«Mancano i taxi» L'Antitrust chiede più licenze ai Comuni

«Mancano i taxi» L'Antitrust chiede più licenze ai Comuni «Mancano i taxi» L'Antitrust chiede più licenze ai Comuni «Tempi di attesa lunghissimi, tariffe alte e parchi vetture ridotti» «I permessi sono rilasciati gratis, ma gli autisti lì vendono» ROMA Troppo pochi i taxi nei Comuni italiani, troppo limitata la concorrenza, troppo alte le tariffe, troppo lunghi i tempi di attesa: dura condanna da parte dell'Autorità Antitrust che ha aperto un dossier taxi portando la questione in Parlamento. Nella sua relazione Giuseppe Tesauro, presidente dell'Autorità, sostiene che il servizio dei taxi «risulta generalmente caratterizzato, a livello locale, da una insufficiente apertura alla concorrenza, che si manifesta in mia domanda da parte dei consumatori non pienamente soddisfatta dall'attuale offerta del servizio». L'Antitrust sottolinea «i lunghi tempi di attesa del taxi, in particolar modo negli orari in cui la domanda dell'utenza risulta più elevata». Il suggerimento rivolto da Tesauro ai Comuni «consiste in una robusta iniezione di nuove licenze sul mercato». Tesauro è ben consapevole dei problemi legati a un simile provvedimento, ovvero le «forti resistenze dei tassisti, giustamente preoccupati della perdita di valore delle licenze attuali». Per superarle propone «congrue compensazioni». In sostanza Tesauro ammette che sono gh stessi tassisti a non volere che salga il numero di licenze assegnate: hanno sostenuto spese molto elevate per acquistare la licenza e devono in qualche modo ammortizzarle. Infatti, benché le licenze siano in origine rilasciate ^ra,^uitamente da parte delle autorità pubbhche, poi accade che le stesse autorizzazioni diventino oggetto di mercato, spesso sono vendute sulla base di valori economici via via crescenti. E già questo di per sé riflette la scarsità di vetture taxi in circolazione. Il valore della licenza diventa un vero e proprio «asset» il cui valore economico «assume particolare rilievo al momento della rivendita della licenza stessa da parte del fornitore del servizio», ed è evidente che ogni emissione di nuove licenze «comporta necessariamente una riduzione del valore di quelle originariamente rilasciate». Per compensare la perdita di valore delle licenze e garantire al tempo stesso l'ingresso di nuovi operatori e «un incremento per la generalità dell'utenza» l'Autorità propone il ricorso ad una procedura d'asta per il rilascio di nuove licenze da parte delle amministrazioni locali. Gh introiti «potrebbero essere impiegati per compensare una tantum gh attuali titolari delle hcenze». Oppure - è la seconda proposta di Tesauro - si può aumentare il numero di hcenze mediante distribuzione, a titolo gratuito, di ima ulteriore licenza a chi già ne detiene ima. A loro volta questi titolari potrebbero vendere la nuova hcenza, realizzandone un ricavo che compenserebbe dalla perdita di valore derivante dal maggior ninnerò di taxi in circolazione, oppure sfruttarle tutte e due. Ovviamente entrambe le operazioni sono da farsi entro un determinato lasso di tempo, e il risultato finale sarebbe quello di un graduale processo di liberalizzazione del mercato. L'attuale legge impedisce il cumulo di hcenze, e dunque andrebbe modificata da parte delle amministrazioni competenti. Ci sono poi le misure «collaterali», come le hcenze parttime per gh orari di punta o in determinati periodi dell'anno a maggiore domanda. Un'altra misura collaterale potrebbe essere quella di un servizio taxi del genere dei minicabs londinesi, che trasportano clienti solo dietro prenotazione telefonica e con tariffe diverse da quelle dei taxi a chiamata diretta su strada. Proposte che sono state condannate dalle associazioni dei consumatori. «L'Antitrust convalida contratti illeciti e fomenta alla rivolta i tassisti», ha commentato afferma Carlo Rienzi, presidente Codacons secondo il quale «é gravissimo che l'Authority riconosca la legittimità della compravendita delle hcenze», che invece «andrebbero assegnate mediante concorso». La soluzione, secondo il presidente Codacons, si risolverebbe «assegnando un maggior numero di hcenze a persone diverse e non a chi già ne detiene una». [fama.]

Persone citate: Carlo Rienzi, Giuseppe Tesauro, Tesauro

Luoghi citati: Codacons, Roma