Ragazzo dì 21 anni muore a Rivarolo
Ragazzo dì 21 anni muore a Rivarolo LA VITTIMA ABITAVA A CUORGNÈ', INUTILI TUTTI I SOCCORSI, FERITO IL CONDUCENTE DELLA VETTURA Ragazzo dì 21 anni muore a Rivarolo L'auto si schianta contro una cancellata dopo un sorpasso RIVAROLO CANAVESE L'auto era lanciata a tutta velocità. Dopo un sorpasso ha sbandato, è uscita di strada, ha sfondato una cancellata e si è schiantata contro un muretto di cinta all'interno di un cortile. Dei due ragazzi a bordo uno è morto, l'altro è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Ivrea. Quella dell'altra notte è l'ennesima tragedia consumata sulla ex statale 460. La vittima è un ragazzo di 21 anni di Cuorgnè, Marco Nizzia, operaio alla Eaton di Rivarolo. Viaggiava su una «ZR MG», ima macchina sportiva guidata da un amico, Alessandro Antonacci, 22 anni, residente a Rivarolo in via Montello. Avevano trascorso insieme la serata di domenica e poco prima dell'una stavano tornando a casa. Lo schianto è avvenuto nel tratto tra Rivarolo e Feletto, in corso Re Arduino a poche centinaia di metri dalla pizzeria «Al Paradise». «Stavo dormendo, quando ho sentito un rumore assordante. Un vero boato. Mi sono affacciato alla finestra e ho visto quella macchina accartocciata nel mio cortile», ha raccontato il proprietario dell'abitazione e della vicina carrozzeria. Firmino Silva. Lui e i suoi famigliari si sono trovati di fronte uno spettacolo agghiacciante: l'auto piegata su se stessa con la parte posteriore rivolta verso l'alto, pezzi di motore e oggetti ovunque. Alcuni metri di cancellata non c'erano più, travolti nell'impatto, per il resto quasi tutta la cinta era scardinata. Il conducente, Alessandro Antonacci, è riuscito a fatica a scendere dall'auto ma non ha potuto fare nulla per aiutare l'amico: Marco Nizzia è morto sul colpo. Non l'hanno salvato neppure la cintura di sicurezza e l'air bag. Antonacci è stato soccorso dai volontari della Croce Rossa di Rivarolo e dai medici del 118 che gli hanno riscontrato diverse fratture alle costole. Lo hanno trasportato all'ospedale di Ivrea, dove è ricoverato per accertamenti al reparto di chirurgia. Ad avvertire Croce Rossa, vigili del fuoco di Rivarolo e carabinieri sono stati alcuni automobilisti. Uno di loro ha raccontato di aver visto arrivare la macchina e di aver assistito all'incidente. «Quell'auto mi ha superato a folle velocità, poi ha invaso l'altra corsia, sembrava impazzita, fuori controllo. Alla fine si è impennata su un terrapieno e ha sfondato la cinta di ferro». Forse quando ha sorpassato il conducente si è avvicinato troppo al fossato, ha perso aderenza con l'asfalto e non è più riuscito a rimanere in strada. E la velocità eccessiva ha fatto il resto. Da tempo, Marco Nizzia lavorava allo stabilimento Eaton di frazione Pasquaro a Rivarolo. Era, come dicono gli amici di Cuorgnè, «un ragazzo a posto, che lavorava sodo e si concedeva pochi svaghi». Ha sempre vissuto in un condominio di via Buozzi, la strada che porta a Font, con la mamma Falmira Bellavista, anche se sui documenti è riportato l'indirizzo del padre Alessandro, in via Nazario Sauro a Favria. La data dei funerali non è ancora stata fissata. La scena dell'incidente mortale dell'altra sera tra Feletto e Rivarolo. Sopra, Marco Mzzia, la vittima
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