SERVE DEL CALZINO di Giovanna Zucconi

SERVE DEL CALZINO DAL SESSO ALLE COLF: L'OCCIDENTE HA BISOGNO DI SCHIAVE SERVE DEL CALZINO Giovanna Zucconi CHI affida i figli a una tata straniera è immorale tanto quanto chi va con una prostituta. Filippine ai giardinetti o nigeriane sul bordo della camionabile, cambia poco: sempre di amore a pagamento si tratta, sempre di una compravendita così intima e svilente da sfiorare lo schiavismo. Questa è la prima sberla. La seconda sberla è quest'altra: le donne occidentali, femministe incluse, possono permettersi l'emancipazione solo ai danni di altre donne che si occupano delle loro case e dei loro figli, spesso rinunciando ai propri. Il micidiale uno-due arriva da un'antologia di saggi curata da Barbara Ehrenreich e Arlie Russell Hochschild. Barbara Ehrenrcich è la giornalista d'inchiesta che si travestì da commessa e cameriera di fast food, e dimostrò quanto è duro essere poveri nel paese più ricco del mondo. Arlie Russell Hochschild ha scritto .nvece un libro-denuncia su quanto tuttora le donne sgobbino in casa più degli uomini, anche se fuori casa lavorano almeno quanto loro. Insieme, unendo le rispettive competenze e combattività, hanno raccolto sotto il titolo Danne globali. Tate, colf e badanti (.Feltrinelli) una quindicina di scritti di autori vari, alcuni di straziante efficacia, altri in un insopportabile sociologhese. Ma gli uni e gli altri dimostrano a perfezione la variante più aggiornata del teorema del calzino. Il teorema del calzino dice che metà dell'umanità può lasciare i calzini sporchi sul pavimento perché sa che tanto l'altra metà li raccoglie lava stira piega e mette nel cassetto. C'è chi viene accudito e chi accudisce, chi produce e chi ricambia con l'abnegazione: tradizionalmente sono, nell'ordine, gli uomini e le donne. Adesso però anche il teorema del calzino si è globalizzato. C'è dunque una metà «maschile» del mondo, la più ricca e produttiva, composta da uomini e donne che lasciano ad altri (altre) tutto l'accudimento, pannolini e pannoloni, i pavimenti da lavare, l'immondizia da portare giù. E c'è una metà «femminile» (quasi tutte donne, in effetti: mai nella storia dell'umanità le donne si sono spostate così tanto) che viene dai paesi poveri per occuparsi dei calzini altrui, e che abbandona i figli propri per curare quelli degli altri. La metafora è agghiacciante: il terzo mondo è la «moglie» del primo, pensa ad allevare i bambini, accudire i vecchi, soddisfare le voglie sessuali. In questo senso, prostituzione e assunzione con regolari contributi di una badante sono abusi che si equivalgono: dopo aver drenato materie prime, l'imperialismo evoluto risucchia ora dal terzo mondo quella merce che chiamiamo amore. E così, uomini e donne d'occidente discettano sulla parità fra i sessi mentre sfruttano insieme la loro «moglie» globale. Dimostrando per paradosso una tesi alquanto antiquata: che la differenza di classe conta più di quella di genere.

Persone citate: Arlie Russell Hochschild, Barbara Ehrenreich, Danne, Russell Hochschild

Luoghi citati: Filippine