione di Atocha, l'ha ricónóscììitò dàlie fóto segnaletiche che gh hanno mostrato gh inquirenti. Il sopravvissuto ha precisato di identificare Zougam con assoluta certezza, perché era vicino a lui e si appoggiava alla parete dello stesso vagone ferroviario. Sulla figura del terrorista, intanto emergono nuove piste. Da Mosca, l'agenzia russa Itar Tass aggiunge che l'antiterrorismo spagnolo avrebbe rinvenuto nel domicilio del marocchino dei nastri di videoregistratore con immagini dei terroristi islamici che operano in Daghestan, repubblica autonoma russa che confina con la Cecenia, altro bastione dell'integralismo islamico legato a Bin Laden. Proprio la Cecenia, filtra ancora la Ser, sarebbe il luogo dove avrebbe combattuto anche uno degli altri due arrestati, Mohamed Bekkali e Mohamed Cahoui. E pure che uno dei terroristi dei commando che avrebbero azionato le bombe piazzate dentro gh zainetti (azionati con telefonini) sarebbe morte negli attentati. Potrebbe dunque trattarsi sìa di un kamikaze (fatto che gli inquirenti spagnoli escludono) che di un «incidente sul lavoro» dovuto allo scoppio, prima del previsto, dell'ordigno. «Le ferite sono compatibili con un'esplosione avvenuta sul corpo, ma potrebbero anche indicare che il terrorista portava una cintura esplosiva», ipotizza la radio. Ma c'è di più. L'autore materiale dell'I 1 settembre spagnolo, esponente di spicco dei combattenti islamici in Afghanistan contro l'occupazione russa, era stato addirittura indagato nel 2001 dal gip del Tribunale Nazionale, Baltasar Garzón, per i suoi rapporti con gh attentati alle Torri Gemelle di New York e con la cellula spagnola di Al Qaeda, capeggiata da Imad Eddin Barakat. Il suo domicilio di Madrid venne perquisito su istanza della magistratura di Parigi per i contatti che manteneva in Francia con terroristi islamici, ex combattenti in Afghanistan. Anche per l'antiterTorismo marocchino Zougam era un vecchio conoscente. Da Rabat si è saputo che uno dei responsabili del più grave attentato della storia di Spagna «è rimasto sotto osservazione per mesi, perché sospettato di rapporti con Al Qaeda, ma che non è mai stato incriminato». Ed anche gh altri due compatrioti finiti in manette, Chaoui e Bekkali, sono da tempo sospettati dagli 007 di Mohamed VI e «da prendere molto sul serio». Gh investigatori spagnoli hanno già inviato a Rabat una loro squadra per chiarire i collegamenti dèlia «Cigm» con la mattanza di Casablanca, dove morirono 45 vittime, tra cui il tecnico itahano Luciano Tadiotto, di Oleggio (Novara). Intanto, mentre Madrid è ancora piena di bandiere a mezz'asta, di lacci neri del lutto, e il dolore pare scolpito sulla faccia della gente, il governo di Nuova Delhi ha fatto sapere che i due indiani arrrestati non sarebbero coinvolti direttamente nella ecatombe, ma solo sospettati di aver venduto le schede telefoniche dei cellulari usati come timer. Le perquisizioni a vasto raggio, sia nella capitale che nell' hinterland, devono cercare il classico ago nel pagliaio. A Madrid vivono 400 mila immigrati, la metà dei quali marocchini. La polizia sta setacciando soprattutto il quartiere di Lavapies, vicino alla stazione di Atocha, ove Zougam gestiva un cali-center molto frequentato dagli arabi. Un altro killer sarebbe morto su un convoglio per un «incidente»: la bomba è scoppiata prima del previsto Il Marocco: coni due complici è stato sotto osservazione per alcuni mesi, sono «personaggi da prendere molto sul serio» Dietro gli attentati lo stesso gruppo che attaccò a Casablanca La polizia scientifica spagnola esamina la carcassa del treno saltato a El Pozo 11 settembre 2001 NEW YORK, WASHINGTON, PENNSYLVANIA (USA) 11 marzo 2004 MADRID (SPAGNA) 15 e 20 novembre 2003 ISTANBUL (TURCHIA) 19 agosto 2003 BAGHDAD (IRAQ) 12 novembre 2003 NASSIRIYA(IRAQ) I GRANDI ATTACCHI DOPO L'11 SETTEMBRE Mi* 18 mòrti 1 morto ZOZrriórti