Per Saddam processo tipo Norimberga in diretta tv di Paolo Mastrolilli

Per Saddam processo tipo Norimberga in diretta tv Per Saddam processo tipo Norimberga in diretta tv A Baghdad il team di consiglieri giuridici Usa ma gli iracheni non vogliono la tutela americana Paolo Mastrolilli NEW YORK La macchina del processo a Saddam Hussein si è messa in moto, ma i tempi e i modi del giudizio sono ancora meerti, anche perchè ci sono differenze tra i metodi e gh obiettivi degh americani e degh iracheni.il dipartimento della Giustizia sta inviando a Baghdad una squadra di circa cinquanta procuratori e investigatori, incaricati di mettere insieme le prove per il dibattimento. L'ordine è partito dalla Casa Bianca, con una direttiva firmata dalla consiglieraperlasicurezza nazionale Condoleezza Rice. Il compito del team è analizzare tutti i documenti e le testimonianze a disposizione, per preparare l'accusa. Finora, secondo il governatore Paul Bremer, Saddam non ha collaborato negli interrogatori e ha fornito poche notizie interessanti. Quindi i procuratori dovranno basarsi soprattutto sui testi che descrivono le attività del suo regime. Le fonti delle informazioni sono principalmente tre: i documenti raccolti nel nord dell'Iraq dai curdi, quando nel 1991 presero possesso della regione diventata poi autonoma; quelli trovati negh anni dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani; e quelli scoperti dalle forze di occupazione. Washington ha spiejgato questa iniziativa come un aiuto offerto agli iracheni, per mettere a disposizione gli strumenti tecnologici e legali americani allo scopo di facilitare il processo. Il giudizio, però, resterà nelle mani delle corti locah. Il governo provvisorio, infatti, ha già emesso le direttive per formare i tribunah sui crimini di guerra. Saranno composti da tre gruppi di cinque giudici ciascuno, più una corte d'appello in cui siederanno nove magistrati. Al momento sono stati identificati 45 giudici per lavorare in questi tribunah, escludendo quelli che erano legati al vecchio regime, e quelli le cui famighe hanno subito violenze da parte di Saddam. I problemi centrali da risolvere, però, restano i tempi e i modi del giudizio. Alarne fonti sostengono che l'obiettivo della Casa Bianca è cominciare il processo prima deUe elezioni presidenziah di novembre, organizzandolo come .una specie di Norimberca per il vecchio regime. Secondo Cherif Bassiouni, un avvo¬ cato intemazionale egiziano citato dal New York Times, (d'amministrazione vuole avere una giustificazione pohtica della guerra in Iraq. Non avendo trovato le armi di distruzione di massa, la cosa migliore da fare è mostrare al mondo che Saddam era davvero cattivo e il suo regiine somighava a quello dei nazisti». Questo processo verrebbe trasmesso in diretta televisiva, con descrizioni molto grafiche dei delitti compiuti dal vecchio governo di Baghdad, e servirebbe tanto per zittire i critici interni democratici ed intemazionali, quanto per concentrare l'attenzione del pubblico su un successo del presidente Bush. Gh iracheni, però, non sono convinti di questa linea. Salem Chalabi, nipote del leader delllraqiNational Congress e avvocato mearicato di gestire la questione dei crimini di guerra, ha eletto che «noi diamo il benvenuto all'aiuto degh americani, ma questo sarà un processo iracheno deciso dagli iracheni», n ministro degh Esteri provvisorio, Hoshiyar Zebari, ha aggiunto die dopo il passaggio dei poteri previsto a giugno chiederà il cambiamento dello status di Saddam come prigioniero di guerra, per trasferirlo neUa custodia degli iracheni che lo giudicheranno. I nuovi leader di Baghdad non sono convinti che sia possibile organizzare il processo entro la fine dell'anno, e vorrebbero limitare le incriminazioni a casi specifici, perche' temono che Saddam possa usare un giudizio modello Norimberga per difendere il suo regime davanti agli arabi, come ha fatto Milosevic all'Aja.

Persone citate: Bush, Cherif Bassiouni, Condoleezza Rice, Milosevic, Paul Bremer, Saddam Hussein, Salem Chalabi, Zebari