Massacro in tre stazioni : 192 morti di Gian Antonio Orighi

Massacro in tre stazioni : 192 morti DIECI ORDIGNI SEMINANO ILTERRORE SUI CONVOGLI DEI PENDOLARI A MADRID Massacro in tre stazioni : 192 morti I governo pensava all'Età, poi Al Qaeda ha rivendicato Gian Antonio Orighi MADRID É stato l'il Settembre di Madrid. I terroristi, con 13 pacchi bomba collocati su 4 treni di pendolari diretti verso la capitale (secondo la Radio privata Cadena Ser a bordo di uno dei convogli c'era un kamikaze), hanno provocato ieri la più terribile strage della storia della Spagna. Il bilancio, ancora provvisorio, lascia sgomenti: almeno 192 morti e 1421 feriti. Il Paese, che pure ha alle spalle il terribile bilancio di 817 vittime degli attentati dei terroristi baschi dell'Età dal 1958, è sotto choc. Tre stazioni ferroviarie, quella centralissima di Atocha e quelle periferiche di Santa Eugenia, Tellez, e Tio Raimundo, sembrano bombardate. I treni sventrati. Il ministero de;li Interni ha subito accusato 'Età. Ma in serata una lettera di Al Qaeda sul aito in gisse dei giornale «Al-Quds» (già utilizzato in passato per altre rivendicazioni) si è attruibuita esplicitamente gli attentati. «La squadra della morte è riuscita a penetrare nelle profondità dell'Europa crociata e a colpire uno dei pilastri della alleanza crociata, la Spagna, con un colpo doloroso - dice la lettera firmata da «brigate Abu Hafs al-Masri-Al Qaeda». La serie di attentati spagnoli viene definita come «operazione Treni della Morte» e si cita anche l'attentato di martedì scorso a una loggia massonica a Istanbul: «In un'altra operazione la squadra "soldati di Gerusalemme" ha colpito la loggia massonica ebraica di Istanbul». In un passaggio, rivolgendosi al primo ministro spagnolo Aznar, gli autori del testo chiedono ^«Aznar, dov'è 1' America? Chi vi proteggerà. Gran Bretagna, Giappone, Italia e gli altri, da noi?». «Quando abbiamo attaccato i militari italiani a Nassiriya - prosegue il testo - e abbiamo mandato a te (Aznar, ndr) e agli agenti dell'America un ultimatum a ritirarvi dall'alleanza anti-islamica, non avete capito il messaggio. Adesso lo abbiamo reso chiaro e speriamo che questa volta capirete». Le stragi, affermano gli autori, «fanno parte di un regolamento di vecchi conti con la Spagna, la crociata, e l'alleato dell'America nella guerra contro l'Islam». E Al Qaeda annuncia un grande attacco contro gli Stati Uniti, che sarebbe pronto «al 90 per cento»: «Portiamo ai musulmani del mondo la buona notizia che l'atteso attacco "Ali di Morte Nera" contro l'America è attualmente nella fase finale e, a Dio piacendo, vicina». Secondo esperti del terrorismo la rivendicazione per le carateristiche del linguaggio utilizzato appare «credibile». E a rafforzarala si è aggiunto un altro elemento: poco prima che giungesse il messaggio era stato ritrovato un furgone a 30 km da Madrid, con sette timer e un nastro in arabo. L'inferno è scoppiato alle 7, 35. Dieci terribili minuti di orrore. Con 13 bombe, di cui tre disinnescate dalla polizia dopo la strage. Le notizie di radio e tv hanno gelato i 3 milioni di abitanti della capitale. Perchè i morti aumentavano con il passare del tempo. La metropoli è piombata nel caos, mentre i cellulari diventavano inutiliz- zabili. La polizia ha subito circondato la stazione di Atocha. E le prime immagini hanno mostrato un treno proveniente da sud-est, da Alcalà de Henares, squarciato in 5 punti. Sul selciato, sventrate, decapitate, fatte a pezzi, decine di vittime. Donne, uomini, anziani. Moltissimi i giovani che venivano in città a lavorare o a studiare. Poi, con un tragico crescendo, sono arrivate le altre immagini da Santa Eugenia e e Tio Raimundo. E la tragedia ha cominciato ad assumere i contomi del massacro. Le radio e le televisioni hanno iniziato a lanciare appelli urgenti per il sangue, mentre la città piombav . nel caos. Tutti si sono radunati davanti alle tv, in silenzio. I sopravvissuti raccontavano di forti esplosioni, di vagoni saltati per aria. I morti (undici sono spirati dopo essere stati ricoverati