La rivendicazione: colpito il cuore dei crociati di Paolo Mastrolilli

La rivendicazione: colpito il cuore dei crociati L'AVVERTIMENTO AD AZNAR: «NON AVEVI CAPITO LA LEZIONE DI NASSIRIYA» La rivendicazione: colpito il cuore dei crociati In ottobre la prima minaccia di Al Qaeda: vendetta per Tiraci Paolo Mastrolilli NEW YORK Se la rivendicazione di al Qaeda ricevuta dal giornale londinese alQuds ai-Arabi verrà confermata, gli attentali di Madrid realizzano le minacce lanciate nell'ottobre scorso da Osama bin Laden contro l'Europa. E questo significa che anche l'Italia è sotto tiro, sia perché era citata assieme alla Spagna tra gh obiettivi, sia perché la nuova lettera accenna all'attacco di Nassiriya. D testo definisce gh attentati di ieri come «Operazione treni della morte» ed è firmato dalle Brigate Abu Hafs al-Masri, che avevano già rivendicato con lo stesso metodo l'assalto di agosto contro il quartier generale dell'Onu a Baghdad, e le bombe esplose a novembre in due sinagoghe della Turchia. La lettera è stata recapitata al giornale in lingua araba al-Quds ai-Arabi, basalo a Londra, che in passato aveva già ricevuto queste comunicazioni di al Qaeda giudicate attendibili. Il documento comincia così: «Siamo riusciti ad infiltrare il cuore dei crociati in Europa, e colpire una delle basi della loro alleanza. Non ci sentiamo rattristati per i cosiddetti civili. Va bene per voi uccidere i nostri bambini, le nostre donne, anziani e giovani in Afghanistan, Iraq, Palestina e Kashmir, ed è vietato per noi uccidere i vostri?». Segue un chiaro riferimento al molo della Spagna nella crisi irachena, che viene allargato a tutti i paesi membri della coalizione tramite una minaccia diretta anche all'Italia: «Aznar, dov'è l'America? Chi vi proteggerà - Gran Bretagna, Giappone, Italia e gh altri - da noi? Quando abbiamo attaccalo i militari italiani a Nassiriya, e abbiamo mandalo a le (Aznar) e agh agenti dell'America un ultimatum a ritirarvi dall'alleanza anti-islamica, non avete capito il messaggio. Adesso lo abbiamo reso chiaro e speriamo che questa volta capirete». La rivendicazione, che annuncia anche un nuovo attentato negh Usa, ((pronto al 90 per cento» e chiamalo «Ah di morte nera», non è slata ancora autenticata dagh investigatori e il governo di Madrid non ha chiuso ufficialmente la pista basca. Però lo slesso ministro degh Interni spagnolo Angel Acebes ha accreditalo l'ipotesi islamica, rivelando che la polizia locale ha trovato un camioncino abbandonato con dentro sette detonatori e una cassetta con la registrazione di verset¬ ti del Corano. Se la strage di ieri verrà dawero attribuita ad al Qaeda, l'organizzazione di Bin Laden è riuscita a mettere in pratica le minacce del suo capo, che aveva promesso di colpire l'Europa nel messaggio trasmesso il 18 ottobre scorso dalla televisione araba Al-Jazeera. In quella registrazione, Osama aveva descritto la guerra in Iraq come un'offensiva imperialistica scatenata per il petrolio e la difesa degh interessi degh ebrei. Quindi aveva lanciato questo avvertimen¬ to: «Gh ingiusti sappiano che noi ci riserviamo il diritto di rispondere, nei luoghi e nei tempi appropriati, a tutti gh Stati che hanno preso parte a questo conflitto, in particolare Gran Bretagna, Spagna, Australia, Polonia, Giappone ed Italia. I paesi del mondo islamico che stanno prendendo parte alla guerra, soprattutto quelli del Golfo come il Kuwait, non saranno esclusi dalla rappresaglia». Non era la prima volta che Bin Laden puntava l'attenzione su Roma, perché già nel 2002 l'aveva minacciata in relazione all'Afghanistan: «Come ci state assassinando, così lo sarete anche voi, e come ci bombardate, così lo sarete anche voi», disse il capo di al Qaeda, citando espressamente Italia, Gran Bretagna, Francia, Canada, Germania e Australia. Nassiriya era già parte di questa vendetta. Ma, visto quello che è successo in Spagna, ogni Paese citato deve considerarsi nel mirino di al Qaeda. Dopo il messaggio di ottobre, Qsama era tornato a parlare il 4 gennaio scorso, in seguito alla cattura di Saddam a cui aveva accennato. Bin Laden aveva definito l'occupazione dell'Iraq come il primo passo della coalizione occidentale per conquistare tutto il Golfo Persico e il Medio Oriente, comprese le città sacre di La Mecca e Medina, e quindi aveva sollecitato tutti i musulmani ad unirsi alla guerra santa, anche contro gh Stati arabi giudicati collaboratori di Washington, come l'Egitto e l'Arabia. Poi, il 24 febbraio scorso, era tornato a parlare il vice di Osama, Ayman alZawahri, con due messaggi, uno inviato ad alJazeera e l'altro alla tv al-Arabiya. Nel primo aveva sfidato il presidente Bush ad alzare le difese, promettendo altri attacchi come quelli dell'I 1 settembre, e nel secondo aveva minacciato la Francia per la decisione di vietare il velo nelle scuole. Solo martedì scorso, parlando alla Commissione Forze Annate del Senato americano, il capo della Cia George Tenet aveva valutato cosìil pericolo: «Attacchi catastrofici come quelli dell'11 settembre rimangono alla portata di al Qaeda. I complotti vengono preparati all' estero, ma puntano al territorio americano e dei nostri alleati. Nonostante al Qaeda sia stata indebolita, altri gruppi sono diventati portatori della minaccia, che resterà anche se l'organizzazione di Bin Laden dovesse uscire dal quadro». «E' pronto al 90 per cento un nuovo devastante attacco contro l'America: si chiamerà Ali di morte nera» Jiàl»|iì«ÉWii1ifì'-'"rrr"-; '^-V- «t Osama bin Laden: il «principe del terrore» rivendica il massacro