La protesta degli spagnoli Il governo fa marcia indietro

La protesta degli spagnoli Il governo fa marcia indietro DOPO UN GIORNO DI CONFERME E SMENTITE La protesta degli spagnoli Il governo fa marcia indietro Manifestazioni in molte città: nella notte a Madrid si sono radunate cinquemila persone, mille a Barcellona. A Pamplona un agente uccide un simpatizzante dell'Età che non voleva esporre il nastro del lutto Gian Antonio Orighi MADRID «Le do la mia parola d'onore che non so più di quello che conoscono tutti i cittadini. Ho la convinzione morale che i terroristi baschi dell'Età siano i responsabili dell'attentato». Ieri mattina, nel «Ground Zero» di Madrid, la gente leggeva avidamente le dichiarazioni che il candidato popolare Mariano Rajoy, ex ministro degli Interni, aveva rilasciato al quotidiano liberal «El Mundo». Ma in serata lo stesso Rajoy era assediato da cinquemila persone che gli urlavano: «Chi è stato, chi è stato? Bugiardi». E oltre che nella capitale, anche a Barcellona (mille manifestanti), Siviglia, Valladolid, Gijon e altri centri la sinistra organizzava rumorosi concerti percuotendo casseruole. Manifestazioni che Rajoy in un violento discorso in televisione ha definito «illegali» e «antidemocratiche». Scontri e tensioni, con feriti, esplo¬ dono in serata a Bilbao e a Viteria, nel Paese basco spagnolo, in seguito alla morte di un negoziante simpatizzante dell'Età, ucciso da un poliziotto a Pamplona, in Navarra, perché rifiutava di esporre i segni del lutto sul negozio. La giornata, quella precedente al voto per le legislative di oggi, è stata piena di colpi di scena clamorosi. A Madridigiomalicittadininonmettevano in risalto, in prima pagina (quelli di Barcellona, «La Vanguardia» ed «El Periodico» sì), quello che ormai era un più che fondato sospetto: c'è Al Qaida dietro l'I 1 Settembre spagnolo. La versione governativa teneva banco: aperte tutte le piste, ma la privilegiata era quella dei terroristi baschi dell'Età. Intanto le tv trasmettevano il bollettino di guerra del giorno: già 200 i morti, 266 ancora in ospedale, 17 ancora in fin di vita. Poco prima dei tg delle 15, il ministro portavoce Eduardo Zapla- na. Dopo aver ringraziato i mihoni di persone che hanno sfilato contro la ecatombe, lo speaker del premier popolare José Maria Aznar ha dichiarato sicuro: «Alcuni sembra che vogliano scartare l'ipotesi che possa essere la banda criminale ed assassina Età, come tutto indica finché non si dimostra il contrario». E alla Moncloa, il Palazzo Chigi della martoriata capitale, il ministro degh Interni Angel Acebes, dice: «Si continua a lavorare sulle piste delle indagini. Età ed il terrorismo islamico. Ma la linea prioritaria è quella dell'Età». Poco dopo le 16 è arrivata la prima rivelazione che ha fatto sobbalzare la Spagna. La Radio Ser, la prima commerciale del Paese, di proprietà del gruppo editoriale «Prisa» (che stampa U filo-socialista «El Pais»), sparava: «Il "Cni", il principale servizio segreto spagnolo, crede che gh attentati di giovedì scorso siano opera del terrorismo islamico. E la certezza degh 007 è del 990Zo». Della stessa convinzione, sosteneva la emittente, si indirizza anche l'antiterrorismo di Polizia di Stato e Guardia Civil. Altro sobbalzo. Lo stesso Jorge Dezcallar, ex diplomatico che dirige il «Cni», smentisce la «Sen): «Non sono vere le dichiarazioni di poco fa della radio. Non ha senso che da parte nostra si privegi una pista piuttosto che un'altra». Tutto finito? Macché! Il leader comunista Gaspar Uamazares, ha addirittura denunciato: «C'è un colpo di Stato nella informazione del govemo perché continua a proporre ossessivamente la versione secondo cui gh attentati sono stati fatti dall'Età». Poco dopo è cominciato l'assedio (già denunciato alla magistratura perché in periodo elettorale) della sede centrale di Rajoy, nella madrilena calle Genova. Tremila persone, giovani e no war. Convocati (come poi nel resto del Paese) via «sms». «Voghamo sapere la verità prima di votare», scandivano i protestatari. Ma c'è di più: il dirigente socialista Alfredo Perez Rubalcaba gettava benzina sul fuoco: «I cittadini reclamano informazione sulla barbarie: voghono sicurezza e gliela dobbiamo dare». Erano poche le luci accese, in serata, nella sede popolare. Qualche dimostrante giura di aver visto, die¬ tro una di esse, Rajoy. Mentre la protesta montava con le rumorosissime casseruole, è ritornato fuori Acebes in tv. E il govemo questa volta è costretto ad una clamorosa marcia indietro: «Fermati 5 terroristi, tre marocchini e due indiani nazionalizzati spagnoli». È nella notte Acebes in persona annuncia la rivendicazione di Al Qaeda. Il terrore ha gelato tutta Europa. E oggi è la «bora de la verdad» deUe urne. itati di Madrid sono Ì911 giorni dopo gli attacchi dell'11 settembre 2C Una singolare colncidema riportata dalla Cnn. che ha sottolineato come le cifre della data degli attacchi alle Torri Gemelle, 9-11, siano le stesse che contano i giorni dì distanza M terroristici Un manifesto imbrattato del candidato alla successione di Aznar, Mariano Rajoy