Scivolare, frizionare, saltare... di Se. Tr.
Scivolare, frizionare, saltare... Scivolare, frizionare, saltare... Torna il movimentato «Slippery» di Levaggi al Carignano lunedì 1 marzo per le Ustioni SLIPPERY, friction, skipped and stretch» (più o meno scivolare, frizionare, saltare e tendere) sono termini che ben si adattano alla danza di Matteo Levaggi con il Balletto Teatro di Torino in scena lunedì primo marzo al Teatro Carignano alle 21 per una serata a favore della Fondazione Piemontese per gli Studi e le ricerche sulle Ustioni. Giovane coreografo sul cui talento punta molto Loredana Fumo, che gli affida ormai tutte le coreografie del Balletto Teatro di Torino, Matteo Levaggi in «Shppery, friction, skipped and stretch» si scatena in una danza astratta. Diviso in tre parti il balletto (su musiche di Wolf, Cari Michael von Hausswolf, David Toop e Scanner), è un continuo susseguirsi di duetti, assoli, trii, quartetti, con al centro un assolo intepretato da Levaggi stesso, tutti sostenuti da una energia coinvolgente, declinati su una coreografia che mescola abilmente classico e contemporaneo, che gioca sugli elementi essenziali della danza: tempo, spazio, peso, dinamica. Un indiavolato brano dove i corpi dei danzatori scivolano, si sfiorano, saltano e si tendono, come dice il titolo dello spettacolo. Dopo avere realizzato due anni fa «Gee, Andy!» balletto sulla figura di Andy Warhol in collaborazione con il critico di danza spagnolo Roger Salas, qui nei panni di scenografo e costumista, Levaggi ha successivamente creato, sempre per il BTT i brani «RayMan» e «Alice», entrambi andati in scena al Piccolo Regio, e lavora ora ad un progetto su Caravaggio con la musica di Solhma e sempre con la collaborazione di Salas. La Fondazione Piemontese per gli Studi e le ricerche sulle Ustioni creata e presieduta dal professore Simone Teich Alasia, è l'unica in Italia che si occupa degli esiti delle ustioni, approfondendo tutti gli aspetti ancora poco conosciuti che riguardano la cicatrice patologica post-ustione. Ricerca, formazione, aggiornamento sono la sua essenza. In 20 anni di attività la Fondazione ha investito ingenti risorse sia nell'attività scientifica che in quella divulgativa. Ha finanziato sino a oggi 80 progetti di ricerca, dedicati non solo esclusivamente alle cicatrici patologiche, ma anche alla rigenerazione sensitiva nella cute lesa dall'ustione, al trapianto di cute coltivata in vitro, allo studio di fattori onnonali coinvolti nella fase acuta della malattia. [se. tr.]
Luoghi citati: Italia
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