all'ospedale) provengono tutti dalle zone operaie e più povere della capitale, sono lavoratori che non hanno i soldiper utihzzare l'auto. Il bollettino di guerra, ancora provvisorio, parla di 67 morti a Tio Raimundo, 64 in Téllez, 34 ad Atocha, 16 in Santa Eugenia. La tragedia sio deline¬ ava nelle sue dimensioni mentre la protezione civile, le ambulanze, facevano la spola verso gh ospedali da campo allestiti in tutta fretta vicino ai luoghi degh attentati. Migliaia di persone cercavano affannosamente i parenti che erano saliti sui treni dei pendolari: ogni giorno sono circa novecentomila. Il governo popolare di Aznar si è riunito alle 11 per un gabinetto di crisi. Mentre tutti i partiti sospendevano la campagna elettorale per le politiche di domenica prossima, che doveva concludersi oggi alle 24. Il ministro degh Interni Angel Acebes è comparso subito in tv. Un intervento di 10 minuti. «Non c'è dubbio che l'Età è la responsabile. I terroristi sono riusciti stavolta a colpire un obbiettivo che già avevano cercato la vigilia di Natale qnando, sempre con zainetti bomba, volevano far saltare 2 treni nella stazione ferroviaria di Chamartin», ha affennato òon risolutezza. Poco prima, 1' ex portavoce di «Batasuna», l'ala pohtica dell' Età fuori legge dal 2002, respingeva l'ipotesi che gh attentati fossero opera dei terroristi baschi.: «Le bombe sono opera di settori della resistenza araba, sia per la caratteristica deUe esplosioni, simultanee, sia perchè sono scoppiate senza preavviso. E 1' Età, in tutta la sua storia, sempre ha avvisato prima di portare a termine le sue azioni». Mentre il governo dichiarava 3 giorni di lutto ufficiale, la città è rimasta per ore nel caos. Le bandiere sono state subito abbrunate. La capitale, a tarda sera, era ancora deserta. Il sindaco Alberto Ruix Gallardón ha cercato di infondere coraggio ai madrileni, ma molti sono rimasti chiusi in casa. E oggi alle 19 tutta la Spagna, ancora sotto choc, scende in jiazza dietro lo striscione «Con e vittime, per la Costituzione per la sconfitta del terrorismo». Nello striscione mancherà qualsiasi riferimento all'Età: un fatto che rafforza l'ipotesi di Al Qaeda come responsabile. Più di 1400 feriti a causa di 10 bombe fatte esplodere con un timer sui convogli che trasportavano pendolari e studenti La Spagna sotto choc alla vigilia del voto Sospesa la campagna elettorale, oggi marce contro il terrorismo ti ministro degli Interni'" in tv aveva accusato esplicitamente gli indipendentisti baschi Il braccio politico dell'Età ribatte: «Sono gli arabi» Nella tarda serata viene ritrovato un furgone con timer e cassette sul Corano Poi la rivendicazione con un fax a Londra STAZ ONE DI ATOCHA Ore 7.39 RETIRa i 7 bombe collocate a bordo di due treni S esplodono | nella stazione di Atocha Stazione ^ «ATOCHA Ac'UDAn: \ . \^ Nella stessa stazione, h ad appena 500 metri, | nel binario numero 2, 3 ordigni esplodono I sul treno 21431, partito alle 7.00 da Alcalà de Henares ^ e diretto ad Alcobendas * (Nord di Madrid). fili! ^1 \ STAZIONE DI SANTA EUGENIA Il treno numero 17305, partito da Guadalajara alle 6.45 e diretto|lla stazione madrilena di Chamartin, viene sventrato da 4 esplosioni poco prima di raggiungere Atocha, all'altezza di calle de Téllez. Una bomba eraCstata piazzata nel primo 75 vagonexiel convoglicele altre tre nell'ultinip. Ore7.42 Esplosione nella stazione di Santa Eugenia, nella zona Sud della cac ''^^ La deflagrazione colpisce il treno numfero 21713, partito da Alcalà de Henares e diretto nella ■ftazione madrilena di Principe Pio. A R^ ANZI/E LA Oltre 60 morti mmmmmmm'^ STAZIONE DI MADRID EL POZO FALOMERASlBAJÀ ;/ : x,j -i \i CALIE PUERT0 DE BALBARAN G.V. \ 1 mmmmm Alla stazione di El Pozo delTioRaimundo, un quartiere nel Sud di Madrid,',] è fermo il treno numero 21435, ! partito alle 7.10 da Alcalà de Henares e diretto ad Alcobendas: 2 le esplosioni. Stazione', di SANTA EUGENIA LA MAPPA DELL'ORRORE zcEm Le prime cure a un ferito in uno degli attentati a Madrid

Persone citate: Abu Hafs, Alberto Ruix, Angel Acebes, Aznar, Donne, Principe Pio