Partita «Rosetta», caccia alla cometa di Piero Bianucci

Partita «Rosetta», caccia alla cometa Partita «Rosetta», caccia alla cometa Atterraggio nel 2014, per scoprire i segreti dell'Universo Piero Bianucci Il viaggio della navicella spaziale «Rosetta» è iniziato ieri mattina alle 8 e 17 minuti dalla base di Kourou, nella Guyane francese. L'arrivo è previsto per il 2014, quando sgancerà sulla cometa Churyumov-Gerasimenko un laboratorio chimico robotizzato che ha ricevuto il nome di «Philae». Una prima assoluta. Con questa impresa l'Europa punta a consolidare il risultato ottenuto nel 1986 con la sonda «Giotto», che per la prima volta riuscì fotografare da vicino un nucleo cometario. Quando raggiungerà finalmente la sua cometa, «Rosetta» avrà percorso nove miliardi di chilometri. Ma soltanto allora inizierà la vera missione scientifica. Dovrà inseguire l'iceberg cosmico e spiarne la metamorfosi durante l'avvicinamento al Sole che fa sviluppare alla cometa una chioma vaporosa e poi la coda di polveri e di gas. L'obiettivo scientifico è ambizioso. Le comete sono i fossili del sistema solare, un residuo del materiale che formava la nebulosa che condensandosi ha generato il Sole e i pianeti. La vita stessa, forse, si è sviluppata grazie a sostanze organiche depositate sulla Terra da antiche comete. «Rosetta» cercherà quindi di chiarire il mistero delle nostre origini. Per questo il suo nome viene dalla stele che permise di decifrare i geroglifici egizi. Un discorso simile vale per il laboratorio «Philae»: è il nome di un'isoletta del Nilo dove fu trovato un obelisco con im'iscrizione bilingue dove comparivano i nomi di Cleopatra e Tolomeo; lo ha suggerito Serena Vismara, una studentessa di Arluno (Milano), che ha vinto così un concorso lanciato daU'Agenzia spaziale europea. Come premio, ieri mattina, era aXourou a seguire il conto alla rovescia. Il lancio è stato da manuale. L'«Ariane 5G+», una versione dalla potenza maggiorata, in due ore ha raggiunto la velocità di 10,21 chilometri al secondo e una quota di 1376 chilometri: a questo punto «Rosetta» si è staccata dal razzo e ha iniziato il suo volo solitario. Pochi minuti dopo inviava il primo segnale, la prova che è in buona salute. Ma nonostante l'energia che ha accumulato avrà ancora bisogno di alcune spinte: tre volte tornerà vicino alla Terra per sfruttarne l'effetto fionda che la lancerà verso l'estemo del sistema solare, un'altra frustata gravitazionale le verrà da Marte nel febbraio 2007. Lungo la strada sorvolerà anche un asteroide. L'incontro con la cometa avverrà a 450 milioni di chilometri dal Sole. Allora la cometa sarà la lepre e «Rosetta» il suo segugio. Scientificamente e tecnologicamente, «Rosetta» è in buona parte italiana. Gli istituti scien¬ tifici coinvolti vanno dall'Osservatorio di Capodimonte al Cnr, dal Cisas all'Università di Padova, al Politecnico di Milano. Lo strumento «Virtis», uno spettrometro per analisi chimiche a distanza, è nelle mani di Angioletta Coradini (Cnr, Roma), Luigi Colangeli (Napoli) segue lo strumento che misurerà gh impatti delle polveri cometarie. Cesare Barbieri (Padova) è responsabile della telecamera a grande campo, Amalia Ercoh Pinzi (Milano) si occupa del robot «Philae» e dei pannelli solari. Le industrie coinvolte sono Alenìa Spazio, Galileo Avionica, Tecnospazio, Technosystem, Laben, mentre Avio ha contribuito al razzo vettore con i booster e alcune parti vitali del motore principale. Il generatore fotovoltaico di «Rosetta», con un'area totale di 60 metri quadrati, realizzato dalla Galileo Avionica, è uno dei più grandi mai utilizzati. L'Agenzia spaziale europea ha deciso l'impresa di «Rosetta» nel novembre 1993 e poco dopo ha identificato come bersaglio la cometa Wirtanen. Tutto era pronto per il lancio a gennaio dell'anno scorso, ma il fallimento di un Ariane-5 avvenuto nel dicembre 2002 ha portato al rinvio. Perso l'appuntamento con la cometa Wirtanen, si è rapidamente individuata la Churyumov-Gerasimenko. Ciò però ha comportato lo studio di una nuova rotta e l'adeguamento del laboratoriorobot, che è stato irrobustito per renderlo adatto a scendere su una cometa un po' più massiccia della Wirtanen. «Philae» -100 chilogrammi il suo peso sulla Terra - si poserà sul nucleo cometario con una velocità tra 5 e 52 centimetri al secondo. I suoi 10 strumenti sono progettati per lavorare a temperature comprese tra -55 "Ce +70 "C.Ad essi è affidata la speranza di scoprire i primi passi della vita. L'ambizioso progetto dell'Agenzia spaziale europea prevede che una sonda scenda sul nucleo del corpo celeste Grande contributo dell'industria e degli scienziati italiani RENDEZ-VOUS NEL 2004 SULLA CODA DELLA COMETA Rosetta userà, la spinta (Jravitazionalc della Terra - e di Marte per accelerare •'* il suo viaggio Marzo 2005 Primo impulso Marzo 2007 L'impulso del campo- gravitazionale gravitàzìondle ' di Marte Maggio 2014 Appuntamento terrestre TERRA # Novembre 2009 Terzo impulso del campo gravitazionale terrestre MARTE Novembre GIOVE\ ■.•■2007, my--'' Sèepnda spinta 'Wi*garantita dal campo j gravitazionale terrestre y' oSgPM^Ssr'. ORBITER A bordo dell'orbiter, cioela sonda stessa Rosetta, si trovano undici strumenti, che svolgeranno la maggior parte dell'analisi scientifica della missione e saranno attivi per un periodo molto lungo, dal maggio del 2014 fino alla fine della missione prevista, al momento, per il 31 dicembre del 2015 LANDER C; A bordo del «lander» Philae sono montati 10 strumenti scientifici:' tra gli altri telecamera/microscopio, spettromejwj/ràdar, analizzatore dei gas, | sensori per lo studio delle proprietà superficiali e sub-superficiali del nucleo, analizzatore di plasma/ magnetometro e seród|iétettrici, sismici e acustici Il lancio del razzo Ariane che ha portato in orbita «Rosetta» è avvenuto nella Guyana francese

Persone citate: Amalia Ercoh Pinzi, Cesare Barbieri, Cometa Rosetta, Coradini, Luigi Colangeli, Marte Maggio, Serena Vismara

Luoghi citati: Arluno, Capodimonte, Europa, Milano, Napoli, Padova, Roma