Schumi pensa già alla Malesia di S. Man.

Schumi pensa già alla Malesia POLEMICA: LA NUOVA FORMULA PER DEFINIRE LO SCHIERAMENTO E' NOIOSISSIMA Schumi pensa già alla Malesia «Attenti, solo dalla seconda gara si farà sul serio» dall'inviato a MELBOURNE L'uomo dei record ha colpito ancora. La pole position nel Gran Premio di Australia è stata la numero 56 della carriera di Michael Schumacher. Tante, eppure meno di quelle ottenute da Ayrton Senna fino al fatale 1" maggio del '94: il brasiliano si è qualificato 65 volte con il miglior tempo. Schumi, che dedica il risultato al presidente Montezemolo («so quanto è teso per la prima gara») ha eguagliato ieri un altro primato: 46 pole con la stessa scuderia, come lo stesso Senna con la McLaren. Il campionissimo tedesco ha preceduto il compagno di squadra Rubens Barrichello, partito in prima fila con lui per la 14a volta. Alle loro spalle, come un anno fa, Juan Pablo Montoya con la Williams. Il primo Gp della stagione (via alle 4) si è concluso quando in Italia cominciava ad albeggiare e il giornale era jjfià in stampa. Alla vigilia Schumi ha avvisato: «Nessuna illusione, la Ferrari va sempre forte in Australia. Gli equilibri cambiano già a partire dalla gara in Malesia tra due settimane. Ricordate come sono andate le cose lo scorso anno?». Ricordiamolo: le rosse dominano il venerdì e il sabato. La gara, invece, non rispecchia i valori in campo perché la pioggia iniziale e la safety car confondono là classifica. E' il seguito del campionato che diventa significativo. La Ferrari perde l'enorme vantaggio di prestazioni che aveva caratterizzato il 2002, la Williams diventa competitiva a partire da Montecarlo, la McLaren va regolarmente a punti con Kimi Raikkonen. La stagione 2003 finirà con un appassionante testa a testa. Per questo l'uomo dei record in questo inizio di stagione invit- ta a essere cauti. Ci sono tante variabili e novità con cui tutti misurarsi. La regola del motore unico, per esempio, è ancora da metabolizzare. Ferrari, Williams e Renault hanno percorso circa 280 chilometri prima della gara. Coulthard e Raikkonen si sono fermati a 200 per il timore di una rottura. Tutto sommato, però, un nuovo elemento di incertezza vivacizza la competizione. Al contrario, le doppie qualifiche del sàbato sono divertenti come una seduta dal dentista. La prima parte, della durata di quasi un'ora, ha l'aggravante dell'inutilità: una vettura alla volta scende in pista e percorre un giro lanciato. Lo scopo? Stabilire in che ordine si partirà nella seconda sessione. Come se in una partita di pallone il risultato del primo tempo servisse a decidere chi batte il calcio d'inizio nella ripresa, i Persino i piloti sono rimasti perplessi. «Io ho cercato di raggiungere il traguardo senza fare danni - raccontava Jarno Trulli - e mi sono concentrato sulla seconda parte, quella che conta per la pole position». I suoi colleghi si sono adeguati, perché un incidente li avrebbe esclusi. Schumacher: «Queste sono le regole». Sottinteso: non le ho scritte io. La morale è che non si capisce chi è il pilota più veloce. C'è chi mette poca benzina per qualificarsi megho, chi ne imbarca tanta per fare un pit stop in meno. Più faticoso è capire chi ha pigiato sull'acceleratore. Dalla noia non ci hanno salvato i piloti italiani. Il migliore è stato Jarno Trulli (Renault) con il nono tempo, poi Giancarlo Fisichella (Sauber) con il 140 e l'esordiente Giorgio Pantano (Jordan) 16" .Tanta sfortuna per l'altro debuttante, Gianmaria Bruni: come ha ingranato la prima, il sistema idraulico che comanda il cambio della Minardi è saltato. Tra il pubblico del Gran Premio di Melbourne era atteso Valentino Ressi. Il Palazzo della Formula 1 lo corteggia con diffidenza, ammirate dal suo essere personaggio ma timoroso che a cavallo di quattro ruote si riveli un flop. Vale non è in Australia da turista: nei pressimi giorni andrà a Phillip Island per una serie di test con la Yamaha. Per il Metomondiale è cominciato il conte alla rovescia. [s. man.]

Luoghi citati: Australia, Italia, Malesia, Melbourne, Montecarlo