Con Blair l'apparenza inganna
Con Blair l'apparenza inganna PERSONE ^■■■1 Con Blair l'apparenza inganna Lietta Tomabuoni ■ lettori dei romanzi di John Le Carré o di lan Fleming, grandi narratori dei servizi segreti, non ebbero alcun dubbio che lo scienziato inglese David Kelly fosse stato ucciso e non fosse morto per suicidio, come sosteneva la versione ufficiale, quando lo trovarono cadavere in un bosco a Harrowdown Hill nell'Oxfordshire. Pochi giorni prima il professore, microbiologo famoso, capo del laboratorio di armi batteriologiche di Port Down, aveva dichiarato a una commissione parlamentare di non essere stato lui a rivelare alla Bbc che il governo Blair aveva mentito sostenendo che l'Iraq possedeva tali e tante armi di distruzione di massa da poter attaccare l'Europa in tre quarti d'ora. Adesso su quella morte emerge una versione più dettagliata dell'avvocato inglese Michael Shrimpton: a Kelly assassinato gli uccisori prima iniettarono una droga letale che non lascia tracce e tagliarono poi le vene ai polsi per nascondere i segni dell'iniezione e simulare il suicidio. Intanto una vertigine di voci, rivelazioni, controvoci, sentenze, smentite, assoluzioni e sdegni ha continuato a turbinare intomo al primo ministro Tony Blair, accusato di aver mentito al Paese per legittimare l'intervento inglese nella guerra in Iraq accanto agli americani, garantendo che Saddam Hussein possedeva quelle armi di distruzione di massa mai trovate in seguito. Non sol¬ tanto avrebbe detto una bugia clamorosa: avrebbe fatto pressioni sul procuratore generale Lord Goldsmitb perché desse un parere tale da autorizzare il governo all'invasione; avrebbe fatto spiare il segretario generale dell' Onu Kofi Annan e il presidente francese Chirac, contrari alla guerra in Iraq, come l'ex capo degli ispettori dell'Orni Hans Blix che aveva negato l'esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq. Cose gravissime, anche infami. Blair nega ogni addebito. Il giudice nominato da Blair ha assolto Blair da ogni colpa: senza cancellare le accuse, le diffidenze, i sospetti. I servizi inglesi, i lettori di John Le Carré e di lan Fleming lo sanno, sono capaci di tutto, anche di ricorrere all' uccisione degli avversari, magari non direttamente ma attraverso agenti perlopiù arabi o francesi: alméno nei romanzi. A parte la guerra in Iraq «preventiva» e risultata disastrosa, Blair porta una responsabilità in più: il suo aspetto. Si sa (noi italiani lo sappiamo anche più di molti altri) che i leader politici in genere sono spesso non giovani, brutti, pomposi, tetri, non simpatici. Blair invece è piuttosto carino, sorride e si muove come un ragazzo, è naturale e disinvolto, accanto ai figli sembra uno di quei papà affettuosi e allegri della pubblicità, ama l'Italia e le vacanze, è snello, svelto, normale, ha tanti capelli, si chiama Tony: aver fiducia in lui risulterebbe facile, spontaneo. Nel caso di Blair, anche l'apparenza inganna.
Luoghi citati: Europa, Harrowdown Hill, Iraq, Italia, Oxfordshire
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