Masini fa l'aeroplanino «Il premio è per Mia» di 1. Don.

Masini fa l'aeroplanino «Il premio è per Mia» Masini fa l'aeroplanino «Il premio è per Mia» SANREMO Era una vittoria annunciata eppure, chissà perchè, qualcuno per tutta la settimana ha continuato a non credere di poter vincere. Questo qualcuno si chiama Marco Masini ed è lui che, distintivo di un canguro in omaggio all'appello scherzoso della Gialappa's, fa l'aeroplanino sul palco dell'Ariston con la faccia incredula di chi è sorpreso per davvero, anche se ha staccato il secondo classificato di quasi ISOmila voti: il cantante toscano ha avuto 295.639 voti (22,250Zo), Mario Rosini 152.479 (ll,480Zo) e Linda 134.636 (10.130Zo). «Sono contento, ma devo dire grazie a tutti quanti dice -. Guardando il pubbhco dal palco e pensando a chi Marco Masini guardava da casa mi sono emozionato. Questa vittoria arriva dopo un momento di silenzio, un periodo in cui avevo addirittura deciso di smettere di cantare. Oggi ottengo ima gratificazione che deve tornare a tutti quelli che mi hanno fatto superare i momenti difficili contro la cattiveria della gente». Eh sì! Chissà quante cose, emozioni, desideri di rivincita passano nella testa di Marco Masini vincitore del 54" Festival di Sanremo con «L'uomo volante». Chissà quanti sassoloni si vorrà togliere da entrambe le scaipe ora che può. Ora che il Festival, i giornalisti, i promoter, le televisioni lo hanno riaccolto a braccia aperte, sembrano lontani i tempi in cui chi parlava di Marco Masini si toccava le cuciture. Addirittura una rete Mediaset tempo fa, a poche ore dall'inizio di una trasmissione, aveva cancellato la presenza di Marco con un fax sul quale era scritto: «La sua partecipazione pregiudicherebbe la buona riuscita del programma» I «Anche io ho fatto tanti sbagli dice tenendo stretto il trofeo come fosse una clava da dare in testa a chi gh ha fatto male - ho fatto parecchie canzoni brutte, in qualche caso non ho ascoltato i consigh di mi stava vicino, e mi voleva bene. Per questo non mi sento solo la vittima di tante ingiustizie. Ad un certo punto ho perso la bussola, pensavo che fra me e il pubbhco ci fosse un feeling etemo ma non può e non deve essere così. Ho imparato che il successo può diventare pericoloso e io che l'ho toccato sono fra quelli che si è scottato». E' inevitabile che qualcuno gh chieda a chi dedica la vittoria. «A mia madre che mi ha assistito da lassù dandomi la forza di continuare a lottare e a cercare una strada che avevo smarrito e forse non avrei trovato più se gh amici, quelli veri, non mi avessero aiutato. Penso a Panariello a Pieraccioni, a Mario Ragni ma anche a Bigazzi e Mogol. Insomma, mi sarebbe piaciuto che Mia Martini potesse reagire come me e infatti è anche con lei che idealmente divido questo premio». [1. don.]

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