Enel esce dall'acqua e quota metà Tema

Enel esce dall'acqua e quota metà Tema VIA ALLA PRIMA FASE DELLA CESSIONE PER 2,5 MILIARDI. SLITTA IL COLLOCAMENTO DEGLI IMMOBILI Enel esce dall'acqua e quota metà Tema Luigi Grassia C'è gran movimento all'Enel: il gruppo di Scaroni riordina i suoi business e prende decisioni che ne definiranno il profilo per parecchi anni a venire. Ieri il consiglio di amministrazione ha approvato una delibera che per U fatto di essere attesa non è meno importante, anzi si può addirittura definire storica per il gigante elettrico: parte infatti la procedura che porterà a quotare in Borsa il 500Zo circa di Tema, cioè la compagnia a cui fa capo la proprietà della rete nazionale ad alta tensione. L'introito dovrebbe essere di 2,5 miliardi di euro. Il cda ha votato anche l'uscita dal settore acqua, attraverso la cessione di tutte le società controllate (per un ammontare di alcune decine di milioni) che oggi sono raggruppate sotto l'ombrello di Enel Hydro. Nello stesso senso di questa operazione, cioè verso la focalizzazione sul cosiddetto «core business», va una terza decisione che era attesa per ieri e invece è slittata a sorpresa: si tratta della cessione del cospicuo patrimonio immobiliare del gruppo (1,4 miliardi di euro) a cui è interessata Deutsche Bank. Nessun ripensamento, le ragioni del rinvio sono contingenti, l'affare si combinerà ma la prossima settimana. Tema dispone di oltre 38.000 chilometri di linee elettriche di alta ed altissima tensione e di 295 stazioni di trasformazione e smistamento. Insomma controlla l'asse portante del sistema energetico italiano. L'Enel non avrebbe alcuna intenzione di disfarsene, ma il gruppo è obbligato a scendere gradualmente fino al 2007o della proprietà (dal 1000Zo attuale) perché così impone il programma di privatizzazione e liberalizzazione dell'elettricità. Finora tutti i produttori indipendenti di energia in Italia devono farla transitare su questi cavi controllati dall'Enel; il Gestore della rete (Grtn) veglia perché l'ex monopolista non ne approfitti per sfavorire i concorrenti, ma a livello politico questa salvaguardia non è stata giudicata sufficiente, pertanto ecco la quotazione e in un secondo tempo addirittura la fusione di Tema e Grtn in modo che la rete appartenga a una compagnia indipendente. Ieri 3 cda ha avviato il processo autorizzando la presentazione del prospetto informativo alla Consob e la domanda di ammissione a quotarsi presso la Borsa italiana; l'arrivo sul mercato è atteso già prima dell' estate. Oltre che per Enel come gruppo industriale e per le altre società del settore, la cessione del 500Zo di Tema ha rilievo per il Tesoro perché dovrebbe fruttare 2,5 miliardi, che rappresenteranno la prima privatizzazione del 2004 e probabilmente la più cospicua. Di peso molto minore la-cessione delle attività non strategiche (dal punto di vista di Enel) nel settore acqua, per un introito totale che si può stimare in decine di milioni di euro. Il disimpegno avverrà con la cessione separata delle società del comparto, attualmente consolidate in Enel Hydro, tramite «vendita a trattativa diretta previo lo scorporo delle attività di progettazione, ingegneria e depurazione delle acque in una nuova società. Tali attività saranno individualmente valorizzate e cedute. Enel Hydro, dopo tale scorporo, rimarrà titolare esclusivamente delle concessioni-partecipazioni nel settore idrico in Calabria, Campania e in provincia di Latina». Invece il consiglio non ha discusso della cessione degli immobili della società Beai Estate; il presidente dell'Enel, Piero Gnudi, ha spiegato semplicemente che «avevamo molti argomenti all'ordine del giorno e così non abbiamo fatto in tempo». Il cda ha rinviato alla prossima settimana la chiusura delle trattativa con la cordata Deutsche Bank-Cpc (la Cassa depositi e prestiti francese) il cui introito è atteso in un miliardo e 400 milioni di euro. Intanto il gruppo Enel continua a fare shopping all'estero: l'altro giorno aveva annunciato due acquisizioni negli Usa, ieri due offerte vincolanti in Romania per altrettante società di distribuzione elettrica.

Persone citate: Luigi Grassia, Piero Gnudi

Luoghi citati: Calabria, Campania, Italia, Latina, Romania, Usa