Creda, conservatori pronti al sorpasso

Creda, conservatori pronti al sorpasso DOPO OTTO ANNI DI DOMINIO DEI SOCIALISTI Creda, conservatori pronti al sorpasso Nelle elezioni legislative Nuova democrazia favorita dai sondaggi nonostante il bilancio positivo con cui il Pasoksi presenta al voto Alla sinistra può non essere sufficiente il carisma dei Papandreu Didier Kunz e Claire Trèan ATENE ~ I greci si apprestano a votare, oggi, per rinnovare il Parlamento, e i pronostici diffusi alla vigilia dello scrutinio, possono apparire paradossali. Il bilancio del governo uscente da due legislature è ricchissimo. Non solo: l'uomo che lo rivendica, Gheorghios Papandreu, nuovo leader del partito socialista (Pasok), può farsi forte di un notevole carisma. Ma nonostante ciò gli ultimi sondaggi lo danno perdente. Il duello che lo contrappone al capo del partito conservatore Nuova democrazia, Konstantin Karamanlis - i due partiti nell'insieme dovrebbero raccogliere l'SS per cento circa dei voti -, per Papandreu sarà una difficile scommessa. Il partito di cui difende i colori è al potere in Grecia dc.11989, con l'eccezione di un triennio intermedio l (1990-1993). Ma il bisogno di alternanza si fa sentire: aveva già fatto pesare la sua influenza nelle ultime legislative, quando il Pasok aveva vinto con un solo punto di vantaggio. Quattro anni più tardi sembra diventare un argomento decisivo. La possibile alternanza non è più recepita in Grecia come uno sconvolgimento. Il tempo dei confronti pieni di passione e ideologia, nutriti dai ricordi di lotte insanguinate, ormai appartiene al passato. Questo in gran parte grazie a Costas Simitis, totalmente impegnato negli ultimi otto anni di governo (del quale Gheorghios Papandreu era il ministro degli Esteri) a convertire la Grecia all'Europa e all'euro, a pacificare i suoi rapporti con il resto del mondo, a partire dalla Turchia. Otto anni che hanno trasformato l'economia, ma anche la mentalità. Otto anni che hanno avuto ragione degli antichi demoni. Uno dgli esponenti di Nuova democrazia ha promesso il licenziamento di diecimila persone nel settore pubblico all'indomani dell'eventuale vittoria elettorale. La portavoce del Pasok, Anna Diamantopoulou, che ha la lingua sciolta, ha subito gridato al «pogrom». Altri circoli neo-democratici hanno fatto circolare libretti ultra reazionari e ultra ortodossi in cui Papandreu viene dipinto come un «empio depravato». Il Pasok ha reagito parlando del ritorno della «vecchia destra reazionaria». Konstantin Karamanlis ha a sua volta risposto che brandendo vecchi spettri il Pasok ha ceduto alla tentazione dell'uso di modi di far politica non più attuali. Konstantin Karamanlis non fa paura, ha commentato un politologo, docente universitario, esprimendo al contempo riserve sui personaggi più duri di Nuova democrazia. Karamanlis - si dice - ha condotto una campagna bonacciona, europeista, portando acqua al proprio mulino e contemporaneamente strumentalizzando le critiche che i piccoli partiti della sinistra hanno fatto a Simitis, sul fatto, per esempio, che la forte crescita degli ultimi anni non ha creato posti di lavoro e che la disoccupazione colpisce soprattutto i giovani. Simitis ha condotto il Paese attraverso un politica di austerità necessaria per approdare all'Euro. Ha fatto, come ha rimarcato un altro politico greco, «i due terzi del lavoro» in materia di privatizzazioni. Konstantin Karamanlis può dotarsi di un passo cauto e non ha bisogno di rivendicare un liberalismo al cento per cento. Resta il fatto che Costas Simitis ha lasciato al suo delfino la responsabilità di attuare la riforma del settore pubblico e il risanamento di quei legami con ambienti corrotti che intrattiene un partito da così tanto tempo al potere. Lo slogan più «orecchiabile» varato da Nuova democrazia è stato che loro faranno finire lo «Stato del Pasok». Questo risanamento Papandreou lo promette/e lo fa indubbiamente con sincerità. Ma così facendo mette in allarme proprio quei settori che hanno approfittato dello «Stato del Pasok». Preoccupato di posizionarsi nel centro politico, ha benedetto il sostegno che gli hanno dato due transfughi di Nuova democrazia che sono considerate dufe delle rfiigliòli téàte pébsanti del partito conservatore, Stephanos Manos et Andreas Andrianopoulos. Ma questo passaggio ha confuso la situazione politica. Ciò che il Pasok aveva riguadagnato nel suo elettorato tradizionale mettendo alla propria guida un Papandreu, figlio di Andreas, sembra essersi dissolto in poche settimane. Copyright Le Monde I greci sembrano volere una svolta politica Anche Konstantin Karamanlis, come il suo avversario, è erede di una grande «dinastia» Un attacchino incolla le parti di un poster gigante del leader conservatore Kostas Karamanlis ad Atene

Luoghi citati: Atene, Europa, Grecia, Turchia