Cinque balordi e una vecchietta

Cinque balordi e una vecchietta L'ATTORE PROTAGONISTA DEL REMAKE DI «LA SIGNORA OMICIDI» CON GUINNESS Cinque balordi e una vecchietta Tom Hanks nel nuovo film dei fratelli Coen Lorenzo Sona LOS ANGELES Cinque uomini che fanno impressione più per la loro inettitudine che per i loro intenti criminali usano la fiducia, e l'ospitalità, di una vecchietta per condurre una rapina. Tutto va bene, nel senso che per qualche miracolosa ragione riescono a impossessarsi del bottino. Ma non hanno fatto i conti con la nostra indomita vecchietta, che scopre per caso le loro malefatte. Bisogna ucciderla. Per cinque criminali incalliti come i nostri sohti ignoti imo scherzo da niente. Ma alla fine l'unica a sopravvivere è lei. Se per quacuno questa storia ha un senso di dejà vu c'è una buona ragione ed è che si tratta della trama di «La signora omicidi», film con Alee Guinness del 1955. E del 2004, perché nella disperata ricerca di trovare materiale per produrre nuovi film anche questo è stato soggetto a un' operazione di riciclaggio. Ma si tratta di un remake di lusso, se così si può dire, prodotto e diretto da Joel e Ethan Coen, i due fratelli del Minnesota che ci hanno dato «Fargo» e «Il Grande Lebowski». C'è anche Tom Hanks nella parte del protagonista, del professor Goldthwait Higginson Dorr m, Ph.D, un uomo dal linguaggio molto fiorito che indossa mantelle color crema e strani farfallini. . Ma ecco, arriva Tom Hanks, al suo primo film con i due leggendari fratelli Coen. E al suo primo film dopo avere interpretato la parte di un inetto agente del FBI in ((Ac¬ chiappami se puoi», roba da chiedersi se il divo che più di tutti è arrivato ad impersonificare l'americano onesto, ottimista e un po' ingenuo abbia preso gusto a fare la parte del tonto. Allora, che cosa abbiamo di fronte? Il desiderio di darsi una nuova immagine? Un ritomo alla commedia? «Non ho piani a lungo termine. Con la commedia sono nato e lungo la strada mi è venuta la voglia di fare altro. Adesso mi è arrivata questa possibilità di un film che, è vero, è già stato fatto e la mia prima risposta è stata : perché andare a ritoccare un film che, nel suo genere, era perfetto? Ma questo non è il sohto remake. Intanto ho avuto l'opportunità di lavorare con Joel e Ethan Coen, i quali sono assolutamente uguali e non so mai con quale dei due «to parlando. E poi, ambientandolo nel Sud degli Usa, il film ha acquisito un sapore nuovo e più fresco, che spero darà al pubblico un qualcosa che gli farà venire la voglia di andare al cinema. Ma io non ho cambiato corso, il mio criterio principale resta quello di fare solo quei film che io avrei voglia di vedere come spettatore». Non pensa mai, come tanti suoi colleghi, di fare teatro? «Ci penso spesso, ma ho quatto figli da tirare su. Non posso dire arrivederci a tutti, me ne vado cinque mesi a Londra. Più avanti, ne riparleremo». E parlando di suoi colleghi, cosa pensa di Mei Gibson e della sua Passione? «Non ha finito per fare un remake anche lui? Non ho visto il film e quindi non intendo commentare, ma certo Mei gh ha dato un taglio originale. E la controversia sembra averlo aiutato». Che cosa la attende? «Ho girato "Terminal", diretto Steven Spielberg. Poi sarà la volta di "Pelar Express", un film generato interamente col computer. "Toy Story IH"? Non so bene quando saremo pronti a partire. Ma il film è limaste ingarbugliato nella disputa tra la Disney e la Pixar». Con «La signora omicidi» andrà per la prima volta a Cannes... «In effetti, non ci sono mai stato e la prospettiva, devo ammettere, mi eccita e mi crea anche un po' di ansietà. Se cresci nella cultura dello spettacolo, Cannes è un luogo speciale, leggendario. Adesso, tra le opportunità offertemi dal film dei fratelh Coen c'è anche questa e ne sono molto fehee», Tom Hanks protagonista di «Ladykillers» dei fratelli Coen

Luoghi citati: Cannes, Londra, Los Angeles, Minnesota, Usa