Nella contea ventosa, Mia perde musica dalle orecchie di Sergio Pent

 Nella contea ventosa, Mia perde musica dalle orecchie Nella contea ventosa, Mia perde musica dalle orecchie Sergio Pent I confini si allargano, le storie di Casa Italia vanno a perderai - tdvolta - nella dimensione della geografia creativa, dove la letteratura risponde a se stessa in funzione di una sopravvivenza - anche - epoede. E' un racconto "on the road", quello delTesordiante ventitreenne Martino Gozzi, in un'America idealizzata dd miti letterari e musicah. E' un racconto emblematico, perplesso, aperto alle suggestioni della fiaba rivisitata, sul terreno facile dell' ideologia inespressa, del lirismo come arma da taglio, delia libertà totde dd vincoli realistid che ricordano tanto - troppo - le glorie di Baricco. Da una costola di Baricco nasce comunque il giovane Gozd, e in questa sua scampagnata nelle contee deha fuga narrativa troviamo molti rimandi - forse molti omaggi - allo scrittore torinese che già vanta schiere di imitatori, il francese Maxence Fermin su tutti. La valenza di questa storia veloce e comunque suggestiva - un surrogato di emoziom aperte e giovam risiede nella cadenza tutta musiede che l'autore ha saputo imprimere alla narrazione: una ballata country carica di simbologie metafisiche, in un territorio che diventa luogo di ricerca totde, paradiso perduto. Parte da una contea ventosa, la giovane Mia che perde musica dalle orecchie; parte lasciando aperto il gas nella casa in cui dorme il suo ragazzo, Amos, e l'esplosione la scaglia con l'auto sull'albero di fico di Jacob e della tenera Bess. Mia riparte da lì, seguendo le indicaziom di Jacob, per raggiungere Luisville, la dttà a quattro giomi di strada in cm suonerà LeRoy Williams, l'uomo che con la sua musica sa ricreare tutta la musica perduta del mondo. Il percorso di Mia è una sorta di pellegrinaggio strdunato in un'America fittizia aha Tom Wdts, dove gh incontri diventano tappa di maturadone verso la cosdenza di sé. Le treccine da porco di Mia e i suoipiedim "quasi perfetti" incantano il rivenditore di tegami Ramon, che le irrompe in camera credendo di sorprendere la moghe in flagrante copda extracomugde; incantano il barbiere Antoine e Emma Vddès deha Bottega deUe Piccola Tristezze, nonché due pescatori itahani - Gillo ed Emiliano -che la traghettane da Merisville attraverso il fiume Sur per raggiungere Lmsville e il concerto del grande LeRoy. Incantano infine il piccolo Kito, che ogm giorno attende le reti dei pescatori nella speranza che riportino il corpo disperso di suo padre. Mia raggiunge Luisville, ma le cose non andranno come previsto. La magia si spezza in un sonno di stanchezza, d risveglio il concerto è già svanito con le ceneri della "fiesta", e in quel nero gigantesco con le bombole d'ossigeno che ingoia cibo a pdate in un bar sul molo. Mia non sa riconoscere il grande LeRoy: un incrodo di sguardi, poi la vita toma a bussare. Il percorso del romando è dunque un viaggio di scoperta, ma anche un itinerario verso la consapevolezza di poter vivere la normalità. Mia perde musica dahe orecchie così come gh altri esseri umani perdono lacrime. Il punto d'arrivo del suo viaggio è un pianto vero, che la fa riapprodare al mondo delle suggestioni mancate, che è poi il mondo di ogni giorno. In questa valenza simbolica il racconto suggerisce delicate emoziom, anche se tutto rimane un po' sospeso nel dubbio che spesso suscitano i testi espressamente metaforici, là dove le stesse emozioni si stemperano aha ricerca deh'ispiradone gemiina, che avrebbe forse reso più credibile e compatto questo pacchetto narrativo un po' troppo precisino, come un bel compito d'esame comunque superato. Martino Gozzi Una volta Mia Pequod pp.95,ei0 ROMANZO

Persone citate: Baricco, Bess, Emma Vddès, Gillo, Kito, Leroy Williams, Martino Gozzi, Tom Wdts

Luoghi citati: America, Italia