Le veglie di «Sentiero divino»

Le veglie di «Sentiero divino» Le veglie di «Sentiero divino» TORINO La ricerca di tradizioni popolari, della cultura orale che si tramanda da generazioni e, al contempo, la valorizzazione della produzione vitivinicola piemontese. Una duplice «vendemmia culturale», per il Teatro delle Forme e La casa dei Teatri, che promuovono «Sentiero divino», ovvero «33 veglie di concerti teatrali nelle cantine, enoteche e nei luoghi magici del vino piemontese». La serie s'inaugura il 28 febbraio e prosegue sino a giugno, in sedi diverse. Una formula innovativa, dicono gli organizzatori: «storie di vigne, con la messa in scena dei racconti tramandati oralmente da coloro che con il vino hanno un rapporto fisico e materiale». «Memorie nascoste tra i filari, raccolte e reinventate in un sentiero a tappe, fuori dai teatri, nei luoghi del vino: tra cantine, enoteche e piazze dei paesi produttori», dice il direttore artistico Antonio Damasco che aggiunge: «Profumi e sapori delle 46 doc e delle 8 docg accompagneranno attori e pubblico». Come dire, degustazioni sì, ma il vino non è solo un prodotto commerciale: piuttosto, un modo di stare al mondo, un filo d'Arianna che si snoda tra canti, balli, storie. Il primo appuntamento è per sabato 28 al Circolo Amici Gels di Exilles (frazione Cels Morliere). Segue, in calendario, sabato 6 marzo, a Bricherasio. Sala Consiliare (piazza S. Maria li). Antonio Damasco, Ati D dl T dll d Antonio Damasco, del Teatro delle Forme, durante una delle veglie della passata edizione dei Sentieri divino

Persone citate: Amici Gels, Antonio Damasco

Luoghi citati: Bricherasio, Exilles, Torino