Putin sceglie come premier l'ambasciatore in Europa di Anna Zafesova

Putin sceglie come premier l'ambasciatore in Europa FRADKOV E' SCONOSCIUTO IN PATRIA MA PIACE ALL'UNIONE Putin sceglie come premier l'ambasciatore in Europa Anna Zafesova MOSCA Quasi nessuno lo conosce in faccia, pochi sanno chi è. I giornali si affannano a cercare una sua foto. E molti, perfino ipolitici di grande calibro, a sentire il suo nome non sono riusciti a nascondere la sorpresa: «Chi è? Come si chiama?» La sorpresa con la quale Vladimir Putin ha eletrizzato la campagna presidenziale una settimana fa licenziando all'improvviso il governo di Mikhail Kasjanov, è stata seguita da un'altra mossa inattesa: il nuovo primo ministro russo si chiama Mikhail Efimovic Fradkov, 54 anni, quasi sconosciuto fuori da una ristretta cerchia di addetti ai lavori. La notizia della nomina è stata data ieri dal presidente in persona, che ha lodato il suo candidato per una ((buona esperienza nella lotta alla corruzione». Il premier designato è ancora a Bruxelles, dove fino a ieri svolgeva le funzioni di rappresentante della Russia presso la Commissione Uè: «Ciascuno deve essere pronto ad assumere incarichi importanti» è stato il suo laconico commento. La conferma in carica da parte della Duma, è prevista venerdì: il Cremlino ha domina la camera bassa e il leader del partito putiniano «Russia Unita» Boris Gryzlov - che era stato uno dei candidati più quotati al governo - ha già promesso il sì della maggioranza. H nome di Fradkov non figurava in nessuno degh scenari e delle indiscrezioni che circolavano nell'ultima settimana nei dintomi del Cremlino. Anzi, sembrava ormai uscito dalla panchina dei quadri di Putin: Fradkov era stato spedito a Bruxelles dopo che, nel luglio scorso, era stata sciolta la polizia tributaria di cui era direttore, e questa missione era stata interpretata come un prepensionamento agiato. E' stato probabilmente proprio alla polizia tributaria che Fradkov avrebbe acquisito agli occhi di Putin la fama di paladino anticorruzione: un'affermazione che ha suscitato una smorfia in Gryzlov che in qualità di ministro dell'Interno l'anno scorso aveva chiesto lo scioglimento dell'ente di Fradkov come corrotto e irriformabile. Chi ha interpretato la nomina di un ex «uomo della forza» come un nuovo giro di vite delTautoritarismo è stato però subito dopo tranquillizzato dai precedenti di Fradkov: una carriera totalmente civile, una vita nel commercio estero, prima nelle strutture sovietiche, poi come viceministro e ministro in vari governi di Eltsin, con qualche esperienza anche nel business privato (presidente della compagnia di assicurazioni «Ingos- strakh»). Chi ha lavorato con lui lo definisce uno specialista preparatissimo, grande esperto di economia e diritto commerciale internazionale, uno dei migliori tecnici in circolazione. Uno che si sente a suo agio con interlocutori occidentali e il commento della nomina da parte del portavoce della Commissione europea è stato immediato e positivo, come i pareri di chi ha avuto a che fare con lui a Bruxelles. Un uomo dell'Europa a Mosca, dunque, un messaggio che Putin vuole lanciare ai suoi interlocutori occidentali in un momento in cui il dialogo con Bruxelles si è impantanato e sorgono di nuovo dubbi sulla fedeltà di Putin alla sua scelta "filoccidentale". Fradkov per giunta è ebreo e non lo ha mai nascosto, dovrebbe tranquillizzare chi dopo le elezioni alla Duma ha temuto una svolta nazionalista del Cremlino. Ma anche un avvertimento intemo: Fradkov, se pure in borghese, era il capo della polizia fiscale e si dice che avesse avuto ima parte nella caccia alla Jukos. Ma il nuovo premier non è nemico degh oligarchi: è in ottimi rapporti di amicizia con i padroni di "Alfa Group" e qualcuno già parlare della vittoria di una nuova lobby nel gioco del potere moscovita. Una nomina comunque accolta con scetticismo dai politici e dalla borsa, scesa del 2,5 per cento dopo l'annuncio del nome di Fradkov. Dopo il clamoroso licenziamento di Kasjanov in diretta tv Putin aveva fatto capire che il suo nuovo premier sarebbe stato un peso massimo in grado di portare il fardello delle annunciate drastiche riforme del secondo mandato presidenziale. Ma tutti i commentatori concordano che Fradkov sarà "ancora più tecnico" di Kasjanov, un premier privo di ambizioni polìtiche che non farà ombra a zar Vladimir. Il presidente russo Vladimir Putin stringe la mano a Mikhail Fradkov che ieri è stato designato premier durante un incontro nel 2002

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Mosca, Russia