La benzina va alle stelle in attesa dei tagli Opec

La benzina va alle stelle in attesa dei tagli Opec IL LITRO DI «VERDE» E' AUMENTATO DI 20 CENTESIMI IN UN MESE. IL PIENO COSTA 2 EURO IN PIÙ' CHE A DICEMBRE La benzina va alle stelle in attesa dei tagli Opec Il cartello del greggio farà scattare le riduzioni dal primo aprile I rincari sono favoriti dai segnali di ripresa manifestati dal dollaro pesano le accise sui carburanti e là speculazione internazionale Vanni Cornerò Succederà il primo aprile, ma che non si tratta di uno scherzo e gh automobilisti se ne stanno accorgendo già da adesso. Tra meno di un mese, infatti, l'Opec farà scattare un taglio alla produzione di greggio pari ad un milione di bardi al giorno e le conseguenze di quest'attesa si stanno facendo pesantemente sentire sul mercato dei carburanti. Con il rincaro deciso venerdì da Agip e Ip il prezzo di un litro di benzina «verde», in Itaba, arriva a 1,094 euro, che rappresenta il valore più alto da un anno a questa parte e sfiora la soglia psicologica di 1,1 euro. Tanto per fare un raffronto con la nostra vecchia moneta nazionale oggi un litro di benzina costerebbe più di 2100 lire. Ma, esercizi di conversione a parte, il fatto è che i rincari scattati nelle ultime settimane hanno fatto aumentare il costo del pieno per un auto di media cilindrata di oltre 2 euro rispetto alla fine di dicembre, quando la benzina senza piombo si pagava 1,050 euro al litro. Afar volare i prezzi dei carburanti giocano tre fattori: prima di tutto il forte rialzo delle quotazioni del petrolio, che a New York hanno sfondato nuovamente quota 37 dollari al barile, spingendosi su hvelli vicinissimi ai massimi degli ultimi 13 anni, cioè dai tempi della prima Guerra del Golfo. Questo soprattutto per le preoccuoazioni legate ai tagli decisi dal cartello dei Paesi produttori di greggio. Poi a contribuire ai rincari gioca la tendenza al recupero dimostrata dal dollaro negh ultimi giorni. Ma, in più, a pesare sulle tasche degli automobilisti itabani c'è l'aumento dell'accisa (0,017 euro al litro), con il relativo ((trascinamento» sull'Iva, deciso dal Governo a fine 2003 allo scopo di finanziare il fondo destinato alla copertura del rinnovo dei contratti del trasporto locale. Un aumento che, secondo il governo, avrebbe dovuto essere assorbito grazie al recupero sul cambio, ma che, in realtà, con l'impennata della materia prima e il recupero del bighetto verde, sta ricadendo sui prezzi al distributore. Il problema è che se gh aumenti non rientrano finiranno di pesare anche sull'inflazione, visto che soltanto nell'ultimo mese il prezzo del carburante è passato da 1,070 euro di inizio febbraio a quota di 1,092. Stando alle stime dei tecnici, se l'incremento dei prezzi dei carburanti arrivasse a 0,036 euro in 30 giorni potrebbe far salire l'indice mensile del carovita dello 0,1 "/o. E, sempre secondo gh esperti, la corsa ai rincari della benzina potrebbe proseguire ancora per effetto dell'assottigliarsi delle scorte negh Usa, a causa dei lavori di manutenzione in alcune raffinerie, e la crisi del Venezuela che ha ridotto l'export di petrolio. Ma, mentre jeneralmente si ritiene che liveli di prezzi così elevati non vengono siano sostenibib nel lungo periodo, adesso si teme che le quotazioni alle stelle di petrolio e benzina, siano una realtà con cui gh automobilisti dovranno fare i conti sempre più frequentemente. «Il dato di fondo è che i fondamentali restano critici», spiega Alberto Ciò, già ministro dell'Industria e riconosciuto come uno dei maggiori esperti di energia, all'agenzia Adnkronos. «La filiera produttiva - prosegue Ciò - è ormai insufficiente a far fronte alla crescita dei consumi, perchè gli investimenti in produzione, trasporto, raffinazione hanno segnato il passo, mentre cresce la domanda di nuovi player, come la Cina, sullo scenario globale. Così basta un nulla per mandare i prezzi sotto tensione». Non c'è neppure da sperare troppo che i Paesi dell'Opec all'ultimo momento decidano di non rispettare le decisioni sui tagli alla produzione. Fin da metà febbraio, infatti, l'Algeria ha chiesto alle compagnie petrolifere che operano nel Paese di ridurre del 100Zo l'estrazione di greggio e lo stesso ha fatto la Nigeria. Infine ci sono le conclusioni di uno studio che ha messo in dubbio la tenuta della capacità produttiva dell'Arabia Saudita, in mancanza di adeguati investimenti. Il risultato è che, anche per effetto della debolezza del dollaro, i fondi d'investimento compiono raid speculativi sui future petroliferi e i prezzi del greggio voloano sempre più su. LA CORSA DEL CARBURANTE Costo attuale , di 1 litro di carburante Costo di 1 litro di carburante a dicembre euro Aumento per il pieno di un'auto di media cilindrata nelle ultime settimane ^^te LE CAUSE DELL'AUMENTO Rialzo del prezzo del petrolio Aumento dell'accisa deciso dal governo a fine 2003 Wte dollari/barile h-0,017 . euro/litro Incremento dei '- i che provoca uri . i aumento dello euro/mese 1 o.i'/o dej prezzi 1 ai consumo

Luoghi citati: Algeria, Arabia Saudita, Cina, New York, Nigeria, Venezuela