Filarmonica neonata di Leonardo OsellaSalvatore Accardo

Filarmonica neonata REGIO Filarmonica neonata Steven Mercurio inaugura la stagione poi Accardo e THerbie Hancock Trio li NA buona idea ha avuto il Teatro Regio. Si tratta di fornire all'ascolto musicale dell'orchestra un supporto visivo, che aiuti l'ascoltatore ad interpretare ciò che viene eseguito. La musica è infatti un insieme di sensazioni che nasce, come del resto in tutte le arti, dal sagace maneggio d'ima tecnica specifica. E così il Regio, avvalendosi del display con cui da qualche anno offre al pubblico il testo dei libretti delle opere liriche, ha imbastito la propria stagione sinfonica chiamando in aiuto il compositore e musicologo Nicola Campogrande; sarà lui, partiture alla mano, a segnalare durante alcune esecuzioni l'utilizzo di uno strumento, il variare di un ritmo oppure un rimando tematico: sarà una sia pur sommaria «analisi» del brano dalla quale scaturiranno certamente molte sorprese. Non è la sola novità, giacché si spartiranno i 7 concerti del cartellone l'Orchestra del Regio e la nuova Filarmonica '900 del Teatro Regio, emanazione ovviamente della prima, che però focalizza in particolare l'attenzione sul Novecento, e die si è data un presidente ad hoc (e a doc) come Evelina Christillin. Ma vediamo com'è articolata questa stagione che va ad incominciare, annotando per prima cosa che i concerti della Filarmonica si iniziano alle ore 21, e invece quelli con l'Orchestra del Teatro alle 17. L'esordio è fissato per lunedì 1 marzo alle 21 con la Filarmonica, che è diretta da Steven Mercurio . (la «bacchetta» della «Fanciulla del West»). Rottura del ghiaccio con gli americani Samuel Barber (il celebre «Adagio per archi») e Aaron Copland (il non meno noto balletto «Appalachian Spring»); poi sale sul palco anche il grande violoncellista torinese Enrico Dindo per Richard Strauss: «Romanza per violoncello e orchestra» e «Don Quixote», le stupende «variazioni fantastiche su un trema cavalleresco op. 35». Sabato 20 marzo alle 17 Oleg Caetani conduce l'Orchestra del Regio in un itinerario, francese («Pelléas et Mélisande» di Fauré e «La mer» di Debussy) e franco-russo («L'oise- au de feu» di Stravinskij, di ispirazione russa ma scritto per Parigi). Si salta poi al 3 di maggio, quando Hubert Soudant sul podio e Salvatore Accardo col suo violino eseguiranno il celestiale «Concerto» di Alban Beig, facendolo seguire dal Ravel di «Daphnis et Chloé» (suite seconda dal balletto) e di «Rhapsodie espagnole. Davvero speciale l'appuntamento del 17 maggio, con la Filarmonica affiancata all'Herbie Hancock Trio (oltre al capogruppo pianista lo formano Ricliie Barshay alle percussioni e Scott Colley al basso); la direzione di Robert Sadin guiderà gli ascolti nel mondo musicale di Gershwin (inclusi Bach e Ellington, Handy e Carmichael). Direttore e compositore della avanguardia italiana, Carlo Boccadoro sarà alla testa dei musici- sti che presenteranno il 22 maggio pagine di Copland, Nino Rota («Sinfonia n. 1») e Adams. All'Orchestra si unirà il Coro del Teatro Regio diretto da Claudio Marino Moretti, il 29 maggio, per eseguire la spettacolare partitura della cantata «Alexander Nevskij» di Prokofiev, con la partecipazione del mezzosoprano Tea Demurishvili; Yoram David dirigerà anche le didascaliche «Variazioni su un tema di Purcell» di Britten e due pezzi di William Walton per la colonna sonora del film «Henry V». Balletto e musical animeranno il concerto di chiusura, il 7 giugno, diretto da Marcello Rora: «La strada» di Nino Rota, «Il fantasma dell'opera» di Lloyd Webber, «West Side Story» di Bemstein. Leonardo Osella II newyorkese Steven Mercurio il 1 marzo Salvatore Accardo protagonista il 3 maggio

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