Meritato per la Tubosider

Meritato per la Tubosider A Mtt Meritato per la Tubosider Giovanni Capponi Si è ripetuta la storia dell'anno scorso, la "fame" di chi non ha mai vinto nuba, o poco, ha prevalso su una squadra appagata per aver vinto troppo. Così il Ferrerò Caudera Ciriacese ha ceduto un' altra volta il titolo itabano delle bocce aba Tubosider Asti, che non soltanto ha giocato molto bene, ma ha gettato in campo come carta decisiva nella doppia finale di Loano un entusiasmo e uno slancio raro a vedersi. Dal 1997 - anno del primo scudetto - al 2004, un intervallo abbastanza lungo durante il quale gli astigiani hanno pazientemente tessuto la loro tela per costruire una formazione in grado di puntare al primato. Il mo- mento deba rivincita è finalmente arrivato per lo sponsor Paolo Ruscaba e per il Ds Delfino Novara, che ha saputo egregiamente guidare il suo gruppo. Decisivi sono stati gb acquisti neU'ultima stagione, il primatista del mondo di tiro progressivo Marco Ziraldo, del giovane chierese Massimo Griva e del torinese Domenico Mometto, che nell'incontro di domenica ha inflitto a Carlo Babàbene una sconfitta per cappotto (13-0) che è servita, insieme con il successo di Piero Amerio su Massimo Borea (13-6) che ha chiuso la contesa, ad assicurare anzitempo la vittoria finale. Neba compagine astigiana meritano tutti un grande elogio, dal capitano Piero Amerio (torinese, campione del mondo ed europeo in anni lontani e recenti) al bgure Giorgio Repetto, dall'altro torinese Mino Vottero speciabsta del combinato, a Marco Gamba, da Alberto Cavagnaro a Fabio Mandola e Stefano Obvetti. Roberto Salvay, Ds debo squadrone sconfitto, riconosce la supremazia deba Tubosider, precisa che i terreni asfaltati di Loano non hanno giovato ai suoi giocatori, alcuni dei quab hanno denunciato cab di forma, e confida di prendersi la rivincita in Coppa Europa quando il 27 marzo il Ferrerò Caudera si recherà a Lubiana, in Slovenia, per l'andata di un incontro di qualificazione (ritomo U10 aprile a Ciriè) contro i vice campioni di quel paese. I neo campioni itabani invece saranno esentati da questa fase ed entreranno in gioco nei quarti di finale. Sabato e domenica prossimi, l'appuntamento è ancora in Riviera, ad Alassio, con la classica Targa d'Oro, 51a edizione, che nel 2003 è stata vinta dal Ferrerò Caudera con Arrigo Caudera, l'industriale torinese oggi 78enne, Suini, Bababene e Bruzzone, vittoriosi in finale - guarda caso proprio sulla Tubosider di Piero Amerio, Repetto, Gamba e Ruscalla. Anche quest'anno la concorrenza è grande: aUa maratona di primavera l'anno scorso hanno partecipato 377 quadrette e oltre 1500 giocatori, e per vincere bisogna giocare nove partite in due giorni.

Luoghi citati: Alassio, Ciriè, Europa, Loano, Lubiana, Mtt, Slovenia