Agrumi a tracciabilità garantita

Agrumi a tracciabilità garantita I PRIMI SARANNO PROROTTI IN CALABRIA CON UN PROGETTO DELL'UNAGRO Agrumi a tracciabilità garantita Controlli sulla filiera per assicurare la qualità ai consumatori Gianni Stornello Il concetto di tracciabilità per gli agroalimentari si va sempre più estendendo. I produttori di vino sono stati fra i primi ad adottarlo con la doc, la denominazione di origine controllata, che ne è l'antesignana. A seguire la bistecca, alcune varietà di frutta, i formaggi. Ora tocca agh agrumi. «Voghamo garantire tracciabilità, qualità e identità alla libera produttiva degh agrumi - dichiara Roberto Rossi, presidente dell'Unagro, l'Unione nazionale di organizzazioni di produttori ortofrutticoli e agrumari - che rappresenta un settore strategico per l'economia del Mezzogiorno, garantendo cosi anche maggiore trasparenza ai consumatori». Su questo tema si terrà domani a Reggio Calabria un convegno, per «confrontarci pubbhcamente con istituzioni e operatori». L'Unagro, infatti, è interlocutore di enti e istituzioni come l'Unione europea. il ministero dell'Agricoltura, l'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e le Regioni, con le quab collabora all'elaborazione delle linee guida per lo sviluppo delle pohtiche del settore a tutti i liveUi della fihera. In Italia la produzione di agrumi ammonta a 2 milioni di tonnellate, di cui un buon 50 per cento - 600 mila tonnellate di arance, 110 mila tra clementine e mandarini, 300 mila di limoni, 3 mila di pompelmi - è avviato alla trasformazione. Le regioni produttrici, oltre alla Calabria, sono Basilicata, Campania, Lazio, Sardegna, Sicilia, Puglia ma come sede del convegno è stata scelta Reggio Calabria perché le 24 organizzazioni di produttori che hanno aderito all'Unione, a soli nove mesi dalla sua costituzione, sono in maggioranza calabresi. «Quindi - spiega Rossi - ci è sembrato naturale incontrarci lì par la prima volta. Senza dimenticare la storica vocazione della Calabria per la produzione degh agrumi destinati alla trasformazione industriale». L'azione dell'Unagro seguirà due binari: rappresentare, sostenere e promuovere l'esistente ma anche sviluppare l'associazionismo e la cooperazione. «Particolare attenzione - sottolinea Rossi - va riservata al rafforzamento delle maghe deboh del percorso di produzione e di trasformazione, con l'intento di sostenerle fino al raggiungimento di una forma economica stabile all'interno della fihera, così da creare, in un rapporto estremamente sinergico, condizioni ideali di vita e sviluppo a ognuna delle sue componenti». Unagro ritiene che la tracciabilità sia uno strumento fondamentale per la sicurezza alimentare: conoscere il percorso di un prodotto facilita l'individuazione dei possibili problemi e valorizza le produzioni locah, offrendo loro la giusta identità, che a sua volta è legata al territorio, al produttore, alle tecniche utilizzate e ai processi di trasformazione.

Persone citate: Gianni Stornello, Roberto Rossi, Rossi