Giustizia, i magistrati sospendono lo sciopero di G. Ru.
Giustizia, i magistrati sospendono lo sciopero E IL CSM CHIUDE LA DELIBERA «SANZIONATORIA» NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Giustizia, i magistrati sospendono lo sciopero Il Quirinale: «Un segno positivo». Casini: «Una scelta di responsabilità» ROMA E' il giorno dei buoni auspici, di un cauto ottimismo, della presa d'atto che «il clima è cambiato», che «sono concreti» i segnali di una volontà di ii. odifica della riforma dell'ordinamento giudiziario. Quanto basta al Comitato direttivo centrale dell'Anm per decidere di sospendere lo sciopero dei magistrati dell' 11 e 12 marzo.. E al plenum del Csm per chiudere nei cassetti una delibera «sanzionatoria» nei confronti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e approvare, invece, all'unanimità, una delibera «propositiva» che fa il tifo per «il confronto che assume itinerari aperti al dialogo». Una giornata che il Capo dello Stato e il presidente della Camera commentano molto soddisfatti. Il presidente Ciampi dice: «Sono due notizie che fanno ben sperare in un nuovo clima. Tutto questo confer¬ ma la validità del dialogo che si fonda sul buon senso di tutte le parti». Per Ciampi, la sospensione dello sciopero dei magistrati «è un segno positivo, che fa sperare si possa arrivare a una riforma della giustizia largamente condivisa e che ottenga il risultato di rendere più spedita e funzionale l'opera della giustizia». Soddisfatto della decisione dell'Anm anche il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini: «E' una scelta di responsabilità. Il legislatore ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità e di decidere, con il necessario equilibrio, e la considerazione degli interessi di tutti, in primo luogo dei cittadini». Anche il Guardasigilli Castelli registra positivamente «l'abbassamento dei toni» e la .«buona notizia» che arriva dall'Anna: «Ho sempre detto che sullo sciopero avevo un atteggiamento neutro. Chi vuole le grandi riforme non deve lavorare né in funzione di un clima politico né di altre questioni, ma solo nell'interesse dei cittadini». La delibera di «censura» del presidente del Consiglio, per le sue dichiarazioni «sui magistrati e la giusti¬ zia in occasione del decennale di Forza Italia», era pronta da tempo, addirittura doveva essere portata al plenum di palazzo dei Marescialli prima del congresso nazionale dell'Anm di Venezia. La maggioranza del Csm, però, non ha voluto forzare, aspettando l'evoluzione della situazione. E dopo le aperture del presidente della commissione Giustizia della Camera, Gaetano Pecorella, nel corso dell'audizione della delega¬ zione dell'Anm, le precisazioni del presidente Berlusconi sulla riforma da approvare non contro i magistrati, l'appello del presidente della Camera al dialogo, il plenum del Csm ieri ha approvato una delibera che registra decisamente il mutamento di clima. E che lancia un «forte appello»: «Il Csm si rivolge al senso di responsabilità delle forze politiche e della magistratura, perché nel superiore interesse dei cittadini, sui temi della giustizia si affermi definitivamente il metodo del confronto». Anche al quinto piano del Palazzaccio, il palazzo della Cassazione, il plenum dell'Anm, il Comitato direttivo centrale, ha preso atto delle novità e, come era scontato alla vigilia della riunione, ha deciso di sospendere lo sciopero dei magistrati proclamato per l'I 1 e il 12 marzo, riconvocandosi per il 2 aprile. Tutti d'accordo sulla decisione da prendere: resta fermo il giudizio negativo sulla riforma dell'ordinamento giudiziario approvata dal Senato e oggi in discussione alla Camera, «perché mette a rischio l'esistenza di una magistratura indipendente», ma le novità emerse in questi giorni nella commissione Giustizia vanno verificate. «Meritano attenzione - si legge nel documento approvato - le aperture manifestate dal presidente Pecorella e del relatore Nitto Palma su alcuni punti e in particolare in ordine all'abbandono del doppio concorso iniziale per giudice e pm, all'attenuazione della gerarchizzazione». Insomma, le decisioni del Csm e dell'Anm vanno ben oltre scelte tattiche, sono impegnative. Adesso, in Parlamento, le dichiarazioni e gli impegni assunti per la modifica della riforma dell'ordinamento giudiziario dovranno tradursi in atti concreti. [g. ru.]
Persone citate: Berlusconi, Castelli, Ciampi, Gaetano Pecorella, Nitto Palma, Pecorella, Pier Ferdinando Casini, Silvio Berlusconi
Luoghi citati: Roma
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