La protesta dei «No Tav» si a Roma di Maurizio Tropeano

La protesta dei «No Tav» si a Roma GLI AMMINISTRATORI LOCALI DELLA VALLE DI SUSA PRESENTANO DOMANI UN DOCUMENTO UNITARIO CON LE CRITICHE ALL'ALTA VELOCITA La protesta dei «No Tav» si a Roma Delegazione ricevuta dal ministro Maurizio Tropeano La delegazione di amministratori locali che domani incontrerà a Roma il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, si presenterà con un documento unitario sottoscritto da tutti i 69 consiglieri della Comunità Montana Bassa Val di Susa e Cenischia e dai consigli comunali. In venti pagine sono elencate le critiche di carattere tecnico, amhientale, finanziario al progetto preliminare e al relativo studio di impatto ambientale del nodo di Torino e della Gronda merci che collegherà Settimo con Bussoleno. Osservazioni puntuali fatte per «dovere istituzionale» e con una premessa dove viene ribadita «la posizione politica del sistema degli Enti Locali di contrarietà alla realizzazione della nuova linea ferroviaria ad alta velocità/capacità Torino-Lione». L'appuntamento è per le 16 al ministero di piazzale di Porta Pia. Guiderà la delegazione di 24 sindaci Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana. Un'ora prima il ministro incontrerà il vicepresidente della Giunta regionale, William Casoni. La posizione dell'esecutivo subalpino è chiara: «In questi due anni la Regione ha coordinato un tavolo di confronto con le amministrazioni locali che ha portato all'accoglimento di molte delle richiesta avanzate dagli enti locali e che hanno trovato espressione in una delibera che fissa le prescrizioni obbligatorie che Rfi deve seguire per ottenere il via libera della Regione». Aggiunge: «Quel che ci differenzia è che i sindaci, non tutti però, continuano a chiedere di bloccare il progetto mentre per la Regione l'opera si deve fare rispettando le nostre richieste che puntano a garantire la massima sicurezza al territorio». Sicurezza, che, secondo il documento richiederebbe «ulteriori ricerche ed approfondimenti» a partire dalla «predisposizione di uno studio complessivo sul dissesto idrogeologico». Tra i problemi segnalati c'è anche la «scoperta che l'elettrodotto, con relativa sottostazione elettrica, aveva subito una significativa modifica di tracciato, andando ad interessare pesantemente una vasta area dei Comuni di Alpignano, Caselette e Pianezza» dove «esiste già un elettrodotto da 380 KV che non poche preoccupazioni e polemiche sollevò in occasione della sua progettazione e realizzazione. Inoltre, proprio sul tracciato in cui si vorrebbe reahzzare l'elettrodotto, ne insiste un altro da 132 KV». Secondo gli amministratori «manca qualsiasi attenta valutazione sul valore complessivo di inquinamento elettromagnetico dovuto all'elettrodotto esistente e a quello in progetto, con relativa stazione elettrica». Poi i problemi legati all'inquinamento acustico: «In un'area residenziale è previsto un passaggio ogni 3 minuti (considerando un tempo di utilizzo di 20 ore al giorno con circa 400 convogli) e in queste condizioni non prendere in considerazione il valore di picco del rumore diventa qualcosa di fortemente pericoloso per i cittadini». Casoni si dice convinto che «molte di questi problemi saranno risolti nel corso della progettazione definitiva. Tra l'altro U percorso della Gronda corre in galleria per 40 dei 47 chilometri previsti. Senza dimenticare anche un ade¬ guato sistema di indennizzo». Anche in Francia la realizzazione della Torino-Lione è un argomento d'attualità legato alla campagna elettorale per le amministrative nella Rhone Alpes. Secondo il quotidiano francese Le Monde «se il dossier, dopo mille peripezie, incontra ancora le resistenze di qualche ministero come quello dell'economia a livello regionale, a eccezione del Fronte Nazionale, raccoglie il favore di tutti i partiti». Consiglieri regionali, sindaci, dipartimenti, capitani d'impresa ma anche sindacati come la Cgt francese, la confederazione generale del lavoro - secondo il giornale hanno iniziato a mobilitarsi per dare il via al cantiere che decongestionerebbe le valli, con indubbi vantaggi per l'ambiente, posizionando Lione al centro di un crocevia europeo. Una delle manifestazioni contro l'Alta Velocità quando i sindaci hanno anche bloccato l'Autof rejus a Chianocco

Persone citate: Antonio Ferrentino, Casoni, Della Valle, Pietro Lunardi, William Casoni