Moratti: la riforma della scuola piace agli italiani

Moratti: la riforma della scuola piace agli italiani Moratti: la riforma della scuola piace agli italiani Il ministro in tv da Vespa: «I sondaggi dicono che il 53 per cento apprezza i cambiamenti» ROMA Cbe osa si deve attendere la scuola italiana da qui alla fine della legislatura, secondo Sbvio Berlusconi e Letizia Moratti che hanno parlato ieri sera a «Porta a Porta»? Cinque decreti applicativi che entro la fine di marzo prossimo tradurranno in norme la riforma Moratti. Un ulteriore adeguamento degb stipendi degb insegnanti dopo T'aumento di 150 euro accordato neb'agosto scorso. Un forte investimento di almeno 8-9 imbardi di euro. Inoltre che 300 mila ragazzi siano sottratti aba dispersione scolastica e infine che l'educazione degb adulti si possa estendere ben oltre i 400 mba cittadini già oggi interessati. A questo quadro occorre aggiungere che b 53,75'^ degb itabani - stando ad un apposito sondaggio - apprezza molto la riforma. Quanto al problema del «tempo pieno», per U quale sono state fatte manifestazioni con la partecipazione anche di migbaia di bambini con la scritta «Più gioia meno Letizia», beh, b problema non esiste. Il tempo pieno non solo non è mai stato toccato e, per là verità, neppure i sindacati lo hanno mai sollevato. Si è scherzato. Il ministro deb'Istruzione e dell'Università, ieri sera a «Porta a Porta» ha ibustrato col persuasivo supporto del presidente del Consigbo, la tabeba di marcia deba sua riforma, indicando dati, segnalando provvedimenti, scandendo le tappe venture di questo processo. Il tutto senza un vero contraddittorio, in quanto b segretario deba Ub, Luigi Angeletti, si è tenuto sul generico e quebo debo Snals (b maggiore dei sindacati autonomi deba scuola) Fedele Ricciato ha . sostanzialmente apprezzato i termini deba riforma ribadendo, peraltro, di non aderire allo sciopero proclamato per b 26 marzo. TEMPO PIENO. «La questione del tempo pieno non è mai stata posta», ha detto Angeletti. La formula debe quaranta ore come percorso didattico unitario, non sarebbe dunque diversa da quella debe 27, più 3, più dieci di mensa. Enrico Panini, della Cgb, sentito in una breve intervista, ha sparato a zero su questa equazione, ma U presidente del Consigbo ha ribattuto che si tratta di «disinformazione», se non di vere «stupidaggini». ANTICIPI. Chi desidera iscrivere i propri figli aba prima elementare ab'età di cinque anni e mezzo, può farlo «senza se e senza ma». Notoriamente il Tesoro aveva posto un tetto di spesa, ma b ministro ha confermato che tutta la platea dei potenziab «anticipatori» (80 mba bambini) può iscriversi perché i soldi necessari sono disponibbi. PRECARI. La questione -110 mba insegnanti di fatto già inseriti neba scuola ma mai regolarizzati - è in via di soluzione - sempre secondo b ministro - anzi, «questo govemo ha assunto 62 mba docenti dopo dieci anni di non assunzioni». I sindacati contestano questa versione dicendo che Berlinguer aveva stabibto un riassorbimento dei precari in tre anni e che, invece, questo govemo avrebbe frenato questo processo. Ma b, da Vespa, questa «riserva» non è emersa. TUTOR. In una breve intervista registrata, la segretaria deba Cisl scuola Daniela Colturani, ha contestato la «gerarchizzazione dei docenti», con riferimento al docentetutor. L'osservazione, secondo il ministro Moratti, è sbagbata: l'attività docente è sempre cobegiale. b tutor serve solo a coordinare e a conservare b portfobo debe competenze. SOLDI. Fedele Ricciato ha sobevato - verso la fine deba trasmissione - la questione risorse. I bbanci degb ultimi tre anni, ha rephcato b ministro, sono andati sempre crescendo: 35 mibardi di euro nel 2001, 37 nel 2002, 39 nel 2003. Berlusconi ha aggiunto che resta vabda la promessa da lui fatta ab'inizio deba legislatura: 8-9 miliardi di euro in più saranno destinati aba scuola entro al fine deba legislatura per potenziare l'innovazione, finanziare la riforma e - soprattutto - adeguare gb stipendi dei docenti. I sindacati hanno sempre contestato queste promesse dicendo che b govemo parla con atti e non per intenzioni. Ma anche questa riserva non è stata espressa in trasmissione. [r.r.l

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